Piano Ue riduce i rimborsi voli: perché i passeggeri sono furiosi

Piano Ue riduce i rimborsi voli: perché i passeggeri sono furiosi

Ritardi nei voli: l’unione Europea valuta l’aumento della soglia per le compensazioni, scoppia la polemica

Un cambio di rotta sulle regole di indennizzo

L’Unione Europea sta valutando una proposta che potrebbe allungare i tempi oltre i quali le compagnie aeree sarebbero tenute a risarcire i passeggeri per ritardi. Un tema che ha acceso un acceso dibattito, con i consumatori sul piede di guerra e le opinioni dei paesi membri divise.

Questa decisione sarà al centro di un confronto previsto a Bruxelles tra i rappresentanti dei 27 Stati membri,con l’obiettivo dichiarato di ridurre le cancellazioni dei voli.

Il sistema attuale e le ragioni dietro la proposta

Oggi le regole europee impongono alle compagnie di corrispondere fino a 600 euro per i ritardi superiori a tre ore o per cancellazioni nei quattordici giorni precedenti il volo. queste norme, introdotte nel 2004, sono spesso citate come un successo nell’ambito della tutela dei diritti dei consumatori nel continente.

Tuttavia, le compagnie lamentano un onere economico significativo che — paradossalmente — le spinge a cancellare i voli piuttosto che affrontare lunghi ritardi, creando effetti a catena su tutto il sistema aeroportuale.

«Allungare i tempi entro cui si possono gestire ritardi darà alle compagnie più margine per riposizionare aeromobili e equipaggi, salvaguardando la regolarità dei voli», sostiene Airlines for Europe (A4E), l’associazione del settore.

Una proposta ferma da anni, ora rilanciata dalla Polonia

La presidenza di turno UE, affidata alla Polonia, ha ripreso in mano un progetto di riforma rimasto congelato dopo una proposta della Commissione del 2013. L’idea è di ampliare la soglia massima di ritardo non sanzionato da tre a cinque ore.

Tuttavia, alcune nazioni, Germania in primis, si oppongono e i negoziati sono in corso per trovare un compromesso accettabile.

Stefanie Hubig, ministra tedesca per i diritti dei consumatori, ha commentato con fermezza: «I lunghi ritardi sono un vero problema.Minano l’inizio di vacanze meritate, stravolgono programmi e sottraggono tempo prezioso della vita delle persone». Non sorprende, quindi, che Berlino rifiuti modifiche percepite come unilaterali e troppo orientate agli interessi delle compagnie soprattutto in prossimità della stagione turistica.

Più voli o meno indennizzi? I numeri della discordia

Secondo A4E, aumentando la soglia a cinque ore si potrebbero evitare quasi la metà delle cancellazioni attuali, con un impatto significativo sulla frequenza dei voli in Europa. Questo permetterebbe a gruppi come Air France-KLM e Lufthansa di mantenere gli orari con meno sospensioni.

Dall’altra parte, l’associazione BEUC, che tutela i consumatori a livello europeo, segnala che una simile modifica priverebbe circa il 75% dei passeggeri del diritto a un risarcimento.Un passo indietro che molti giudicano inaccettabile.

La Commissione Europea stima che ritardi e cancellazioni quest’anno potrebbero costare alle compagnie fino a 8,1 miliardi di euro, un dato che spiega le tensioni tra salvaguardia economica e tutela degli utenti.

Le reazioni di operatori e consumatori

Nonostante milioni di viaggiatori sarebbero teoricamente indenizzabili, solo una frazione presenta realmente reclami, spesso affidandosi ad agenzie specializzate che trattengono una commissione. Tomasz Pawliszyn, a capo di Airhelp, definisce il possibile cambiamento «disastroso per i clienti europei» e avverte del rischio di una confusione normativa, dal momento che il sistema a tre ore è già applicato in Canada, Regno Unito e Turchia. Questo potrebbe creare disparità tra vettori europei e non europei sulle medesime rotte.

La riforma nel quadro più ampio delle politiche UE

Il pacchetto di cambiamenti include anche misure a favore dei viaggiatori, come il divieto per le compagnie di applicare costi aggiuntivi per il bagaglio a mano di dimensioni standard. Tuttavia, l’iter di approvazione accelera attraverso una procedura d’urgenza che limita il ruolo del Parlamento europeo, alimentando le critiche degli eurodeputati.

Andrey Novakov, relatore parlamentare per la questione, ha denunciato un clima di «ricatto» da parte del Consiglio europeo. Ha sottolineato come il Parlamento abbia bisogno di tempo per elaborare una posizione che bilanci esigenze di passeggeri e compagnie, cosa resa impossibile dalla pressione temporale.

La vicenda solleva quindi un dibattito che va ben oltre il semplice ritardo di un volo, spostandosi su un terreno di equilibri politici, economici e diritti civili difficili da ricomporre senza perdere qualcosa per strada.