Il farmaco da banco che gli esperti collegano a un rischio di demenza

Il farmaco da banco che gli esperti collegano a un rischio di demenza

I rischi nascosti della difenidramina: cosa sapere prima di usarla

La difenidramina è presente in moltissimi farmaci da banco, utilizzata soprattutto per alleviare allergie, raffreddore e disturbi del sonno.

Tuttavia,nonostante la sua diffusione,gli esperti mettono in guardia sui pericoli legati a un uso eccessivo o prolungato di questo principio attivo.

Perché la difenidramina non è un rimedio innocuo

Molti la considerano un alleato semplice e immediato in caso di sintomi fastidiosi, ma un’assunzione superiore alle dosi consigliate o ripetuta nel tempo può causare effetti collaterali importanti.

Ad esempio, l’abuso prolungato può portare a disturbi cognitivi, confusione, e in casi gravi, influenzare negativamente la memoria e l’attenzione.

Cosa dicono gli specialisti

Numerose ricerche indicano che l’uso cronico di difenidramina, in particolare negli anziani, aumenta il rischio di decadimento cognitivo e potenziali problemi neurologici.

Per questo motivo, è fondamentale seguire scrupolosamente le indicazioni e consultare un medico in caso di necessità di un trattamento prolungato.

Quali sono i segnali di un’assunzione eccessiva

  • sonnolenza marcata e inspiegabile
  • confusione mentale o disorientamento
  • battito cardiaco accelerato o irregolare
  • secchezza delle fauci e disturbi urinari

Se compaiono questi sintomi, è importante sospendere la somministrazione e rivolgersi a un professionista sanitario.