Finale Champions League 2024/25: PSG travolge l’Inter 5-0 tra festa e disordini a Parigi
La notte della finale di Champions League ha consacrato il Paris Saint-Germain, protagonista di una vittoria netta e convincente sul terreno di Monaco di Baviera, con un perentorio 5-0 ai danni dell’Inter. Un trionfo storico per il club francese, segnato però da momenti di tensione e violenza nelle strade di Parigi, dove migliaia di tifosi si erano radunati per festeggiare.
PSG campione d’Europa: la gioia di Luis Enrique e Macron
Il tecnico del PSG, Luis Enrique, ha vissuto la serata con un mix di emozione e dolore personale, dedicando la vittoria alla figlia Xana, scomparsa nel 2019.
“Lei è con me”
ha dichiarato durante la premiazione, indossando una maglietta che celebrava la sua prima Champions vinta con il Barcellona, accompagnata dall’immagine della figlia.
Non è mancato l’entusiasmo istituzionale: il presidente francese Emmanuel Macron ha definito il successo dei parigini un “giorno di gloria” per la capitale, proclamando Parigi ”capitale d’Europa”. In un post su X (ex Twitter), ha sottolineato la storicità del risultato per il calcio francese e annunciato un incontro con la squadra del PSG il giorno seguente.
Inter travolta e futuro incerto: le parole di Inzaghi e Marotta
Dall’altra parte, la delusione nerazzurra è palpabile. Simone Inzaghi ha commentato con dignità il netto ko, riconoscendo la superiorità avversaria:
“Zero titoli sì, ma bravissimi lo stesso.Siamo orgogliosi del percorso fatto, anche se avremmo potuto fare meglio, me per primo.”
Riguardo al suo futuro, il tecnico ha lasciato aperta ogni possibilità, rimandando ogni decisione nelle prossime settimane. Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha condiviso un giudizio netto sulla partita, definendo la sconfitta meritata ma sottolineando che non inficia l’intera stagione.
Disordini a Parigi: oltre 550 arresti e una notte di violenze
La festa parigina, tuttavia, è stata oscurata da scontri con le forze dell’ordine. Fin dalle prime battute,la tensione è salita rapidamente,con lancio di petardi,fuochi d’artificio e bombe carta nei pressi degli Champs-Elysées.
La polizia ha dovuto dispiegare oltre 5.000 uomini e numerosi mezzi,tra gas lacrimogeni e cannoni ad acqua,per disperdere la folla insofferente e reprimere i teppisti che hanno sfondato alcune barriere,prendendo di mira vetrine di negozi e autobus.
- Almeno 559 persone sono state arrestate in tutta Parigi, con numerose segnalazioni di feriti.
- Un tragico incidente al 15º arrondissement ha visto la morte di una giovane ventenne investita da un’auto durante i festeggiamenti.
- A Dax, nel sud-ovest della Francia, un ragazzo di 17 anni è stato accoltellato a morte in un episodio legato ai caroselli post-vittoria, con cause ancora da chiarire.
- A Grenoble, una vettura ha travolto quattro persone tra cui due adolescenti e due donne, in uno degli episodi più gravi della notte.
Il ministro dell’Interno francese Bruno Retailleau ha duramente condannato gli assalti, definendo i responsabili come “barbari nelle strade”, nel tentativo di distinguere i veri tifosi dagli facinorosi coinvolti.
Milano sotto choc: silenzio e delusione dopo il 5-0
Al contrario, a Milano si è respirata un’atmosfera di mestizia. Molti tifosi nerazzurri hanno lasciato anticipatamente San Siro e i maxischermi distribuiti in città dopo aver assistito a una pesante disfatta. Le strade sono rimaste insolitamente silenziose, segnate dal rammarico per una finale senza possibilità per l’Inter.
Niccolò Barella, centrocampista e anima nerazzurra, ha confessato a caldo il peso della sconfitta, sottolineando come certe “scoppole” facciano male ma non cancellino l’orgoglio per il gruppo costruito.
I protagonisti e la formazione ufficiale di PSG-Inter
Nel match giocato all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, il PSG si è presentato con un classico 4-3-3 guidato da Donnarumma tra i pali e un attacco micidiale composto da Doué, Dembélé e Kvaratskhelia. L’Inter, schierata con il 3-5-2, ha schierato Sommer, pavard, Acerbi in difesa e una mediana composta da Dumfries, Barella e Calhanoglu, ma ha sofferto la superiorità francese in ogni zona del campo.
cosa ci lascia questa finale di Champions League?
