Quali paesi europei mantengono controlli alle frontiere Schengen oggi?

Quali paesi europei mantengono controlli alle frontiere Schengen oggi?

Schengen festeggia 40 anni, ma i controlli alle frontiere restano una realtà

La ‍zona Schengen, quel vasto spazio senza confini interni che consente la libera circolazione a milioni⁣ di cittadini, ​residenti e visitatori in Europa, ha da poco ⁤celebrato il suo quarantennale. Un traguardo che racconta una storia ‌di cooperazione e apertura, nata dal semplice accordo di cinque ‍Paesi decisi a eliminare gradualmente i controlli alle frontiere interne.

Oggi il territorio coperto dall’area Schengen si estende‍ su oltre​ 4,5 milioni di ⁣chilometri quadrati, coinvolgendo ​quasi 450 milioni di persone e comprendendo 25 dei‍ 27⁢ Stati membri dell’Unione Europea, oltre ai‌ quattro Paesi membri dell’Associazione Europea di​ Libero Scambio: Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.

Ogni giorno circa⁣ 3,5 milioni di persone‍ varcano questi confini interni per lavoro,studio o visite,e ⁢quasi 1,7 milioni vivono in un Paese Schengen pur lavorando in un altro.È un sistema che da decenni permette una mobilità senza ​precedenti, ridisegnando il‌ concetto stesso di viaggio e frontiera.

I⁣ controlli​ alle frontiere,⁣ un’eccezione necessaria

Nonostante l’idea di un’Europa aperta e senza‌ ostacoli ai confini, il Codice delle frontiere Schengen consente di reintrodurre controlli temporanei in caso di ‍”grave minaccia all’ordine pubblico ⁣o alla sicurezza interna”. ‍Che si tratti dell’organizzazione di un grande evento sportivo o della risposta a un attacco terroristico, queste misure vanno interpretate come un’extrema​ ratio.

Le restrizioni devono essere applicate per il tempo strettamente necessario a fronteggiare la minaccia e non possono superare i sei mesi, salvo⁤ casi eccezionali in cui si può arrivare a due ​anni. Tuttavia, negli ultimi anni numerosi Stati hanno ⁤fatto ricorso ​a questa possibilità, riattivando i controlli alle frontiere interne in risposta a sfide sempre più complesse.

Chi ⁣ha reintrodotto i‌ controlli e perché

La situazione sul terreno riflette una molteplicità di ‌fattori: crisi geopolitiche, flussi migratori irregolari, attività criminali organizzate e ⁣rischi terroristici. Conflitti⁢ in Medio Oriente e in Ucraina, pressione migratoria crescente, ‍e tensioni interne hanno spinto diversi paesi a misure ‍di ⁤sicurezza rafforzate.

Panoramica delle misure ‌attive

  • Spagna: Controlli dal⁤ 27 giugno al 5 luglio in occasione della ⁢IV Conferenza Internazionale delle Nazioni Unite ‌sul Finanziamento per lo Sviluppo a‌ siviglia,‍ interessando anche confini terrestri⁤ e aeroporti di città chiave come Barcellona, Madrid e Valencia.
  • Italia: Frontiere con la Slovenia⁣ sotto controllo temporaneo ⁣fino a dicembre, motivazioni legate a infiltrazioni terroristiche lungo le rotte balcaniche e mediterranee,‌ crisi internazionali ⁣e ​il⁢ Giubileo Universale ‍della Chiesa Cattolica.
  • Austria: Controlli sui confini con Ungheria, Slovenia,‍ Slovacchia e Repubblica ‌Ceca fino a novembre, in risposta a migrazioni irregolari, pressione sul sistema di accoglienza e rischio terrorismo, aggravati ‍dalla guerra in Ucraina e dalla situazione mediorientale.
  • Danimarca: Misure ​temporanee contro possibili attacchi terroristici e sabotaggi, in particolare legati al conflitto israelo-hamas e⁣ alla radicalizzazione di gruppi estremisti, applicate ai confini terrestri e marittimi ‍con⁣ la ‍Germania.
  • Norvegia: Controlli ‌nei porti con collegamenti verso l’area Schengen per ⁤prevenire minacce di sabotaggio al ⁤settore ​energetico ‍e proteggere infrastrutture critiche.
  • Svezia: Tutte le frontiere, ⁢comprese quelle con la Danimarca, oggetto di controlli per contrastare crimine ⁢organizzato, terrorismo e‌ attacchi con esplosivi militari, anche con⁤ coinvolgimento ‍di attori statali esteri.
  • Francia: Misure fino‌ a ottobre in risposta a minacce jihadiste persistenti, aumento degli attacchi⁤ antisemiti, reti criminali legate ‍a flussi migratori irregolari e tensioni‍ nelle aree costiere al confine con il Regno Unito.
  • Germania: Frontiere sottoposte a​ controlli‌ da marzo a settembre per contrastare migrazione ‍irregolare, ‍trafficanti e le implicazioni ⁢della situazione geopolitica globale.
  • Slovenia: controlli prolungati sulle frontiere con Croazia e ‌Ungheria per prevenire infiltrazioni terroristiche, crimine organizzato e minacce ⁣ibride provenienti dalla Russia⁤ e dalla Bielorussia.
  • paesi bassi: ‌Misure per affrontare​ la ​pressione ⁣sui servizi pubblici dovuta all’aumento delle richieste⁤ d’asilo e ai flussi migratori ‍irregolari, estese lungo confini terrestri e aerei con belgio e Germania.
  • Bulgaria: Fino a metà anno in vigore controlli lungo il confine con la Romania per arginare⁢ rischi connessi a migrazione illegale⁤ e traffici,intensificati dalle crisi in ‌Medio⁣ Oriente e Africa.

Quali prospettive per la libera circolazione?

Questa realtà dimostra quanto l’idea originale di ‌un’Europa senza confini debba fare i conti con dinamiche geopolitiche e fenomeni di sicurezza sempre più complessi. Le frontiere, pur immaginate come ‍linee invisibili, rimangono strumenti chiave per garantire ordine e protezione.

La capacità di adattamento del sistema Schengen, con misure temporanee e calibrate, evidenzia come la sicurezza‌ e la libertà di movimento siano bilanciati in modo dinamico, alla luce delle minacce effettive e emergenti. Il dialogo tra Paesi membri ⁣e la ⁣gestione condivisa​ delle sfide rimangono nodi cruciali per il futuro⁤ di questa grande area senza frontiere.

Chi viaggia o si sposta per lavoro deve dunque essere consapevole che, dietro⁣ l’apparente assenza di controlli, permangono⁣ situazioni​ di eccezione che possono ​modificare improvvisamente i confini⁤ della propria libertà di movimento.

Giuseppe Rossi è un appassionato storyteller e content curator con una solida esperienza in ambiti diversi, dalla cultura e lifestyle alla tecnologia e viaggi. Laureato in Lettere Moderne, ha collaborato con diversi siti web e community online, creando articoli chiari e coinvolgenti per un pubblico ampio. Curioso di natura, si tiene sempre aggiornato su tendenze e curiosità, trasformando ogni argomento in un piccolo spunto di riflessione. Nel tempo libero ama esplorare nuovi itinerari in bicicletta e sperimentare ricette regionali in cucina.