le aziende svizzere tra resilienza e innovazione in un contesto globale incerto
In un panorama economico internazionale caratterizzato da incertezze continue, alcune grandi imprese svizzere emergono come esempi di solidità e preparazione al cambiamento. Lo rivela uno studio recente dell’Institute for Management Development (IMD), che mette in luce come l’agilità operativa e la pazienza negli investimenti in tecnologie digitali siano oggi leve decisive per navigare con successo tra crisi geopolitiche e tensioni commerciali.
Il valore della diversificazione e delle catene di approvvigionamento robuste
Secondo il report “Future Readiness Indicator” pubblicato dall’IMD, i fattori chiave per mantenere competitività in un mercato globale instabile riguardano soprattutto la diversificazione dei siti produttivi e la solidità delle filiere. In un contesto segnato da conflitti armati, dazi e barriere commerciali, saper gestire una catena di approvvigionamento flessibile e resiliente fa la differenza.
Non meno rilevante è la capacità di adattarsi rapidamente agli sviluppi tecnologici intervenendo con investimenti mirati in IT e intelligenza artificiale. Mantenere un bilancio finanziario solido permette inoltre alle aziende di sperimentare nuove soluzioni digitali senza rischiare la stabilità economica.
zurich e Nestlé: due pilastri dell’economia svizzera
tra i colossi analizzati, la Zurich Insurance riceve particolare riconoscimento: si posiziona all’ottavo posto nella classifica finanziaria globale grazie a una strategia che privilegia decisioni di portafoglio orientate alla profittabilità di lungo termine. Un esempio è la scelta di cedere in tempi non recenti prodotti assicurativi a basso assorbimento di capitale, rafforzando così la propria solidità economica.
Oltre alla forza finanziaria, Zurich beneficia di una presenza geografica ben distribuita, elemento che la rende più resiliente a shock localizzati. “il caso Zurich dimostra come un portafoglio chiaro aumenti la redditività nel tempo”, osserva Howard Yu, professore presso l’IMD.
Più in difficoltà, invece, si collocano altre grandi svizzere del settore finanziario come UBS (20° posto), Swiss Life (29°) e Swiss re (31°). L’IMD segnala come UBS stia affrontando un calo di reputazione sul mercato domestico, pur avendo sotto controllo i rischi tecnologici e continuando a essere attrattiva per investitori a livello internazionale.
Nel settore dei beni di consumo,Nestlé si distingue in quinta posizione su 26 aziende esaminate. Il gruppo ha affinato la capacità di mantenere performance solide anche in periodi incerti, sostenuto da significativi investimenti in marketing che mantengono alta la domanda per i suoi prodotti premium, anche in fasi economiche difficili. Il recente cambio ai vertici aziendali ha inoltre portato una ventata di stabilità strategica.
Concorrenza globale e segnali per i fornitori svizzeri
Nel consumismo globale, giganti del calibro di L’oréal, Coca-Cola e Unilever si posizionano sopra nestlé nella classifica, confermando l’intensa competizione di questo comparto.Tra le società finanziarie, Mastercard e Visa guidano la classifica, grazie a modelli di business che si confermano resilienti e capaci di innovare.
nel settore automobilistico,i protagonisti emergenti sono aziende come BYD,Tesla e Geely,che primeggiano nelle valutazioni di preparazione al futuro. Questo trend porta con sé un chiaro segnale di allarme per i fornitori svizzeri dell’industria auto, poiché i produttori europei più tradizionali sembrano perdere terreno di fronte a concorrenti globali più dinamici e innovativi.
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