Oltre al successo netto del PSG che scrive una nuova pagina nella storia del calcio europeo, questa serata ha fatto emergere le difficoltà e le contraddizioni legate ai grandi eventi sportivi vissuti con passione, ma a volte degenerando in episodi di violenza.
La risposta delle autorità francesi sarà decisiva per evitare che future celebrazioni si trasformino in un terreno fertile per disordini e tragedie.Per l’Inter, invece, il 5-0 rappresenta un doloroso spartiacque, da cui ripartire con umiltà e ambizione, in attesa di sapere che strada prenderà simone Inzaghi da qui alle prossime settimane.
Finale di Champions League: Inter e PSG si sfidano a Monaco tra tensioni, ricordi e speranze
Con l’Allianz Arena di Monaco pronta ad ospitare l’attesissima finale di Champions League, l’atmosfera è carica di emozioni e attese. Da una parte l’Inter, reduce da una stagione intensa e da un cammino tra le più difficili insidie europee, dall’altra il Paris Saint-Germain, che ha saputo riprendersi dopo un momento complicato in campionato. Tra tifoserie agitate, ricordi del passato e sfide tattiche, il grande appuntamento si avvicina e le voci dei protagonisti cominciano a delinearne il contesto.
Ranocchia: “La difesa sarà il segreto per vincere la Champions”
Andrea Ranocchia ha le idee chiare su cosa farà la differenza nel match: «La chiave dell’Inter è nel reparto difensivo. dopo aver superato bayern e Barcellona, la squadra arriva a questa finale con tanto entusiasmo e un’esperienza importante alle spalle».Il difensore sottolinea inoltre come la delusione per lo scudetto sfuggito all’ultimo non influenzerà l’approccio dei nerazzurri. «Ci sarà ancora un po’ di amarezza, ma l’atmosfera di una finale di Champions cancella tutto. I giocatori di Inzaghi sanno cosa significhi giocare partite di questo calibro», aggiunge.
Benoit Cauet: “Ho studiato Luis Enrique, ma il cuore è nerazzurro”
Benoit Cauet, ex centrocampista e allenatore delle giovanili dell’Inter, si prepara a vivere la finale da tifoso, forte di un legame profondo con i colori nerazzurri. “A Parigi ho vissuto una stagione incredibile, ma ho passato 17 anni nella famiglia Inter. Sono stato anche in tribuna nel 2010 a Madrid,raccontando le partite e allenando i giovani”. Con un sorriso ironico e la musica funky-jazz anni ’70 in sottofondo,ricorda di aver studiato i metodi di Luis Enrique ai tempi della Roma. “Sono curioso di vedere come sarà la partita, ma sono sicuro che Inzaghi non commetterà l’errore di lasciare la panchina”.
Elio tra tifosi juventini e passione nerazzurra
Nel cuore di Milano, al ristorante Botinero di javier Zanetti, Elio riflette sul proprio rapporto con l’Inter: «O la vedo allo stadio o non la guardo proprio, sul divano soffro troppo». La sua fedeltà è tangibile, espressa anche quando ricorda la Grande Inter e i protagonisti di quegli anni.È uno sguardo che unisce passato e presente, mentre la finale avvicina la città all’evento internazionale.
Monaco tra sicurezza e calore da tifoserie
la città bavarese si prepara con un equilibrio tutto suo: da un lato un imponente dispiegamento di forze dell’ordine, con circa 2000 agenti impegnati tra centro città e stazioni della metropolitana. Dopo qualche episodio di tensione nei pressi della stazione Universitat – con lancio di oggetti e interventi della polizia – la situazione è tornata sotto controllo e la metro riprende lentamente il servizio regolare.
Nel frattempo, le fan zone di Monaco si animano di cori e colori, con la predominanza netta dei supporter interisti a Odeonsplatz e dei tifosi parigini a Königsplatz. La meteo contribuisce al clima ideale con cieli sereni e temperature piacevoli,un’ottima cornice per il grande evento.
Il ricordo di Ernesto Pellegrini e il lutto al braccio nerazzurro
Il ricordo di Ernesto Pellegrini, storico presidente dell’inter recentemente scomparso, sarà presente sul campo con i giocatori che giocheranno la finale con il lutto al braccio, un omaggio deciso dalla Uefa che rende ancor più intensa questa partita densa di significati.
