La dolorosa verità di Sophie Codegoni: stalking e vita in bilico
In una recente e commovente intervista, Sophie Codegoni ha condiviso la sua esperienza con la giustizia, in relazione alle misure cautelari imposte dalla Cassazione nei confronti di Alessandro Basciano. L’ex compagno e padre della piccola Celine Blue, attualmente indagato per stalking aggravato, dovrà indossare un braccialetto elettronico al suo rientro dagli Stati Uniti, dove si trova per motivi di lavoro. la situazione attuale è per Sophie un vero e proprio incubo.
Un’evoluzione drammatica
Recentemente, vi abbiamo aggiornati riguardo alla complicata vicenda che coinvolge Sophie e Alessandro. Il 30 aprile, la Corte di Cassazione ha emesso un divieto di avvicinamento di 500 metri e di comunicazione per il DJ nei confronti di Codegoni. Tuttavia, la giovane influencer non può ancora rilassarsi.Tempi lunghi di attesa caratterizzano il sistema legale e il processo, previsto per dicembre, è ancora lontano; per ora, può trovare qualche forma di sicurezza solo grazie all’orologio fornito dalle autorità.
La storia tra loro è sempre stata segnata da dinamiche tossiche, come già accennato in precedenti dichiarazioni di Sophie. Recentemente,ha rivelato nuovi dettagli che offrono uno sguardo ancor più profondo sulle difficoltà vissute.
La priorità unica
Quando Sophie e Alessandro si sono conosciuti nel 2021 al Grande Fratello Vip, il pubblico aveva presto intuito la disfunzionalità della loro relazione. Nonostante le avvisaglie, la coppia ha continuato il proprio cammino, dando vita a Celine Blue nel 2023. Dopo l’esperienza televisiva, Sophie ha subito un cambiamento radicale. Scelta da Paolo Bonolis come “Bonas” nel programma Avanti Un Altro,ha dovuto rinunciare a questa opportunità a causa della gelosia di Alessandro.
Sophie ha chiarito che per basciano, la sua vita doveva ruotare attorno a lui: niente amici, né famiglia, né lavoro, solo lui doveva contare. La influencer racconta:
“Avevo il mio lavoro, miei amici, aspetti che diventavano insopportabili per lui. La sua richiesta era chiara: ‘Devi mettere me al primo posto, a qualsiasi costo. Se ti chiamo, devi lasciar perdere tutto, anche se stai cambiando il pannolino alla bambina. Se non rispondi immediatamente, ci saranno conseguenze'”.
Minacce e manipolazione
Questa situazione ha avviato un ciclo di comportamenti manipolativi, in cui Basciano allontanava Sophie e la loro bambina, facendo leva su minacce di autolesionismo per riottenere il suo affetto. Un comportamento che non è isolato, ma che tutto il mondo ha ascoltato con crescente preoccupazione.
“Mi inviava messaggi in cui affermava che si sarebbe fatto del male a causa mia. A volte, mi mandava video in cui appariva con il volto coperto di sangue, un’immagine che mi sconvolgeva profondamente”.
La situazione ha raggiunto il culmine a novembre, quando Alessandro ha danneggiato l’auto di amici di Sophie e l’ha minacciata di morte. Giunta al limite sia psicologico che fisico, Sophie ha scelto di denunciare, consapevole dei rischi e dello stress che tale situazione le aveva comportato; ha persino perso 10 kg a causa della tensione. Sorprendentemente, questa storia ha scatenato un’ondata di odio nei suoi confronti, con accuse di voler sfruttare un tema così serio come la violenza sulle donne.
I sentimenti di Sophie
Sui social network, Sophie potrebbe apparire sorridente, ma dietro questo schermo si cela una realtà di profondo peso emotivo. si sente svuotata, piangendo quotidianamente e lottando per riappropriarsi della sua identità. La consapevolezza che il padre di sua figlia debba indossare un braccialetto elettronico è una ferita aperta, ma la sua priorità rimane la sicurezza per se stessa e per celine.
Sophie esprime un sentimento di privilegio sapere di non essere sola nel suo cammino, mentre cerca di ricostruire una vita per il bene della sua bambina. Quando Celine chiede del padre, lei le spiega che è al lavoro, evitando di parlarne in toni negativi.
La sua tenacia e solidarietà per altre donne che vivono esperienze simili sono lodevoli. La resilienza di Sophie nel voler garantire un ambiente sereno per Celine, senza mai sminuire la figura paterna, è un messaggio di speranza e forza.
L’intervista di Sophie Codegoni non è solo una testimonianza personale, ma un richiamo per riflettere su una realtà spesso invisibile, invitando a considerare il significato profondo di amore e rispetto nelle relazioni umane.
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