320 milioni per le PMI: scopri come accedere ai fondi rinnovabili
L’innovazione e la sostenibilità stanno vivendo un grande momento in Italia, e le piccole e medie imprese (PMI) possono approfittarne con una nuova opportunità. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha lanciato un bando che mette a disposizione ben 320 milioni di euro per incentivare l’autoproduzione di energia rinnovabile nei settori più dinamici dell’economia.
Un bando che fa bene all’ambiente e al portafoglio
Dal 4 aprile 2025 al 5 maggio 2025, le PMI potranno richiedere finanziamenti per investire in:
- Impianti fotovoltaici e minieolici, ideali per produrre energia pulita destinata all’autoconsumo immediato.
- Sistemi di accumulo per stoccare l’energia e utilizzarla quando serve, ottimizzando così i costi.
- Diagnosi energetiche, compresi studi e consulenze per migliorare l’efficienza energetica.
Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso la transizione ecologica, non solo per ridurre l’impatto ambientale, ma anche per tagliare i costi energetici delle aziende. È l’occasione giusta per rendere le PMI più competitive sul mercato.
Chi può partecipare?
I fondi sono disponibili per tutte le PMI operanti in Italia, a esclusione di alcuni settori come quello carbonifero, agricolo primario, pesca e acquacoltura. È importante che le aziende richiedenti rispettino il principio DNSH (Do No Significant Harm), secondo cui le loro attività non devono arrecare danno significativo all’ambiente.
Come presentare domanda
Le richieste di finanziamento devono essere inoltrate in formato elettronico tramite la piattaforma di Invitalia, l’ente che gestisce il programma. È fondamentale prepararsi con largo anticipo, assicurandosi che tutti i documenti necessari siano pronti e completi.
Percentuali di contributo
la distribuzione dei fondi varierà in base alla dimensione delle imprese e alla tipologia degli interventi previsti:
- 30% di contributo per le medie imprese.
- 40% per micro e piccole imprese.
- 30% per componenti aggiuntive di accumulo.
- 50% per diagnosi energetiche.
Inoltre, un’attenzione speciale è riservata alle PMI delle regioni del Mezzogiorno, che beneficeranno di 40% della dotazione totale, aumentando così le loro possibilità di accesso a questi fondi.
Un’opportunità da non perdere
La scadenza si avvicina e l’orizzonte è chiaro: investire nell’autoproduzione di energia è un passo verso un futuro più sostenibile e competitivo. Le PMI possono apportare un contributo significativo all’ambiente, riducendo i propri costi energetici e creando un modello di business più “green”.
Le PMI sono pronte a cogliere questa opportunità e a trasformare le loro idee in realtà? È il momento di iniziare a pensare a progetti innovativi per sfruttare al meglio i vantaggi di questo bando!
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