Le probabili formazioni e lo scontro tattico
Simone Inzaghi sembra poter contare su una formazione quasi completa con il recupero di Pavard, Frattesi e soprattutto Lautaro Martinez, chiamato a fare coppia in attacco con Thuram. Acerbi guiderà la linea difensiva a tre, mentre a centrocampo Dumfries e Dimarco copriranno le fasce, affiancati da Barella e Mkhitaryan ai lati di Calhanoglu. Tra i pali sommer sarà la certezza.
Sul fronte PSG, Luis Enrique valuta quale sarà il tridente offensivo, con Barcola e Doué in ballottaggio per affiancare Dembélé e Kvaratskhelia, quest’ultimo decisivo nella semifinale. Conosciuti al grande pubblico anche i giocatori ex Serie A: da donnarumma a Hakimi, passando per Marquinhos e Fabian Ruiz.
Un cammino europeo fatto di storie diverse
L’Inter, chiusa la Serie A al quarto posto, ha dovuto superare avversari di alto livello come Feyenoord, Bayern Monaco e Barcellona in una semifinale epica. Il PSG, invece, ha trascorso una stagione travagliata in campionato, ma si è rifatto strada in Europa eliminando Willem II, Liverpool, Aston Villa e Arsenal.
Curiosità e protagonisti oltre il campo
- Il rumeno Istvan Kovacs dirigerà la finale, già arbitro in finali di Europa League e Conference League.
- Personaggi illustri come Marco Verratti e Marco Simone faranno il tifo in tribuna per il PSG.
- Eric Cantona, ex Marsiglia e Francia, ha mostrato il proprio sostegno all’Inter con un gesto simbolico sui social.
- A Monaco, un enorme pallone e un gigantesco pupazzo di Stitch attirano tifosi per selfie e memoria del giorno di calcio.
La posta in palio
Oltre al prestigio della Champions League, la vittoria regalerà un derby europeo con il tottenham, vincitore dell’Europa League, nella prossima Supercoppa Europea in programma allo Stadio Friuli di Udine. Un motivo in più per tenere il fiato sospeso fino all’ultimo minuto.
Inter-Psg: Una finale storica tra tradizione e nuove sfide
Lutto nell’ambiente nerazzurro: l’addio a Ernesto Pellegrini
Una notizia che ha colpito profondamente il mondo dell’Inter: la scomparsa di Ernesto Pellegrini. Il presidente che guidò il club dal 1984 al 1995 lascia un’eredità indelebile. Per onorarne la memoria, i giocatori scenderanno in campo con il lutto al braccio, mentre si attende la conferma ufficiale dalla UEFA perché questo gesto venga riconosciuto anche sul palcoscenico europeo.
Inzaghi e la tensione della vigilia
Le dichiarazioni del tecnico nerazzurro in conferenza stampa lasciano trasparire tutta l’intensità che circonda questa serata.Con un mix di concentrazione e determinazione,Inzaghi ha sottolineato quanto questa finale rappresenti un’occasione unica,anche se non nasconde le insidie e la forza dell’avversario francese.
La storia dell’inter nelle finali Champions: un passato ricco di emozioni
Quella che attende l’Inter questa sera è la sua settima finale nella massima competizione europea, un traguardo che racconta una storia fatta di vittorie e di amarezze. I nerazzurri hanno alzato il trofeo in tre occasioni: a vienna contro il Real Madrid, in casa col Benfica, e nella celebre serata di Madrid contro il Bayern. Ma la strada non è sempre stata in discesa, con sconfitte che hanno segnato momenti dolorosi, dall’Effenberg al 2023 a Istanbul, oltre agli incontri persi con Celtic e Ajax in epoche diverse.
La sfida Inter-psg: un duello raro tra Italia e Francia
Dal punto di vista storico, questa è solo la seconda finale di Champions che vede contrapposti un club italiano e uno francese. la prima volta risale al 1993,quando il Marsiglia batté il Milan,conquistando l’unico titolo per la Francia finora. Ora, con il Psg protagonista, si prospetta un capitolo nuovo, da scrivere sul campo di Monaco.
La nuova formula Champions e il duello inedito tra Inter e Psg
La finale che si disputerà a Monaco rappresenta anche la conclusione della prima stagione giocata con la rivoluzionaria formula a campionato, una novità che ha rimodellato il volto della competizione. Inter e Psg si affrontano per la prima volta in questa cornice, pronte a contendere la Champions con una posta in palio altissima.
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