Matheus Pereira lascia l’Eibar a testa alta, ma senza gloria per il Barça

Matheus Pereira lascia l’Eibar a testa alta, ma senza gloria per il Barça

Matheus Pereira saluta l’Eibar e si prepara a un nuovo capitolo nel calcio brasiliano

Matheus Pereira, centrocampista brasiliano di 27 anni, ha chiuso il suo ciclo con il club spagnolo dell’Eibar lasciando un segno profondo sia dentro che fuori dal campo. Dopo tre stagioni di continuità e prestazioni solide, l’addio è arrivato con emozione palpabile, salutato da compagni e tifosi in un’atmosfera carica di commozione. Ora, la sua carriera punta verso un ritorno nel calcio brasiliano, un passaggio che offre nuove sfide e stimoli per un giocatore dal talento confermato.

Un percorso segnato da impegno e crescita

Matheus è arrivato al Barcellona Atlètic all’inizio del 2020, inserito in una trattativa complessa che prevedeva il trasferimento del giovane attaccante venezuelano Alejandro Marqués alla Juventus, mentre lui veniva ceduto in prestito con obbligo di riscatto poco dopo. Nonostante il prezzo dell’operazione e le critiche che spesso accompagnano scelte del genere, Pereira ha dimostrato costanza e qualità nel tempo trascorso in riserva con il Barça.

In un ambiente competitivo e spesso spietato come quello delle squadre giovanili di grandi club,ha saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista grazie a una tenacia fuori dal comune e a un approccio sempre professionale.La svolta definitiva è arrivata con il passaggio all’Eibar, dove ha saputo finalmente esprimersi a pieno regime, raccogliendo 118 presenze, 4 gol e 13 assist in campionati estremamente competitivi.

Una carriera tra opportunità mancate e riscatti

Il viaggio di Matheus Pereira racconta una storia non solo di talento, ma anche di resilienza. Spesso paragonato ad altri giovani della stessa nazionalità o con il suo stesso nome, come Matheus Fernandes, Gustavo maia e Robert Gonçalves, è stato inserito talvolta in liste di “scommesse fallite”.Tuttavia, la sua professionalità e la capacità di incidere nel calcio di seconda divisione spagnola hanno smentito molte aspettative critiche.

Molti addii nel calcio si consumano nel silenzio, ma non è questo il caso: il suo saluto all’Eibar è stato scandito da un gesto tradizionale e simbolico, il “manteo”, ovvero il lancio in aria da parte dei compagni, accompagnato dagli applausi calorosi della tifoseria. Momenti che fanno capire quanto il suo contributo sia stato apprezzato e quanto la squadra abbia voluto onorare il suo percorso.

Il futuro è un tuffo nel calcio brasiliano

Pur essendo ancora patrimonio parziale del Barcellona – che detiene il 50% dei suoi diritti, acquisiti senza costi nel trasferimento verso l’Eibar – Matheus si libera a parametro zero e potrà tornare a calcare i campi del Brasile. Si apre così un capitolo nuovo, chissà ricco di potenzialità e aspettative, per un giocatore che vuole dimostrare ancora una volta di poter essere una pedina fondamentale negli schemi di qualsiasi squadra.

La sua esperienza europea, scandita da momenti di prova e crescita, si traduce ora in una carta importante da giocare nel panorama calcistico sudamericano, dove tecnica e dinamismo vengono esaltati.

Giuseppe Rossi è un appassionato storyteller e content curator con una solida esperienza in ambiti diversi, dalla cultura e lifestyle alla tecnologia e viaggi. Laureato in Lettere Moderne, ha collaborato con diversi siti web e community online, creando articoli chiari e coinvolgenti per un pubblico ampio. Curioso di natura, si tiene sempre aggiornato su tendenze e curiosità, trasformando ogni argomento in un piccolo spunto di riflessione. Nel tempo libero ama esplorare nuovi itinerari in bicicletta e sperimentare ricette regionali in cucina.