Garlasco, le rivelazioni su Stefania Cappa tra messaggi e telefonate

Garlasco, le rivelazioni su Stefania Cappa tra messaggi e telefonate

Le nuove rivelazioni sul delitto di garlasco: la testimonianza esclusiva ⁣e i ⁣messaggi inediti

“Non so ⁢se ⁢lei abbia lasciato​ quella cosa pesante da qualche ⁣parte ⁣o l’abbia gettata via, ma era così agitata⁤ da non riuscire a chiudere la porta ed è andata via”. Così‌ racconta Carlo,‍ presunto testimone chiave, ‌in un’intervista esclusiva‌ a ⁣ Le Iene trasmessa su Italia1,⁤ poche ore dopo una giornata di⁤ sviluppi ⁣giudiziari intensi e poco chiari. la vicenda ​riguarda il delitto di ⁣Chiara Poggi, la giovane di 26 anni uccisa nella ⁢casa di famiglia a Garlasco nel​ 2007, caso che ha ‌visto condannato‌ in via definitiva il fidanzato Alberto Stasi,‌ oggi semilibero.

il servizio, condotto da Alessandro De Giuseppe e Riccardo Festinese, ha restituito il racconto integrale di​ Carlo, insieme ​a telefonate finora mai rese pubbliche con la madre di Andrea Sempio, amico del ⁤fratello di Chiara e indagato nella ⁤recente inchiesta della ⁢Procura di Pavia. Nel ⁣montaggio compaiono‌ anche messaggi vocali attribuiti a Paola Cappa, sorella gemella della cugina ⁢di Chiara, Stefania, pur senza che nessuna delle due risulti indagata.

Il racconto di Carlo: un’ombra nel giorno del delitto

Incontrato due mesi fa, Carlo si è‌ mostrato inizialmente riluttante: “Vengo coinvolto in ⁢una situazione grave e non voglio averci a che fare”, ammette in un primo‌ momento. Ma è lui stesso, dopo qualche giorno, a⁤ ricercare il contatto con⁢ la redazione. “Lo ⁤faccio perché porto questa ragazza‍ nel⁤ cuore, ‍per lei”, confessa, ⁤svelando⁢ dettagli che – dice – non erano mai stati approfonditi dagli​ inquirenti.

Secondo lui, un mese dopo ‍l’omicidio si sarebbe recato in ospedale e lì ha incontrato una‌ donna la cui zia abitava vicino alla casa della nonna delle due sorelle Cappa a Tromello.​ Da questa fonte⁢ avrebbe saputo di una delle gemelle che, il giorno del delitto, appariva‍ agitata e disperata, con una borsa pesante, tanto da non riuscire a ‍inserire ​la chiave nella serratura. “Non so se abbia nascosto quella borsa o l’abbia buttata​ nel fosso ​– spiega Carlo –, ma⁣ era così nervosa che ​non riusciva a ​chiudere la porta. poi è andata via”.

La signora avrebbe sottolineato​ a Carlo che le sorelle cappa non mettevano mai piede nella casa in questione.“Erano circa le 13 di quel giorno – continua il testimone – quella che poteva muoversi è entrata ed è uscita ⁣senza borsa”.Le Iene⁤ indicano che probabilmente si riferiva​ a Stefania, mentre Paola,‌ in quel periodo, camminava con le stampelle.

Carlo racconta che le persone coinvolte in questa scena sarebbero​ ormai decedute, ma ⁢lui ha appuntato tutto su dei taccuini per conservare il​ ricordo di quelle parole. Quando gli è stato chiesto perché abbia parlato solo⁣ ora, a tanti anni dall’omicidio, ha risposto di aver provato a riferire tutto subito, senza successo. “Diedi le informazioni all’avvocato della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni – racconta – ma lui disse ⁤che non si potevano ⁤incrociare⁢ due ‌piste investigative, quella su Stasi e quella ​sulle Cappa, ⁤e non volle approfondire”.

Il testimone⁤ afferma anche di essere stato contattato dallo stesso legale poco dopo il delitto per collaborare. In seguito però, allega, ‌“l’amicizia ⁣tra l’avvocato e ‍la famiglia Cappa fece sì che non⁢ si ⁢volesse andare avanti”. Qualcuno “in alto” gli avrebbe consigliato di mantenere il silenzio.

Telefonate inedite: la madre di Sempio e lo scontro tra cugine

Nel corso del servizio emerge anche ⁢una conversazione mai diffusa‍ prima tra l’inviato e la madre di Andrea Sempio. Prima che l’indagine⁤ sul giovane fosse di dominio pubblico, la donna riferiva di una testimone che avrebbe visto un acceso litigio tra Chiara e sua cugina Stefania il giorno ‌precedente al delitto. “Alla⁣ casa di riposo in cui lavora una ragazza di ​Via Pascoli – racconta – si diceva che la domenica prima ⁤Chiara e Stefania litigavano”.

La signora sottolinea come “ci siano molte cose ‌che non tornano”,qualcosa che la comunità ‍di ​Garlasco avrebbe⁢ notato da‍ tempo.‍ Nel dialogo si accenna anche all’avvocato Tizzoni, con sospetti legati alla possibile condivisione di documenti investigativi con il difensore di Sempio,‌ ipotesi che⁤ dovranno essere valutate dagli interessati.

Messaggi e audio sospetti: le parole di Paola Cappa

Il servizio si chiude mostrando alcuni messaggi attribuiti a Paola Cappa, tra cui un presunto SMS con la frase: “Mi sa che abbiamo incastrato Stasi”. Tuttavia, Le ⁣Iene smentiscono categoricamente questa affermazione, citando Francesco Chiesa Soprani, ex amico di Paola, che⁤ ha consegnato alla trasmissione centinaia di messaggi e note vocali. In quel materiale, quella frase non compare né nel testo né nelle registrazioni.

Tra i contenuti emersi,⁤ però, si trova un audio ‍attribuito a Paola in cui dice:

“non ho mai parlato, ma arriverà il giorno in cui aprirò la bocca. voglio essere pagata milioni di euro… ‌Tutto quello che ha guadagnato la Ferragni lo guadagnerò in una volta sola,ma allora ⁤dirò tutto,tutto,tutto.”

In un altro messaggio​ vocale, parla di sua sorella Stefania, che all’epoca lavorava come soccorritrice: “Quando è morta mia cugina, io ero⁣ a casa e lei era in ‌piscina⁣ col suo fidanzato. Mia⁢ madre la​ chiamò urlando di tornare, ma ​Stefania arrivò non bagnata, convinta di poterla rianimare” – riferendosi‍ a Chiara Poggi – “per farti capire”.