Il problema invisibile dei mozziconi di sigaretta: tra microplastiche e sostanze tossiche
Tra le emergenze ambientali più insidiose,un piccolo rifiuto continua a passare inosservato ma gioca un ruolo di primo piano nell’inquinamento globale: il mozzicone di sigaretta. Mentre l’attenzione di molti resta concentrata su plastica usa e getta come sacchetti o bottiglie, questo frammento apparentemente innocuo emerge come il principale responsabile della contaminazione degli oceani, come evidenziano recenti studi condotti da Surfrider Foundation Europe.
Un solo mozzicone può contaminare centinaia di litri d’acqua
Ogni anno si stima che nel mondo finiscano nell’ambiente circa 4.500 milioni di mozziconi, di cui quasi la metà raggiunge il mare trasportata da pioggia, vento o attraverso le reti fognarie urbane. La gravità del problema si comprende pensando che un solo mozzicone è sufficiente a inquinare fino a 500 litri d’acqua, rilasciando sostanze come piombo, arsenico e ammoniaca, capaci di mettere in pericolo la vita di numerose specie animali e vegetali marine.
Contrariamente a quanto si possa pensare, il filtro del mozzicone non è semplice cotone o ovatta, ma è costituito da acetato di cellulosa, un tipo di plastica che impiega oltre un decennio per degradarsi. Questo rende i mozziconi una fonte persistente di microplastiche, invisibili ma altamente dannose.
Un doppio impatto: chimico e plastico
I mozziconi rivelano una duplice natura devastante. Da un lato,il rilascio continuo di microplastiche che ormai popolano mari e fiumi,infiltrandosi nella catena alimentare e compromettendo la salute degli ecosistemi acquatici; dall’altro,la presenza di oltre 7.000 sostanze chimiche nocive, molte delle quali tossiche e cancerogene, spesso sottovalutate perfino dagli stessi fumatori.
Nonostante questo, la percezione comune non li considera ancora rifiuti plastici, alimentando cattive abitudini come gettarli a terra o nelle fognature con la convinzione errata di non arrecare danni. Per risvegliare l’attenzione e affrontare il problema, Surfrider ha promosso “Colillatón”, un’iniziativa coinvolgendo 21 città spagnole in una settimana di raccolta dedicata a questi scarti.
Un impegno concreto: risultati e proposte
Solo in un anno, grazie all’impegno di oltre 600 volontari, sono stati raccolti più di 37.000 mozziconi in Spagna, un segnale tangibile di quanto possa fare la società civile quando si mobilita. Al tempo stesso, l’associazione sollecita la rimozione dei filtri in plastica dalle sigarette e chiede che le aziende produttrici vengano chiamate a rispondere legalmente per l’impatto ambientale causato.
Il nuovo pericolo delle sigarette elettroniche usa e getta
Nel panorama dei rifiuti tossici si affaccia una minaccia emergente: le sigarette elettroniche monouso.questi dispositivi, non riciclabili e contenenti metalli pesanti e batterie, siedono accanto ai mozziconi tradizionali come simboli di un consumo apparentemente “smart” ma in realtà dannoso per la sostenibilità ambientale. Ignorare questi piccoli scarti significa condannare lentamente i nostri mari a un degrado irreversibile.
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