Trump scopre ChatGPT per calcolare le tariffe doganali!

Trump scopre ChatGPT per calcolare le tariffe doganali!

Trump avrebbe usato ChatGPT per calcolare le tariffe doganali!

Le notizie da Washington non smettono mai di stupire, e questa volta sembra che si stia parlando di tariffe doganali. Sì,hai capito bene! Un’inaspettata teoria suggerisce che l’ex presidente Donald Trump potrebbe aver dato un colpo di telefono a un chatbot di intelligenza artificiale,come ChatGPT,per decidere il futuro delle sue politiche tariffarie. È un capolavoro di innovazione politica o solo un’ennesima trovata pubblicitaria?

Una teoria pazzesca

Immagina la scena: Trump, con lo smartphone in mano, a battibeccare con un chatbot piuttosto che consultarsi con esperti del settore. L’idea di un ex comandante in capo che si affida a un algoritmo per prendere decisioni di così grande portata è decisamente singolare. Potrebbe essere che una risposta generata da un’intelligenza artificiale stia influenzando economia e commerci globali? Chi avrebbe mai pensato a una cosa simile?

Diverse fonti segnalano che i calcoli alla base delle nuove tariffe sembrano quasi richiamare risposte generiche che si potrebbero trovare interrogando ChatGPT. Se veramente i tassi siano stati determinati con l’aiuto di un AI,non solo ci troveremmo di fronte a un potenziale scandalo politico,ma anche a interrogativi profondi sul nostro futuro e sulla ruolo della tecnologia nella governance.

Cosa ne pensano gli esperti?

Le opinioni tra gli esperti sono contrastanti. Alcuni si dicono preoccupati: “È come se un bambino stesse battere sulla tastiera della economia mondiale”, è il commento di chi teme che questioni così delicate vengano trattate in modo superficiale. La verità è che le implicazioni economiche possono essere enormi e non vanno sottovalutate.

Altri, invece, accolgono la questione con un sorriso. “Perché no?”, dicono. In un mondo così connesso e digitalizzato, i chatbot potrebbero fornirci soluzioni pratiche, anche se all’inizio potrebbe sembrare una follia.

Il dibattito infiamma

E l’opinione pubblica? C’è chi non perde tempo a commentare sui social, con frasi sarcastiche come: “Se Trump calcola le tariffe con un bot, che sarà mai il prossimo passo? Un post su Instagram per la politica estera?” La questione polarizza, e le risate non si fanno attendere, con meme e battute che spuntano come funghi.Magari sarebbe opportuno prendere tutto con un po’ di umorismo.

Indipendentemente da quali siano le verità o le bufale, l’idea di un Trump o degli alti funzionari che utilizzano AI per le decisioni politiche non manca di stimolare la fantasia. È l’inizio di una nuova era, dove politici e tecnologia si intrecciano in un mondo che assomiglia a un film di fantascienza?

Un futuro incerto

Insomma, qualunque sia la verità dietro a questa storia, il pensiero che l’ex amministrazione Trump possa aver utilizzato ChatGPT per le tariffe è già di per sé affascinante e provoca riflessioni su come l’innovazione tecnica possa influenzare il panorama politico. Quale sarà l’impatto a lungo termine sull’economia e il posto dell’intelligenza artificiale nella nostra società? La discussione è solo all’inizio, e noi siamo pronti a seguirne l’evoluzione!

Giuseppe Rossi è un appassionato storyteller e content curator con una solida esperienza in ambiti diversi, dalla cultura e lifestyle alla tecnologia e viaggi. Laureato in Lettere Moderne, ha collaborato con diversi siti web e community online, creando articoli chiari e coinvolgenti per un pubblico ampio. Curioso di natura, si tiene sempre aggiornato su tendenze e curiosità, trasformando ogni argomento in un piccolo spunto di riflessione. Nel tempo libero ama esplorare nuovi itinerari in bicicletta e sperimentare ricette regionali in cucina.