Shanghai film fest svela la lineup del Golden Goblet con record di iscrizioni

Shanghai film fest svela la lineup del Golden Goblet con record di iscrizioni
Shanghai film fest svela la lineup del Golden Goblet con record di iscrizioni

Shanghai international Film Festival 2024: Una Vetrina Globale per il Cinema Emergente e Consolidato

La 27ª edizione del Shanghai International Film Festival (SIFF) ha ufficialmente svelato la selezione dei film in gara per i prestigiosi Golden Goblet Awards, con 49 titoli che si sfideranno in cinque categorie diverse. Un dato rilevante emerge subito: un record di iscrizioni ha segnato quest’anno il festival, con oltre 2.800 opere provenienti da 119 paesi e regioni, a testimonianza della portata globale della manifestazione.Interessante notare come le domande di partecipazione provenienti dalle Americhe e dall’africa abbiano registrato significativi incrementi, mentre i cortometraggi sono cresciuti del 18% rispetto allo scorso anno.

Concorso Principale: Una Panorama Culturale Ricco e Multietnico

La competizione principale riunisce 12 film scelti tra produzioni di diversi angoli del mondo. Tra questi spicca “After the Fog“, una coproduzione tra Cile, Regno Unito e Francia diretta da Miriam Heard, e il “Black Red Yellow” dal Kyrgyzstan firmato da Aktan Arym kubat. Dal Brasile arriva “Cyclone” di Flavia Castro, mentre il panorama cinese si afferma con titoli come “My Father’s Son” di Qiu Sheng e “Wild Nights, Tamed Beasts” di Wang Tong.

A completare il quadro, si trovano film europei e sudamericani di rilievo: la Polonia con “Loss of Balance” (Korek Bojanowski), la Germania con “luisa” (Julia Roesler), il giappone con “On summer Sand” (Shinya Tamada), e un’interessante coproduzione tra Argentina, spagna e Cile con “The Reborn” (santiago Esteves). Sono presenti anche la coppia Portogallo-Brasile con “The Scent of Things Remembered” (António Ferreira) e la collaborazione tedesco-svizzera in “You Believe in Angels, Mr. Drowak?” (Nicolas Steiner).

Nuove Promesse Asiatiche: Il Talento Emergente al Centro della Scena

La sezione Asian New Talent mette in luce 12 registi emergenti, con una nutrita rappresentanza cinese: da “As the Water Flows” di Bian Zhuo a “The Last Summer” di Shi Renfei, si percepisce una vibrante energia creativa. Il Giappone si presenta con “Brand New Landscape” di Yuiga Danzuka, fresco dal suo debutto a Cannes. Tra gli altri partecipanti internazionali vi sono la Turchia con “Grace for sale” (Gözde Yetişkin, Emre Sert) e “Kanto” (Ensar Altay), l’India con “Victoria” (sivaranjini J), l’Iran con “The daughter” (Pourya Kakavand), e una coproduzione Italia-Filippine con “Where the Night Stands Still” (Liryc Dela cruz).

Il Documentario e l’Animazione: Narrazioni dal Mondo Reale e Fantastico

La categoria documentari mette in gara cinque opere provenienti da Iran, Messico, Cina, Spagna e Laos. Tra queste spicca “A Part of the Land” (Nima Mahdian Asl) e “Brigade 2045” di Olivia Luengas Magana.

Il comparto animazione, sempre più ricco, vede la partecipazione di “Edge of Time”, una coproduzione cinese diretta da un team internazionale composto da Li Wei, Weng Ming, Shinichiro Watanabe e Shuhei Morita.L’offerta comprende anche l’australiano “Magic Beach” di Robert Connolly, il giapponese “Make a Girl” (Gensho Yasuda), la coproduzione franco-svizzero-belga “The Songbirds’ Secret” (Antoine Lanciaux) e il cinese-americano “Tom and Jerry: Forbidden Compass” (Zhang Gang).

Cortometraggi a Confronto: Il Mondo Raccontato in Piccole Storie

La competizione per corti live action accoglie dieci opere da diverse parti del globo, con forte presenza cinese rappresentata da “A Story About Winter” (Luo Zhaoguang, Zhou Nanjun) e “No One Knows I Disappeared” (Bo Hanxiong). A far compagnia ci sono titoli iraniani, francesi, portoghesi, peruviani, spagnoli e messicani, tra cui “Dead in the Water” di Leila Hekmatnia e “Judite, or First Rebellion” di Pedro Carneiro.

La sezione dei cortometraggi animati include cinque partecipanti tra cui “I Am Not Here Anymore” (polonia-Francia) di Nawojka Wierzbowska e “Son” (russia-Kazakhstan) di Zhanna bekmambetova, offrendo un caleidoscopio di stili e narrazioni.

Giuria Internazionale e Nuove Iniziative

A guidare la giuria internazionale ci sarà Giuseppe Tornatore, regista italiano premio Oscar per “Nuovo Cinema Paradiso”. Tornatore ha sottolineato che un festival cinematografico rappresenta qualcosa di più di una semplice celebrazione: è uno spazio di incontro e scambio tra culture diverse. Il suo ruolo di presidente della giuria al SIFF è un riconoscimento al valore artistico e culturale dell’evento.

Per la prima volta, il SIFF unisce il proprio mercato cinematografico a quello del Festival Televisivo di Shanghai, dando vita a un mercato unico e internazionale per film e contenuti televisivi. il festival lancia inoltre la sezione Asia Now, dedicata a racconti e prospettive regionali.

L’attenzione al cinema asiatico e cinese si conferma con un programma ricco che conta circa 60 titoli tra gare, anteprime e restauri di grandi classici, enfatizzando la sua filosofia basata su “Asian, Chinese Film, and New Talents”.

Giuseppe Rossi è un appassionato storyteller e content curator con una solida esperienza in ambiti diversi, dalla cultura e lifestyle alla tecnologia e viaggi. Laureato in Lettere Moderne, ha collaborato con diversi siti web e community online, creando articoli chiari e coinvolgenti per un pubblico ampio. Curioso di natura, si tiene sempre aggiornato su tendenze e curiosità, trasformando ogni argomento in un piccolo spunto di riflessione. Nel tempo libero ama esplorare nuovi itinerari in bicicletta e sperimentare ricette regionali in cucina.