Gli incursori che conquistarono l’impresa con “maiali” d’acciaio

Gli incursori che conquistarono l’impresa con “maiali” d’acciaio

La straordinaria impresa di Teseo Tesei e Elios Toschi

Un‌ noto episodio della⁢ Seconda guerra mondiale

L’episodio che più ha colpito l’immaginario collettivo è presente in quasi tutti i testi‌ storici sulla Seconda‍ guerra mondiale.Nella notte tra⁤ il 18 e⁤ il ​19‌ dicembre 1941, il Mediterraneo cullava pacificamente Alessandria d’Egitto, sede ⁤di numerose navi da guerra dell’Impero ‍britannico. La Luna, come un faro, ‌illuminava il porto che rappresentava il fulcro della potenza ⁣navale britannica, la quale fino ad allora aveva affrontato con quasi ⁤totale dominio una marina ⁣italiana timida e poco preparata.

Tuttavia,⁣ dietro questa apparente tranquillità si⁣ celava‍ una missione audace. Il sommergibile Scirè, con astuzia, evitò gli ordigni e le reti di protezione britanniche, posizionandosi a circa 2,4⁣ chilometri dalla costa. Alle 20:47, ‍inizia l’operazione di liberazione dei cosiddetti “maiali”, un soprannome goliardico ‌con cui gli incursori italiani designarono la loro innovativa arma ⁣segreta. Questi siluri a ​lenta corsa richiedevano non solo abilità tecniche, ​ma anche un coraggio notevole, essendo concepiti per⁢ operazioni altamente rischiose. Dopo il rilascio, il sommergibile fece rotta verso La Spezia, lasciando i sei membri ‍della ‌Decima Mas ‌ad affrontare da soli l’imponente flotta della Royal Navy e le sue robuste difese.

Gli incursori italiani in azione

Il team ​era composto da sei uomini: il tenente di vascello Luigi Durand de la‍ Penne,‍ il capo palombaro Emilio Bianchi, il capitano del Genio Navale antonio ‍Marceglia insieme al sottocapo palombaro Spartaco Schergat, e infine il capitano delle Armi Navali Vincenzo Martellotta con il capo palombaro Mario Marino. fortunatamente, le reti all’ingresso del porto erano ​state lasciate ​aperte per permettere il rientro di alcune ‌cacciatorpediniere. Dopo​ un percorso difficile e disagevole, l’equipaggio riuscì a piazzare⁤ delle testate esplosive sotto due corazzate – la Valiant e la Queen ⁢Elizabeth ⁢– e sotto⁢ una petroliera chiamata Sagona. All’alba, le esplosioni squarciarono le fiancate delle navi, infliggendo danni talmente severi che la petroliera colpita provocò ⁢danni ⁣anche ‌al cacciatorpediniere Jervis.Questa impresa arrivava dopo una serie di sconfitte per la marina italiana, come la devastante notte di taranto e⁣ le battaglie di Punta Stilo⁢ e Capo⁤ Matapan. In questo caso, fu la flotta britannica a trovarsi​ sull’orlo della catastrofe, nonostante gli inglesi ‌tentassero di far credere che le loro corazzate affondate fossero ancora operative, forti del fatto che tutti e sei gli audaci incursori erano stati catturati.

Un impatto inaspettato

Secondo una⁣ famosa frase di Churchill: «Sei italiani equipaggiati con‌ materiali di costo irrisorio hanno fatto vacillare l’equilibrio militare⁤ nel Mediterraneo». questa missione, sebbene rappresenti‍ uno degli episodi più celebri ⁣della X flottiglia Mas, è solo la punta di un iceberg ⁢di ⁣un percorso ricco di avventure e sfide, non tutte​ marittime. La creazione dei maiali e l’addestramento delle truppe non furono solo una prova di capacità tecnica,⁣ ma anche di innovazione medica. La storia ⁣di ‌queste incursioni ha radici profonde, risalendo alle operazioni portuali della Prima guerra mondiale. alfio Caruso, ‍nel suo nuovo saggio “Incursori del⁢ re. La vera storia della X Mas”,racconta ​tutte queste vicende con uno stile narrativo avvincente,quasi da romanzo.

Caruso descrive l’epopea di figure ​eccezionali,come Teseo Tesei ‍ed ⁣Elios Toschi,i pionieri dei siluri a lento ‌corso. Il primo, un patriota elbano, e il secondo, un avventuroso anconetano,​ s’incontrarono all’accademia‍ navale e, nel 1935 a La Spezia, pianificarono lo‌ sviluppo di queste straordinarie armi. Nel 1939, il reparto che si addestrava all’uso⁤ dei maiali fu trasferito in una base segreta a Bocca di Serchio, inaugurando un nuovo modo di essere ‌marinai, che non incontrò il favore di tutti. A fronte di una sfida difficile, c’erano anche i detrattori che cercavano di ostacolare il lavoro degli⁣ incursori.

I sacrifici e le imprese degli incursori

Nonostante le avversità, la⁣ marina italiana riconobbe nella penetrazione del porto di Alessandria e nella violazione di gibilterra e Malta le sue poche speranze di​ successo. Gli ​uomini di bocca di Serchio dimostrarono coraggio e ‍abilità, pagando ⁢un prezzo altissimo per ⁢risultati straordinari. Elios Toschi riuscì a sopravvivere all’affondamento del sommergibile Gondar e divenne un prigioniero in India, ma fuggì, dopo⁤ ripetuti tentativi, ⁣dal campo di detenzione di Yol. Teseo​ Tesei, invece, scelse di sacrificarsi durante ⁣l’operazione Malta Due per cercare di distruggere le ostruzioni del porto di La valletta.

Molti altri incursori furono catturati ⁤e⁤ persero la‍ vita, come dimostrano le 31 medaglie d’oro conquistate, testimonianze emblematiche del valore e del sacrificio di questi uomini.In ⁢seguito ⁤all’8 settembre, Lionel Crabb, l’alto comandante dei sub britannici, si affrettò a cercare di reclutare i ⁢vecchi nemici per combattere contro i nazifascisti. Questa volta,la situazione capovolse,e furono i tedeschi⁤ a subire le conseguenze delle audaci operazioni degli ​incursori italiani.

Giuseppe Rossi è un appassionato storyteller e content curator con una solida esperienza in ambiti diversi, dalla cultura e lifestyle alla tecnologia e viaggi. Laureato in Lettere Moderne, ha collaborato con diversi siti web e community online, creando articoli chiari e coinvolgenti per un pubblico ampio. Curioso di natura, si tiene sempre aggiornato su tendenze e curiosità, trasformando ogni argomento in un piccolo spunto di riflessione. Nel tempo libero ama esplorare nuovi itinerari in bicicletta e sperimentare ricette regionali in cucina.