È scomparso Nino Benvenuti, icona senza tempo del pugilato italiano
Lutto nel mondo dello sport: Nino Benvenuti, uno dei pugili più celebri e amati della storia italiana, ci ha lasciati all’età di 87 anni dopo una lunga malattia. Nato a Isola d’Istria nel 1938, Benvenuti ha segnato un’epoca con la sua classe sul ring e il suo carisma fuori dal quadrato.
La sua carriera si è illuminata con la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma nel 1960 nella categoria welter, preludio a un dominio nel pugilato professionistico che lo ha portato a conquistare il titolo mondiale dei pesi medi tra il 1967 e il 1970. Le sfide con Emile Griffith hanno lasciato un’impronta indelebile, incarnando non solo l’agonismo sportivo, ma anche la tensione culturale e sociale dell’Italia dell’epoca.
Nel corso degli anni, Benvenuti ha scritto pagine epiche anche con i suoi duelli contro Sandro Mazzinghi, altro grande nome della boxe italiana, vincendo titoli mondiali ed europei anche nei pesi superwelter. Il suo stile elegante e la capacità di esprimersi con naturalezza gli hanno conferito un’aura di autentico ambasciatore dello sport.
il ricordo della politica e dello sport
La premier Giorgia Meloni ha voluto ricordare Benvenuti con parole che ne sottolineano il valore umano oltre che sportivo: «Un campione che ha rappresentato un’Italia fiera, coraggiosa e capace di rialzarsi». Non solo pugile, Benvenuti è stato portavoce della memoria storica legata alla tragedia delle foibe e all’esodo giuliano-dalmata, illuminando pagine di storia spesso trascurate.
Patrizio oliva,campione olimpico e suo grande ammiratore,ha definito il campione scomparso come “la mia luce” e “fonte d’ispirazione”: due stelle dell’olimpismo italiano legate da un’eredità comune,quella di portare il pugilato tricolore ai massimi livelli internazionali. Oltre ai successi sportivi, Benvenuti ha rivoluzionato il modo di combattere e promosso uno sport spesso misconosciuto al grande pubblico, diventandone un simbolo riconosciuto e amato.
Ignazio La Russa, presidente del Senato, ha ripercorso il legame di amicizia e rispetto che lo univa a Benvenuti, rimarcando il suo ruolo di «ambasciatore italiano nel mondo», e ha annunciato l’intenzione di promuovere un’iniziativa parlamentare in suo onore.
Una leggenda che lascia un segno indelebile
Giovanni Malagò, presidente del Coni, lo ha salutato come «un’icona senza tempo», capace di illuminare con il suo talento e la sua personalità il mondo dello sport italiano. La sua medaglia d’oro a Roma e i successi iridati sono un patrimonio che identifica ancora oggi l’eccellenza sportiva del nostro Paese.
Sport e Salute, attraverso le parole dei suoi vertici, ha riaffermato il valore di Benvenuti come «simbolo di determinazione, talento e passione», ricordando come le sue vittorie abbiano lasciato un’impronta profonda nel cuore degli appassionati e negli albi storici del pugilato mondiale.
Un’eredità che va oltre il ring
Il nome di Nino Benvenuti non rappresenta soltanto un pugile di successo, ma una figura che ha incarnato l’orgoglio di un’intera nazione, raccontando con la sua vita pezzi di storia e cultura. Il suo carisma, la classe innata nello sport e la capacità di essere protagonista in ogni sfida, dentro e fuori dal ring, ne fanno una leggenda destinata a non svanire nel tempo.
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