Tragedia a Marina di Santelena: indagini sull’incidente che ha coinvolto una giovane studentessa
Una vicenda drammatica ha scosso Marina di Santelena, in provincia di Venezia, dove una ragazza di 17 anni, studentessa di un istituto nautico, ha perso la vita sabato scorso dopo essere caduta da un catamarano. Lo skipper, un uomo di 35 anni al comando dell’imbarcazione, è ora indagato dalla procura di venezia per omicidio colposo.
Le autorità hanno disposto l’autopsia sul corpo della giovane per chiarire le cause precise del decesso. Resta da accertare se la morte sia stata provocata da asfissia da annegamento o da ferite presumibilmente causate dall’elica del natante. Il fascicolo è affidato al pubblico ministero Stefano Buccini, che sta seguendo con attenzione ogni dettaglio della tragedia.
Una prova in mare finita in tragedia
La studentessa non aveva partecipato a una normale uscita lavorativa, ma era salita a bordo per la prima volta in qualità di “marinaia” in prova. Non esisteva, quindi, un contratto regolare con l’imbarcazione, rendendo ancora più delicata la situazione dal punto di vista normativo.
Il comandante della barca, che quel pomeriggio ha tentato di salvarla, ha ricevuto un avviso di garanzia anche per possibili violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Sul motivo per cui la giovane portasse in mano la cima destinata all’ormeggio si stanno concentrando le indagini, che hanno già raccolto preziose immagini dalle telecamere di sorveglianza della marina.
Il dramma ripreso dalle telecamere
I filmati mostrano chiaramente la dinamica degli eventi: la ragazza è inciampata mentre si trovava sul ponte, cadendo in laguna. È riuscita a emergere e persistente ha provato a risalire sul catamarano, aiutata anche da una turista presente a bordo. Quest’ultima, però, è anch’essa precipitata in acqua nel tentativo di soccorrerla.
Il momento più critico è arrivato quando la corda tenuta dalla ragazza si è agganciata all’elica in movimento. Il violento strattone l’ha trascinata sott’acqua, condizione da cui non è più riuscita a riprendersi.
Molti interrogativi sul contesto dell’incidente
Tra le questioni ancora aperte c’è quella sull’iniziativa di Anna: era lei a gestire la cima su propria volontà oppure ha ricevuto un ordine dall’equipaggio? Inoltre, le condizioni meteo non agevoli, con vento di scirocco a 15-20 nodi, potrebbero aver determinato spostamenti improvvisi del catamarano contribuendo all’incidente.
Questi elementi saranno fondamentali per delineare le responsabilità e comprendere come sia potuto accadere un dramma durante quella che avrebbe dovuto essere una semplice prova in mare.
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