finale di snl 50: scarlett johansson e un epilogo dai toni sfumati
Le aspettative per l’ultimo appuntamento della cinquantina stagione di saturday night live erano alte,forse fin troppo. L’anniversario cinquantesimo ha regalato un’energia discreta agli autori, stanchi ma motivati dal peso storico del momento. Nonostante ciò, l’episodio si è rivelato più che dignitoso, senza però raggiungere quei picchi memorabili che ci si aspettava da un gran finale. È venuta a mancare quella scintilla capace di sorprendere e chiudere il cerchio con un segno indelebile.
scarlett johansson, una presenza famigliare più che un’icona
Scarlett johansson resta una figura amata, ed è una scelta coerente per chiudere la stagione. Più che ospite straordinaria,incarna lo spirito di quella famiglia snl,con frequenti battute sul marito colin jost e partecipazioni a cameo che la rendono parte integrante del racconto. Non si avvicina ai livelli emblematici di steve martin o alec baldwin, ma da tempo detiene il record come ospite femminile più ricorrente, superando icone come tina fey e drew barrymore.
È stato curioso e commovente vederla cantare con il cast durante un monologo più sentimentale che comico. L’introduzione, una sorta di parodia del celebre “piano man” con tema snl, ha avuto la delicatezza di celebrare una stagione storica senza toni troppo costruiti.
una performance nella norma, senza guizzi
Nell’insieme, il contributo di johansson è stato professionale, ma i suoi personaggi nei vari sketch non hanno mai preso davvero vita. “bowen’s still straight” si è rivelato un sequel annacquato, sostituendo sydney sweeney con scarlett e inserendo brevi apparizioni di gina gershon ed emily ratajkowski.La sua interpretazione più divertente rimane quella in cui interpreta sé stessa, come nel corto “frist class” di please don’t destroy, in cui accompagna i protagonisti in un viaggio tra ansie da volo e paranoie aeree.
in questo caso però, il vero magnete è stato bad bunny, l’ospite musicale, che ha incarnato un controller aereo un po’ svagato e irresistibile, capace di atterrare l’aereo dopo una rapida ricerca su google. Anche lo sketch sugli intimacy coordinators ha mostrato qualche limite: la confusione di johansson riguardo al sesso lesbico non riesce a superare lo smarrimento genuino di kenan thompson. Funziona, ma non lascia il segno.
il meglio del finale: sketch e momenti da ricordare
Tra i pezzi più riusciti, spicca una scena ambientata in un telegiornale mattutino, dove il conduttore punzecchia con giochi di parole macabri le notizie locali di cronaca nera. La logica del gag è fragile — alcuni “giochi di parole” sono forzati, e sarebbe curioso sapere come i giornalisti leggano da copione — ma la serie di battute funziona e finisce per coinvolgere tutti, dalla reporter sul campo alla madre disperata di un bambino scomparso. Da citare anche il meteorologo danzante, il cui jingle stonato ha strappato risate spontanee.
Bad bunny irrompe con la sua energia in uno sketch sui rapporti tossici che spinge due uomini a confrontarsi sul tema delle pressioni femminili. L’autenticità della sua performance catalizza lo sguardo, mentre i ruoli secondari contribuiscono a esaltare l’effetto scenico.
“weekend update” mantiene il livello di scrittura tagliente tipico di questa stagione, con battute politiche pungenti e la presenza di personaggi ben riusciti come miss eggy. Lo scambio di battute tra colin jost e chevy chase, attesissimo, spinge con decisione i limiti, tra riferimenti provocatori e toni irriverenti, in cui johansson riceve addirittura un’improbabile scusa per un complimento decisamente poco elegante rivolto a lei.
Un altro sketch divertente riflette sulle differenze di approccio tra uomini e donne durante le interviste stampa, con domande sempre più invadenti per le donne e una crescita di tensione evidente tra i personaggi. L’ironia di ali wong emerge nella sua attitudine sprezzante alle domande più indiscrete.
un quadro è un piccolo gioiello di satira sociale: quattro signore vittoriane a pranzo si dilettano in conversazioni pungenti e ingoiando cibi disgustosi. La leggerezza dello sketch, unita a un umorismo raffinato e surreale, fa scuola.
riflessioni sul finale e prospettive future
La serata si chiude con una frecciatina politica molto prevedibile sul recente viaggio di trump in medio oriente, svelando l’uso ripetuto di espressioni caricaturali. La mancanza di mike myers (atteso come elon musk) si fa sentire, ma il cameo di kenan thompson nei panni di kanye west porta un venticello di nostalgia, anche se il contesto appare ormai superato e meno incisivo rispetto al passato.
Il contributo di bad bunny, soprattutto nel duetto con raina o, illumina alcuni momenti, così come la scenografia dello spazio bagno graffitiato, assai riuscita. Molte incertezze legate al futuro del cast si mantengono vive, e il finale non scioglie gli enigmi in attesa della stagione successiva. Se questo è l’ultimo anno per jost e che come conduttori di weekend update, vanno via lasciando un segno, tra comicità sopra le righe e una spontaneità toccante.
Negli ultimi istanti, la buona sorte di jost è evidente, con un gesto affettuoso verso la moglie nonostante qualche difficoltà tecnica nel taglio delle buonanotte.
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