Discussione in Camera: divieto dei PFAS in Italia in arrivo?

Discussione in Camera: divieto dei PFAS in Italia in arrivo?
Discussione in Camera: divieto dei PFAS in Italia in arrivo?

Emergenza PFAS: la sfida in aula parlamentare

nel corso degli ultimi giorni, il dibattito in Parlamento ha preso una piega decisiva grazie all’introduzione di due mozioni. Queste proposte, sostenute da diverse forze politiche e gruppi ambientalisti, mirano a delineare una politica chiara e incisiva contro i PFAS, sostanze comunemente dette “inquinanti eterni” per la loro persistenza nell’ambiente e negli organismi viventi.

applicazioni tecnologiche e quotidianità contaminata

I PFAS rappresentano un ampio gruppo di oltre 4.700 sostanze chimiche, largamente impiegate per le loro qualità impermeabili e antiaderenti. La loro versatilità li ha fatti diventare ingredienti indispensabili in svariate produzioni, quali:

  • Articoli da cucina con superfici antiaderenti durevoli,
  • Confezioni per alimenti di ultima generazione,
  • Tessuti high-tech che respingono l’acqua,
  • Sistemi di sicurezza antincendio estremamente affidabili,
  • Prodotti cosmetici e molte altre applicazioni innovative.

Durata ambientale e concentrazione tossica

L’appellativo di “inquinanti eterni” deriva dalla capacità dei PFAS di rimanere attivi nell’ambiente e nell’organismo umano per lunghi periodi. Una volta rilasciati in aria, acqua o terreno, questi composti subiscono una degradazione estremamente lenta, portando a un accumulo progressivo che mina la qualità degli ecosistemi e la sicurezza della catena alimentare.

Implicazioni per la salute e rischi emergenti

Numerosi studi scientifici hanno associato l’esposizione ai PFAS a un ventaglio di seri problemi di salute, tra cui:

  • Aumento del rischio di tumori, in particolare al rene e ai tessuti riproduttivi;
  • Alterazioni del sistema endocrino con conseguenti difficoltà riproduttive;
  • Danneggiamenti agli organi vitali, come fegato e rene;
  • indebolimento della risposta immunitaria;
  • Effetti negativi sullo sviluppo infantile.

Queste sostanze entrano principalmente nel nostro organismo attraverso l’ingestione di acqua contaminata, alimenti processati o, in alcuni contesti, anche mediante inalazione di aria inquinata. Diverse aree d’Italia, includendo alcuni territori del Veneto, stanno già facendo i conti con livelli critici di contaminazione nelle acque potabili.

il quadro normativo e la necessità di una pronta azione

Attualmente, la legislazione italiana non prevede regole stringenti per la produzione, l’utilizzo e lo smaltimento dei PFAS. Le nuove mozioni in discussione in Parlamento cercano di dare impulso a un intervento legislativo incisivo, in linea con le proposte emergenti a livello europeo che puntano a stabilire restrizioni rigorose per eliminare progressivamente questi composti.

Proposte per una gestione immediata della crisi PFAS

Tra le strategie individuate per arginare la diffusione dei PFAS, si evidenziano:

  • Limitare la produzione e l’impiego dei PFAS in applicazioni non essenziali;
  • stabilire standard chiari per le concentrazioni ammissibili nelle acque e nei terreni;
  • Implementare progetti di bonifica nelle aree già fortemente contaminate;
  • Incentivare lo sviluppo e l’adozione di alternative sostenibili e meno dannose per l’ambiente.

Appello per la salvaguardia della salute e dell’ambiente

Le voci del mondo ambientalista e della sanità pubblica sottolineano l’urgenza di un provvedimento legislativo determinante. Se non verranno adottate misure tempestive, la presenza dei PFAS continuerà a esacerbare i rischi per la salute di milioni di cittadini, evidenziando come la decisione parlamentare in arrivo rappresenti una prova cruciale per mettere al primo posto il benessere collettivo rispetto agli interessi economici.

Il prossimo voto sulle mozioni sarà determinante per tracciare la rotta normativa che tutela non solo l’integrità dell’ambiente, ma anche la salute delle generazioni future, ribadendo l’importanza di un impegno condiviso e urgente.