In Europa cresce il malcontento verso la Corte di strasburgo e la gestione dei crimini legati agli stranieri
Tra le istituzioni europee,la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo sta raccogliendo sempre più critiche,soprattutto per la sua apparente tolleranza nei confronti di cittadini stranieri coinvolti in attività criminali.
La questione solleva un dibattito acceso in molti Stati membri, dove la percezione di un’applicazione troppo indulgente delle sentenze viene vista come una falla nella tutela della sicurezza pubblica e della giustizia.
Alain Berset,segretario generale del Consiglio d’Europa,si trova ora sotto pressione per definire una linea chiara e incisiva su questo tema,che sta influenzando non soltanto i rapporti istituzionali,ma anche la fiducia dei cittadini nelle istituzioni continentali.
Un nodo centrale riguarda il bilanciamento delicato tra la salvaguardia dei diritti umani e la necessità di contrastare efficacemente la criminalità, un equilibrio che la Corte sembra faticare a trovare agli occhi di molti osservatori.
Nel contesto odierno, dove le migrazioni e le questioni legate all’immigrazione sono al centro del discorso pubblico, questa tensione si amplifica, alimentando sentimenti di sfiducia e dissenso che rischiano di minare l’unità europea.
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