Cinecittà Studios rilancia: boom di produzioni internazionali e investimenti record
dopo una pausa dovuta alle conseguenze degli scioperi di sceneggiatori e attori hollywoodiani e a un breve periodo di incertezza sulle garanzie fiscali italiane per le produzioni estere, gli studi di Cinecittà a Roma tornano a vivere un momento di grande attività.
Manuela Cacciamani,CEO di Cinecittà dal luglio passato,ha presentato un ambizioso piano per il quinquennio 2025-2029 che prevede quasi 60 milioni di euro di ricavi e un utile di poco più di 4 milioni. Un segnale chiaro che punta a una crescita sostenuta e di qualità.
Da Mel Gibson a Ridley Scott: nomi di spicco in arrivo a Cinecittà
Grazie a un prestito da 300 milioni di euro,concesso dal fondo europeo per la ripresa post-pandemia,Cinecittà sta vivendo una trasformazione profonda. Tra i protagonisti già confermati, Mel Gibson girerà il suo nuovo film The Resurrection of the Christ nell’imponente Studio 22, mentre Ridley Scott ha scelto lo Studio 5, un tempo seconda casa di Federico Fellini, per il thriller post-apocalittico The Dog Stars.
Non mancano le grandi case di produzione internazionali: Disney, Worldwide e Fox Nation si preparano a iniziare nuovi progetti ancora avvolti nel riserbo, ma con giù una partecipazione attiva al futuro del celebre complesso romano.
Un’occupazione record e l’attenzione alle produzioni italiane
Per il quarto trimestre dell’anno gli studi hanno raggiunto la piena occupazione. Cacciamani sottolinea però che, se la presenza di produzioni straniere resta cruciale, vi è una spinta crescente verso la valorizzazione del cinema italiano.
“Gli scioperi negli Stati Uniti, le difficoltà logistiche e tariffarie ci hanno insegnato che non si può fare affidamento solo sul mercato internazionale,” spiega la CEO, motivando così il suo impegno nel sostenere nuove produzioni nostrane.
Innovazione digitale e crescita strutturale
Il cuore del rilancio di Cinecittà passa anche da un significativo ampliamento infrastrutturale: si passerà da 19 a 24 soundstage,includendo il nuovo Studio 22,grande oltre 3.500 metri quadri,e lo Studio 18,che ospita il più grande e moderno lead wall d’Europa. Qui è stato recentemente girato il thriller fantascientifico statunitense White Mars, utilizzando esclusivamente tecnologie virtuali avanzate.
Le garanzie sugli incentivi fiscali italiani
Nicola Borrelli,a capo del dipartimento cinema del Ministero della cultura,ha confermato nel corso di un incontro a Cannes che gli incentivi fiscali per le produzioni internazionali sono pienamente operativi dopo un breve periodo di revisione normativa. Il credito d’imposta per film e serie tv internazionali arriva al 40%, con un limite massimo annuale di 20 milioni di euro per singola azienda.Tuttavia, per progetto non esiste alcun tetto, il che permette a produzioni di grandi dimensioni di beneficiare ampiamente degli sgravi attraverso più società.
Manodopera d’eccellenza e artigianato d’autore
Cacciamani ha voluto evidenziare il valore unico delle maestranze di Cinecittà, protagoniste in ambito internazionale, come dimostrato dalla costruzione del set vaticano per il film premio Oscar Conclave. Questa competenza artigianale rimane un punto di forza irrinunciabile nell’attrarre lavorazioni di alto livello.
“Non stiamo solo costruendo nuovi studi, stiamo ridefinendo il modo di fare cinema in Europa,” ha dichiarato Cacciamani.”Cinecittà è una realtà che funziona a pieno regime,offrendo eccellenza in ogni dettaglio,dai servizi alle professionalità in campo.”
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