Il team di Playtonic riduce il personale: cambiamenti dopo Yooka-Laylee

Il team di Playtonic riduce il personale: cambiamenti dopo Yooka-Laylee

Playtonic Riduce il Personale tra Cambiamenti nel Mondo dello Sviluppo Videoludico

Playtonic, lo studio dietro a Yooka-Laylee, ha annunciato sui social network un taglio di personale, senza però specificare il numero esatto di dipendenti coinvolti. L’azienda attribuisce questa decisione a un periodo di trasformazioni significative nel modo in cui i videogiochi vengono creati e finanziati.

Le Aree Coinvolte nei Licenziamenti

Secondo quanto emerso da un post su LinkedIn di Anni Valkama, brand manager di Playtonic, le riduzioni riguardano figure impiegate in diversi reparti. Tra questi figurano la produzione, i vari team artistici, il game design, il narrative design e la progettazione dell’interfaccia utente (UI/UX). LinkedIn mostra un organico di circa 50 persone, ma la crescita recente dello studio – che ha ampliato il suo ruolo anche a publisher – e la preparazione al lancio di Yooka-Replaylee suggeriscono che il team reale possa essere più numeroso.

Una Strategia comune nell’Industria Videoludica

La situazione di Playtonic non è isolata: molte realtà del settore si scontrano con difficoltà nel reperire fondi e nel piazzare i propri titoli sul mercato. Spesso capita di assumere nuove risorse per un progetto imminente, per poi dover effettuare tagli prima della sua uscita. Yooka-Replaylee è in arrivo e non è chiaro se Playtonic abbia seguito questa prassi, ma il fenomeno è ben noto agli addetti ai lavori.

Le Radici e l’Evoluzione di Playtonic

Il primo Yooka-Laylee nacque da un Kickstarter nel 2015 e si proponeva come discendente spirituale di classici come Banjo-kazooie, un’eredità coerente con le origini dello studio, fondato da ex sviluppatori di Rare, la celebre software house dietro anche a titoli recenti come Sea of Thieves.

Oltre al proprio brand, Playtonic ha sviluppato una solida attività di publisher attraverso l’etichetta Playtonic Friends. I giochi pubblicati riflettono spesso la linea stilistica amata dagli appassionati di Rare: dal tenero platform Lil Gator Game all’esigente Demon Turf, entrambi esempi di come l’azienda punti a mantenere vivo un certo tipo di esperienza videoludica.

Giuseppe Rossi è un appassionato storyteller e content curator con una solida esperienza in ambiti diversi, dalla cultura e lifestyle alla tecnologia e viaggi. Laureato in Lettere Moderne, ha collaborato con diversi siti web e community online, creando articoli chiari e coinvolgenti per un pubblico ampio. Curioso di natura, si tiene sempre aggiornato su tendenze e curiosità, trasformando ogni argomento in un piccolo spunto di riflessione. Nel tempo libero ama esplorare nuovi itinerari in bicicletta e sperimentare ricette regionali in cucina.