FUBAR 2: Azione deludente e intrecci fastidiosi oscurano il potenziale dei personaggi
“FUBAR”, la serie Netflix che ha riportato Arnold Schwarzenegger al centro della scena con armi, battute e salvataggi da eroe, trova il suo vero valore nel dramma umano tra i protagonisti. La forza di questa commedia d’azione risiede infatti nell’intensa dinamica tra Luke e Emma Brunner, padre e figlia, entrambi agenti CIA, interpretati da Schwarzenegger e Monica Barbaro. Tuttavia, la seconda stagione non sfrutta appieno questo aspetto, dedicandosi piuttosto a scene d’azione sottotono e ad accumulare situazioni imbarazzanti tra nuovi personaggi, con risultati spesso stancanti.
Una convivenza insolita e qualche spunto brillante
Proseguendo mesi dopo il cliffhanger della prima stagione, luke ed Emma vivono ora in un rifugio sicuro, circondati da familiari, amici e alcuni compagni agenti. La convivenza con persone estranee al mondo dello spionaggio genera momenti comici e situazioni surreali, come un party di compleanno in un centro ricreativo ambientato sul modello di Chuck E. cheese che si trasforma in una scena caotica e involontariamente violenta, con atrazioni meccaniche distrutte.
Nonostante la trama offra basi interessanti per avventure ad alto rischio, la narrazione insiste frequentemente sulle scene meno riuscite. L’enigma che costringe la squadra a uscire dal nascondiglio potrebbe animare la tensione, mentre i contrasti nelle missioni a volte regalano qualche sorriso. Purtroppo, queste occasioni vengono offuscate da sparatorie poco coinvolgenti e combattimenti che faticano a catturare l’attenzione, con la prima stagione che aveva già stabilito uno standard molto basso a riguardo. Anche gli errori rocamboleschi del protagonista, una volta sorprendenti, qui risultano ripetitivi e privi di freschezza.
Intrighi sentimentali: un passo falso della stagione
Uno degli aspetti più criticabili è il susseguirsi di triangoli amorosi, a cominciare dall’arrivo di Greta Nelson (Carrie-Anne Moss), ex spia dell’Est e vecchia fiamma di Luke. Moss si impegna nel ruolo con una certa intensità, accentuando il contrasto con Schwarzenegger, che conduce il suo personaggio verso uno stato più pacato e maturo. Tuttavia, poiché buona parte delle vicende si concentra sul tentativo di Greta di allontanare Luke dalla moglie Tally (Fabiana Udenio), i loro dialoghi risultano spesso forzati e imbarazzanti, rallentando il ritmo con scambi di battute poco naturali. Sorprende che una stagione orientata a esplorare il valore della famiglia e dell’amicizia dedichi così tanto tempo a una relazione che appare senza sbocco.
La vera energia resta tra le mura del rifugio
la vita quotidiana dentro la casa sicura, popolata da colleghi nervosi e parenti emotivamente provati, offre invece spunti più autentici. I rapporti intricati tra Emma, Tally e i rispettivi ex, carter (Jay Baruchel) e Donnie (Andy Buckley), creano un terreno fertile per situazioni tanto comiche quanto credibili. Baruchel interpreta un insegnante bonario,estraneo al mondo dello spionaggio,con una leggerezza che diverte. dall’altra parte, Buckley incarna la malinconia di Donnie dopo la separazione, con comportamenti eccentrici come evitare la doccia, sostituire il latte con la birra e rifiutarsi di indossare pantaloni nei momenti di tensione. Questo ritratto cupo ma ironico, in cui si mescolano isolamento e fastidio, offre alcune delle scene più riuscite, soprattutto negli incontri con il personaggio di Baruchel.
Un cast dal potenziale inespresso
La comicità più efficace emerge proprio dalle difficoltà individuali dei personaggi, così come dalla loro volontà – a tratti – di collaborare. L’interazione tra Schwarzenegger e Barbaro brilla grazie a un rinnovato equilibrio: nonostante le inevitabili divergenze, il rapporto tra Luke ed Emma si fonda ora su una fiducia e un rispetto reciproci che portano a momenti di sintonia autentica e divertente. Vederli affrontare insieme nemici occasionali restituisce qualche soddisfazione, anche se le scene d’azione risultano visivamente e coreograficamente piatte.Monica Barbaro contrapposta ad Arnold rappresenta un curioso equilibrio tra atletismo agile e una forma di combattimento più misurata, coerente con l’età di Schwarzenegger.
Fortune Feimster e Travis Van Winkle, agenti CIA Roo e Aldon, mantengono il loro ruolo brillante ma appaiono meno a schermo del previsto a causa delle circostanze narrative.Milan Carter, nel ruolo di Berry, continua a essere un personaggio affascinante dietro le quinte, con la sua dedizione a supportare il team offrendo alcune delle situazioni più calde e umane della stagione.
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