Mobilità prima di numeri: una nuova prospettiva sull’obesità negli anziani

Mobilità prima di numeri: una nuova prospettiva sull’obesità negli anziani

Obesità negli anziani: rimettere al centro autonomia e benessere oltre il semplice dimagrimento

Quando si parla di anziani con obesità, la strategia terapeutica non può limitarsi alla sola perdita di peso. L’obiettivo più significativo diventa invece il miglioramento della funzionalità fisica, la tutela dell’indipendenza personale e un reale incremento della qualità della vita.

Questa visione emerge con chiarezza dal recente confronto tenuto da un gruppo di specialisti durante l’incontro dell’American Geriatrics Society (AGS) del CURRENT_DATE, dove è stato sottolineato come l’approccio tradizionale debba evolvere verso un focus che parta dal paziente stesso, ascoltandone esigenze e aspettative.

Funzione fisica e autonomia: pilastri della gestione dell’obesità in età avanzata

Non sorprende che per molte persone anziane l’abilità di muoversi agevolmente, mantenere le attività quotidiane senza eccessivo sforzo e conservare l’autonomia rappresentino traguardi fondamentali per la propria dignità e benessere.

Proprio per questo, le terapie vengono oggi progettate per sostenere la forza muscolare, migliorare l’equilibrio e limitare il rischio di cadute, elementi spesso compromessi dall’eccesso di peso.Spesso un dimagrimento troppo rapido o indiscriminato rischia di indebolire ulteriormente questo delicato equilibrio.

Un approccio personalizzato e multidimensionale

Gli esperti evidenziano come la presa in carico debba includere valutazioni nutrizionali calibrate, programmi di attività fisica adattati alle condizioni individuali, e un supporto psicologico che aiuti il paziente ad affrontare i cambiamenti con motivazione e consapevolezza.

In quest’ottica, l’obiettivo è valorizzare risultati tangibili ma meno “misurabili” in senso stretto, come un miglioramento della mobilità o una maggiore partecipazione sociale, che incidono profondamente sulla qualità di vita.

Qualità della vita: un parametro da riscoprire

L’attenzione al benessere psicologico e sociale appare oggi imprescindibile. Tanti anziani con obesità vivono isolati o affrontano limitazioni che influiscono sull’umore, creando un circolo vizioso difficile da spezzare.

Favorire l’inclusione sociale, mantenere rapporti significativi e promuovere attività che diano senso e piacere sono ingredienti chiave di un trattamento efficace e umano.

Riflessioni conclusive

Rivedere il paradigma terapeutico nell’obesità geriatrica significa anche sfidare vecchi preconcetti e superare la visione riduttiva del peso corporeo come unico punto di riferimento. Allo stesso tempo, richiede una sinergia tra professionisti medici, pazienti e caregiver per disegnare percorsi di cura più umani e sostenibili.