L’Italia guida l’Europa nel riciclo delle bioplastiche compostabili
Il nostro Paese si distingue ancora una volta per l’impegno nella raccolta e nel riciclo delle bioplastiche compostabili, un settore cruciale per la transizione verso un’economia più circolare. Secondo l’ultima Relazione di gestione 2024 del Consorzio Biorepack, l’Italia ha raggiunto un tasso di riciclo pari al 57,8%, superando nettamente l’obiettivo europeo fissato al 50% per il 2025 e già ben oltre la soglia del 55% da raggiungere entro il 2030.
Un sistema di raccolta che copre l’85% della popolazione
L’espansione del servizio di raccolta delle bioplastiche compostabili è altrettanto significativa. oggi l’85% degli italiani vive in aree servite da sistemi di raccolta e trattamento dedicati,con un incremento di 11 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Una spinta decisiva arriva dal Sud Italia: regioni come Calabria e Puglia hanno raggiunto una copertura quasi totale, e la Calabria da sola ha segnato un balzo incredibile di 76 punti.
Il ruolo chiave degli imballaggi compostabili nella gestione dei rifiuti
La raccolta degli imballaggi compostabili si configura come un tassello silenzioso ma centrale nella strategia nazionale di gestione dei rifiuti. Questo materiale, infatti, non solo si integra perfettamente con il ciclo organico domestico, ma genera compost di qualità, utile per rigenerare i terreni e ridurre la dipendenza dai fertilizzanti chimici. Un esempio concreto di economia circolare che si traduce in vantaggi ambientali tangibili.
Le criticità da superare: contaminazioni e impurità
Non mancano tuttavia le sfide.La presenza di materiali non biodegradabili come plastiche tradizionali e altre impurità nella frazione organica ostacola il riciclo corretto delle bioplastiche compostabili. Questo fenomeno provoca una doppia perdita: la quantità di compost ricavabile diminuisce e, in alcuni casi, si perde materiale che avrebbe invece potuto essere recuperato.
Formazione, ricerca e innovazione: le strategie di Biorepack
Per arginare questi problemi, Biorepack investe con decisione in attività di sensibilizzazione e formazione rivolte ai cittadini, con l’obiettivo di indirizzare correttamente la raccolta. Parallelamente, il consorzio collabora con università e centri di ricerca per affinare i processi di trattamento, sia aerobici che anaerobici, e sviluppare nuove tecniche di analisi e controllo.
- Monitoraggio del carbonio biogenico presente nei sacchetti compostabili
- Individuazione di polimeri non biodegradabili nei prodotti commerciali
- Valutazioni sull’effetto del compost prodotto da bioplastiche sulla fertilità dei suoli
Un supporto economico per i Comuni e i gestori
Nel CURRENT_DATE, Biorepack ha erogato 12,7 milioni di euro in rimborsi ai Comuni e agli enti locali che si occupano della raccolta e del trattamento delle bioplastiche. Questa misura sostiene soprattutto i territori con minori risorse o che devono ancora completare il proprio adeguamento infrastrutturale, dimostrando come investimenti mirati possano accelerare la diffusione di modelli virtuosi.
L’Italia, modello europeo per la gestione delle bioplastiche
Con un consorzio dedicato al riciclo organico delle bioplastiche, l’Italia si ritrova oggi al centro di un percorso innovativo.Il successo registrato in pochi anni dimostra che la combinazione di rete, formazione e tecnologia può coinvolgere anche aree tradizionalmente più in difficoltà, trasformando il rifiuto in risorsa e stimolando un circolo virtuoso tra ambiente ed economia.
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