Elisa e San siro: un concerto eco-sostenibile che guarda al futuro
Il palco di San Siro si prepara ad accogliere Elisa per un evento che va oltre la musica, segnando una svolta significativa nel segno della sostenibilità ambientale.Per la prima volta nella storia dello stadio milanese,l’intera manifestazione sarà alimentata da biofuel HVO di seconda generazione,un carburante ottenuto da materiali di scarto capace di ridurre le emissioni fino al 70%.
Il valore simbolico di questa scelta non è sfuggito alla stessa artista, che ha voluto questo progetto come testimonianza concreta che un cambiamento responsabile è possibile. “Uno stadio non è solo un luogo di spettacolo, ma un palcoscenico privilegiato per dimostrare che la trasformazione può diventare realtà”, ha affermato Elisa in un’intervista, sottolineando così la portata sociale e ambientale dell’iniziativa.
Un percorso di impegno ambientale duraturo
Da tempo Elisa si muove nel mondo della sostenibilità: dal 2022 rappresenta con orgoglio gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Questo concerto si trasforma in un’occasione concreta per dar forma a quell’impegno, con iniziative che coinvolgono attivamente gli spettatori.
Oltre all’adozione di sistemi rafforzati per la raccolta differenziata,verrà promossa la donazione di abiti usati attraverso i punti Share – Vesti Solidale. Inoltre, in collaborazione con il Comune di Milano, è stato organizzato un piano per incentivare spostamenti a basso impatto ambientale per le oltre 50.000 persone attese.
Affrontare la sostenibilità anche sul piano economico
Non è un progetto semplice né economico, come ha riconosciuto la cantante stessa. Realizzare un evento di questa portata comporta un aumento dei costi di circa il 35%. Tuttavia, Elisa è convinta che se più organizzatori adottassero pratiche simili, le spese si ridurrebbero, rendendo la sostenibilità una scelta praticabile anche dal punto di vista economico.
«Fare un evento sostenibile costa. Noi spendiamo il 35% in più del solito. Ma se lo facessero tutti, quei costi si abbatterebbero. Più siamo, più diventa sostenibile anche economicamente.»
Non ha mancato di rivelare le difficoltà incontrate nel promuovere questo approccio nel mondo della musica. Nonostante una formazione gratuita offerta ai promoter italiani da Friends & Partners, solo metà di loro ha aderito all’iniziativa. Spesso la paura del cambiamento e il timore di essere criticati bloccano l’adozione di nuove strade.
Plantasia: un sogno verde che prende forma
Dietro a questo evento c’è anche una visione che si estende oltre il palco. Con il progetto Plantasia – nato grazie alla collaborazione con la Fondazione Cariplo e il Comune di Milano – Elisa promuove la bonifica tramite fitobonifica di un’area inquinata in via Quarenga, trasformandola in una nuova oasi verde.
Questo è il primo passo della Fondazione Lotus, fortemente voluta dalla cantante, che ha dichiarato di coltivare questo sogno da anni. Il concerto sarà inoltre un viaggio nei successi di una carriera di quasi tre decadi,arricchito dalla partecipazione di ospiti come Cesare Cremonini.
Non si tratterà dunque soltanto di un’esibizione musicale, ma di un gesto concreto di responsabilità verso il pianeta e le generazioni future.
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