La minaccia dei PFAS e le nuove soluzioni per l’acqua potabile
PFAS: un inquinamento persistente e pericoloso
La presenza di sostanze per- e polifluoroalchiliche, note come PFAS, costituisce una delle sfide ambientali più gravi dei nostri tempi.Questi inquinanti, definiti “eterni” per la loro resistenza alla degradazione, si trovano in numerosi prodotti quotidiani, dai rivestimenti antiaderenti ai tessuti impermeabili, fino ai cosmetici e agli imballaggi alimentari. La loro capacità di accumularsi nelle falde acquifere e, di conseguenza, nell’acqua potabile, è una realtà allarmante confermata da recenti studi, tra cui l’analisi condotta da Greenpeace.
Perché i PFAS sono così nocivi?
Studi scientifici evidenziano i legami tra l’esposizione a lungo termine ai PFAS e diversi effetti negativi sulla salute. Questi includono squilibri ormonali, disturbi del sistema immunitario, infertilità e una maggiore incidenza di alcuni tumori. Per questo motivo, rimuovere queste sostanze dall’acqua che beviamo deve diventare una priorità globale. La buona notizia è che la ricerca sta progredendo in direzione di soluzioni efficaci.
Innovazione italiana nella purificazione dell’acqua
Un importante passo avanti è rappresentato dall’innovativa tecnologia sviluppata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) in collaborazione con MEDICA S.p.A. Questi ricercatori hanno creato filtri avanzati che utilizzano membrane composte di ossido di grafene e polisulfone, capaci di trattenere non solo i PFAS, ma anche altre sostanze tossiche come antibiotici e metalli pesanti.
Pubblicata su Nature Water, questa scoperta dimostra l’ottima performance di questi filtri, che si confrontano e superano quelle dei sistemi attuali sul mercato, risultando più sostenibili e facilmente integrabili nell’industria.
Rimuovere i contaminanti emergenti
Oltre ai PFAS, le nostre acque contenenti centinaia di contaminanti chimici, tra cui farmaci, pesticidi e microplastiche, che spesso non sono nemmeno regolamentati. La tecnologia del progetto europeo GRAPHIL ha mostrato un’eccezionale capacità di adsorbire anche queste sostanze problematiche grazie alla speciale struttura delle membrane sviluppate.
Il nuovo filtro non è solo altamente efficace, ma è pronto per la produzione su larga scala. Utilizzando quantità minime di ossido di grafene,si integra perfettamente con i sistemi industriali esistenti,mantenendo costi competitivi.
Un passo verso la sostenibilità
Le innovazioni come quelle proposte dal CNR dimostrano che la ricerca scientifica può contribuire in modo significativo alla sostenibilità ambientale. Come affermato da Vincenzo Palermo, direttore dell’Istituto per la sintesi organica e fotoreattività del Cnr di Bologna, questo rappresenta un chiaro esempio di come un approccio orientato alle esigenze industriali, sostenuto da finanziamenti mirati, possa tradursi in soluzioni pratiche e sicure. Grazie a questa tecnologia, MEDICA S.p.A. avrà la capacità di produrre migliaia di filtri ogni anno, contribuendo a garantire un’acqua potabile sempre più sicura.
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