Delitto di Vasilica Potincu a Legnano: otto coltellate e un’ultima ferita letale alla schiena
Una ferita più fatale delle altre ha stroncato la vita di Vasilica Potincu,conosciuta come Elena sui social e Katty sui siti di escort.Non sono state le otto coltellate inflitte tra gola e petto a causarne la morte,bensì un fendente inferto alla schiena che ha perforato un polmone,lasciando la lama conficcata tra le scapole,secondo quanto evidenziato dall’autopsia.
Il corpo della donna, trovata priva di vestiti nell’appartamento di via Stelvio a Legnano, suggerisce che l’omicidio sia avvenuto poco prima della mezzanotte. Un dettaglio che getta ombre inquietanti sul contesto e la dinamica dell’aggressione.
Vasilica,la vita dietro il soprannome “Katty” e gli ultimi momenti
Alle 19 del giorno precedente,Vasilica era ancora viva: il passaggio della sua Volkswagen Polo bianca è stato immortalato da un contatarghe in zona,pochi isolati dall’abitazione che condivideva con altre donne che,come lei,incontravano clienti per prestazioni a pagamento. L’appartamento, preso in affitto da un’amica di Vasilica, rappresentava un punto d’incontro per queste attività.
Le piste investigative e le ipotesi scartate
Dalle indagini dei carabinieri della Compagnia di Legnano, coordinati dal pm di Busto Arsizio Ciro Caramore, sono state rapidamente escluse due ipotesi: il coinvolgimento dell’ex marito, che nel frattempo si è consegnato alle autorità per altri reati, e quello di presunti stalker, di cui uno già denunciato ma residente lontano.
L’attenzione degli investigatori si concentra su un uomo che quella sera ha raggiunto l’abitazione per un rapporto a pagamento con Katty. Non si esclude che fosse un cliente abituale: la mancanza di segni di lotta indica che Vasilica potrebbe essere stata colta impreparata.
Tra celle telefoniche e telecamere: il cerchio si stringe
L’incrocio dei dati raccolti, dalle tracce nelle celle telefoniche a quelle delle targhe automobilistiche individuate nel quartiere tra sabato sera e le prime ore successive, rappresenta l’arma in mano agli inquirenti per risalire all’identità del colpevole. La tecnologia, in casi come questo, diventa fondamentale per mettere insieme i pezzi di un puzzle altrimenti oscuro.
Quanto può essere sottile il confine tra fiducia e pericolo,soprattutto in vite vissute al margine? Questo interrogativo si insinua nella mente mentre si attendono sviluppi da un’indagine che promette di dissipare ombre e portare verità.
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