Dl sicurezza: norme chiave su detenute madri e forme di resistenza passiva

Dl sicurezza: norme chiave su detenute madri e forme di resistenza passiva

Decreto Sicurezza: approvato in prima lettura alla Camera, ora passa al Senato

Dopo una lunga seduta notturna, Montecitorio ha dato il via libera al nuovo decreto sicurezza, che ora sarà esaminato da Palazzo Madama. Il testo introduce quattordici nuovi reati e nove aggravanti, modificando profondamente il codice penale e quello di procedura penale in 39 articoli. Diverse norme approvate riguardano tematiche che spaziano dalla gestione delle manifestazioni pubbliche a provvedimenti specifici sulle detenute madri, senza dimenticare la stretta rivoluzionaria sulla cannabis light e misure dirette contro fenomeni come il blocco stradale e ferroviario nel contesto delle proteste.

Le novità principali del decreto sicurezza

Tra le novità spiccano le nuove aggravanti per reati commessi in prossimità di stazioni ferroviarie e metropolitane, la tutela rafforzata degli anziani contro le truffe e una procedura più rapida per gli sgomberi degli immobili occupati abusivamente. Il testo, che sostituisce il precedente ddl rimasto fermo al Senato per i rilievi del Colle, ha subito alcune modifiche, soprattutto riguardo alle misure per le detenute madri e alle regole sull’acquisto delle sim telefoniche da parte di cittadini extra Ue.

Terrorismo: ampliamento dei reati

Si introducono reati più severi legati alla detenzione e alla diffusione di materiale con istruzioni per atti terroristici, compresi quelli riguardanti sostanze esplosive o tossiche usate per attentati contro lo Stato. Un passo che risponde alle crescenti preoccupazioni in materia di sicurezza nazionale.

Accattonaggio con minori: pene più severe

chi sfrutta minori nell’accattonaggio rischia ora una pena fino a cinque anni di reclusione, una misura che vuole stroncare abusi ancora troppo diffusi nelle grandi città italiane.

Reati vicino a stazioni e mezzi pubblici

Viene introdotta una nuova aggravante per chi commette reati nelle stazioni ferroviarie, nelle metropolitane o sui convogli passeggeri. L’obiettivo è tutelare quei luoghi spesso bersaglio di episodi criminali, garantendo una maggiore sicurezza per chi li frequenta.

Occupazione abusiva di immobili: reato e procedura urgente

Il decreto prevede il reato di occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui o delle pertinenze come garage e cantine, con pene che vanno da due a sette anni di reclusione. È introdotta inoltre una procedura urgente per il rilascio immediato degli immobili, con una causa di non punibilità in caso di collaborazione dell’occupante alla ricostruzione dei fatti e al rilascio volontario.

Manifestazioni pubbliche: inasprimento delle pene

I reati di danneggiamento commessi in occasione di manifestazioni vengono puniti con maggiore severità, specie se accompagnati da violenza o minacce. È prevista la reclusione da un anno e mezzo fino a cinque anni e multe fino a 15.000 euro. inoltre, si introduce l’arresto in flagranza differita per chi commette tali illeciti nei contesti pubblici.

Blocchi stradali e “norma anti Gandhi”

Bloccando strade o linee ferroviarie con il proprio corpo si commette un reato penale, non più amministrativo.Se l’azione è compiuta da più persone o durante manifestazioni, le pene possono raggiungere fino a sei anni di carcere. La norma, ribattezzata “anti Gandhi” dalle opposizioni, ha subito modifiche rispetto al testo originario, in parte attenuando la stretta prevista in precedenza, anche per tenere conto delle critiche ricevute.

Diritti delle detenute madri

La riforma introduce un sistema più flessibile per il rinvio dell’esecuzione della pena alle donne incinte o madri di figli minori di un anno, con la possibilità di scontarla in istituti a custodia attenuata. L’esecuzione non si rinvia se sussiste un rischio elevato di ulteriori reati. La norma è stata modificata rispetto alla versione originaria per bilanciare il rispetto dei diritti familiari con le esigenze di sicurezza.

Tassativa sul commercio della cannabis light

Il decreto vieta l’importazione, la vendita, la lavorazione e il trasporto delle infiorescenze di cannabis, anche in forma essiccata o lavorata e dei relativi prodotti derivati come oli ed estratti. Sono previste sanzioni equiparate a quelle sugli stupefacenti per chi viola questa disposizione. Rimane consentita la coltivazione di semi e altre attività agricole nei limiti previsti dalla legge.

Norma “anti No Tav e No Ponte”

Viene introdotta un’aggravante per chi usa violenza o minaccia pubblici ufficiali per ostacolare la realizzazione di opere pubbliche o infrastrutture strategiche, rispondendo così a fenomeni di protesta che negli ultimi anni hanno suscitato forti tensioni sociali e politiche.

Body cam per le forze dell’ordine

Il decreto consente l’uso di dispositivi di videosorveglianza indossabili per le Forze di polizia durante l’ordine pubblico, i controlli sul territorio e la sorveglianza di siti particolarmente sensibili, inclusi i servizi ferroviari.

Tutela legale per agenti indagati

Previsto un supporto economico per le spese legali sostenute da agenti e ufficiali di pubblica sicurezza o vigili del fuoco coinvolti in procedimenti giudiziari legati all’esercizio delle loro funzioni, con decorrenza dal 2025.

Misure contro l’ecovandalismo

Chi imbratta beni mobili o immobili destinati a funzioni pubbliche con intento di offendere l’istituzione rischia da sei mesi a un anno e mezzo di reclusione e una multa che va da 1.000 a 3.000 euro, contrastando fenomeni di vandalismo che danneggiano l’immagine delle istituzioni.

Nuovi reati nelle carceri e nei centri di permanenza

Si introducono aggravanti per istigazione a disobbedire all’interno degli istituti penitenziari, la fattispecie di rivolta in carcere e reati specifici per proteste violente nei centri di permanenza per rimpatri. Nasce anche il reato di resistenza passiva, per comportamenti ostativi alla gestione dell’ordine e della sicurezza negli ambienti di detenzione.

Armi senza licenza per agenti fuori servizio

Il decreto autorizza gli agenti di pubblica sicurezza a portare senza licenza alcune tipologie di armi anche quando non sono in servizio, al fine di garantire maggiore sicurezza personale.

Sim telefoniche per cittadini extra Ue

Modificata la norma che imponeva la presentazione del permesso di soggiorno per acquistare una sim telefonica. Ora è sufficiente un documento di identità valido,recependo alcune delle osservazioni mosse dal Quirinale.

Servizi segreti e Pubblica Amministrazione

È stata eliminata l’obbligatorietà per la Pubblica Amministrazione di collaborare con i servizi segreti, rispetto alle indicazioni precedenti lasciando maggiore autonomia agli enti coinvolti.