Chloë Sevigny e Lily McInerny: ‘Bonjour Tristesse’ tra femminilità e modernità

Chloë Sevigny e Lily McInerny: ‘Bonjour Tristesse’ tra femminilità e modernità
Chloë Sevigny e Lily McInerny: ‘Bonjour Tristesse’ tra femminilità e modernità

Bonjour tristesse: un viaggio cinematografico tra le emozioni e le relazioni

“Bonjour Tristesse” è un film estivo dall’atmosfera suggestiva, capace di farti immergere completamente nel suo mondo visivo. A firmare la regia è Durga Chew-Bose, giornalista e autrice famosa per il suo libro del 2017 “too Much and Not the Mood: Essays”, al suo esordio dietro la macchina da presa. Questa pellicola rappresenta una versione modernizzata del romanzo del 1954 della scrittrice francese françoise Sagan, precedentemente adattato al cinema da Otto Preminger nel 1958.

Il set di Cassis, Francia, ha regalato esperienze uniche agli attori Lily McInerny e Chloë Sevigny, che hanno trovato molte similitudini tra la loro vita quotidiana e quella dei personaggi che interpretano.McInerny,che ha debuttato nel 2022 in “Palm Trees and Power Lines”,racconta: “Chloë e io passavamo i weekend in spiaggia,e io studiavo le mie battute con un Aperol Spritz al mio fianco”.

la trama e il conflitto centrale

La tensione tra i personaggi interpretati da mcinerny e Sevigny è il fulcro di questa storia di formazione, in uscita venerdì.La giovane Cécile, interpretata da McInerny, è una diciottenne spensierata in vacanza con suo padre vedovo Raymond (Claes Bang) e la sua fidanzata Elsa (Nailia Harzoune). Con l’arrivo di Anne,una cara amica della defunta madre di Cécile,la situazione si complica quando Anne e Raymond iniziano una relazione. Cécile, nel tentativo di separare i due, architetta un piano che coinvolge Elsa e il suo fidanzato Cyril (Aliocha Schneider), facendoli apparire come una coppia per suscitare la gelosia di Raymond.

Settimane attuali e estetiche vintage si fondono in “Bonjour Tristesse”, come osserva Sevigny: il film “esiste al di fuori del tempo” e si ispira a sensazioni di “classico Hollywood” e “nuova onda francese”. Inoltre, la pellicola si distingue per il suo ritmo calmo e ponderato, una caratteristica notata da Sevigny stessa, la quale suggerisce che tale approccio potrebbe risultare ostico per il pubblico mainstream. “Se fosse un film francese di Rohmer o Almodovar,non scontreresti contro quel ritmo. Dovresti semplicemente lasciarti andare,” spiega Sevigny, sottolineando la diversità che una narrazione del genere porta al panorama cinematografico anglofono.

Il processo di recitazione e l’affinità tra gli attori

La sintonia tra McInerny e Sevigny emerge nei loro approfondimenti sul rapporto che si è creato sul set e sull’interpretazione dei personaggi. McInerny racconta: “Ho incontrato Durga tanti anni fa, quando era la babysitter per mio fratello e me. È stata una reunion quasi magica per ‘Bonjour Tristesse’”.

Lavorare con un regista che si conosce bene ha permesso a McInerny di esplorare il suo personaggio in modo profondo: “Durga mi ha sempre fatto sentire a mio agio nel condividere ogni emozione, senza paura di essere giudicata”, racconta con entusiasmo.

Sevigny, d’altra parte,odisi è sentita attratta dalla possibilità di interpretare un personaggio più introspettivo che riflette eleganza e grazia. Entrambe le attrici hanno trovato un terreno comune, avendo condiviso amicizie in comune a New York che hanno facilitato il loro lavoro insieme.

Riflessioni sull’evoluzione dei personaggi e delle relazioni

In “Bonjour Tristesse”, le dinamiche tra i personaggi si evolvono in modo affascinante. McInerny descrive Anne come un legame con il passato del padre: “Anne rappresenta ciò che mio padre cerca di nascondere. Per me, è una chiave per comprendere la sua storia”.

Anche Sevigny condivide la sua prospettiva: “Inizialmente,Anne si sente in colpa per non aver trascorso abbastanza tempo con Cécile. col passare del tempo, il desiderio di connettersi diventa sempre più forte, anche se spesso sbaglia modo di farlo”.

Un equilibrio tra modernità e tradizione

McInerny riflette anche sull’aspetto contemporaneo del suo personaggio, Cécile, che affronta le sfide di crescere in un’era dominata dalla tecnologia.“Ci sono momenti nel film in cui Cécile utilizza il suo computer e i social media per esplorare la propria identità e sensualità, una differenza fondamentale rispetto alle precedenti interpretazioni di Cécile,” spiega. tuttavia, sottolinea anche che, nonostante questi strumenti, Cécile vive attivamente il momento e si nutre della creatività che deriva dall’ozio condiviso con i suoi cari.

In questo crocevia di relazioni e solitudini, “Bonjour Tristesse” riflette sull’eterna lotta tra la crescita personale e il legame con il passato, rappresentando una storia che, sebbene poggi su basi letterarie solide, si rinnova attraverso le esperienze e le sfide del presente.

Giuseppe Rossi è un appassionato storyteller e content curator con una solida esperienza in ambiti diversi, dalla cultura e lifestyle alla tecnologia e viaggi. Laureato in Lettere Moderne, ha collaborato con diversi siti web e community online, creando articoli chiari e coinvolgenti per un pubblico ampio. Curioso di natura, si tiene sempre aggiornato su tendenze e curiosità, trasformando ogni argomento in un piccolo spunto di riflessione. Nel tempo libero ama esplorare nuovi itinerari in bicicletta e sperimentare ricette regionali in cucina.