Quando l’eleganza degli anni ’80 incontra la modernità: il ritorno della nostalgia firmato Silvia Fendi
Durante lo shooting di una nuova collezione a Roma, Silvia Fendi ha condiviso un piccolo tuffo nel passato rivelando l’ispirazione dietro il progetto. Dal suo telefono è comparsa un’immagine scattata, a suo dire, intorno al 1983: una fotografia di lei stessa, con un taglio sbarazzino e biondo, seduta in quello che sembrava un ring da pugilato disegnato da Ettore Sottsass. Indossava un abito da festa dall’inconfondibile spirito anni ’80, decorato con pois monocromatici e caratterizzato da un vivace peplo arricciato.
Quell’abito rappresentava un pezzo fondamentale del suo guardaroba da serata, scelto per frequentare locali iconici come jimmy’z, Jackie O o 54. Il fascino di quello stile è rimasto intatto, tanto che, quarant’anni dopo, un gesto semplice come ritrovare quel capo nell’armadio ha acceso una scintilla di entusiasmo.
Dal guardaroba vintage a un’icona contemporanea
Nonostante oggi Silvia sia meno “night clubber” rispetto al passato, la sua visione creativa per la moda maschile Fendi si è spesso ispirata a piaceri più tranquilli, come il giardinaggio o il comfort domestico. Tuttavia, quando una delle sue nipoti ha scelto proprio quell’abito per uscire, si è risvegliata una nuova voglia di festa e libertà.
Quel ricordo di sensazioni positive legate all’abito l’ha spinta a ripensarlo per l’attualità: la prima modifica è stata l’inserimento di una tasca nascosta nel volant, studiata appositamente per contenere lo smartphone, un dettaglio che unisce funzione e stile. Inoltre, ha deciso di utilizzare una seta parachute, più leggera e contemporanea, per reinventare il tessuto originario senza perdere l’anima originale.
Un approccio personale e innovativo alla menswear
Silvia Fendi ha guidato le collezioni maschili della maison dal 2000,imprimendo ad esse un’impronta profondamente personale. In questa stagione celebrativa, il Fendicentenary, si affianca a figure illustri come Maria Grazia Chiuri (Dior), Sarah Burton (Givenchy) e Camille Micelli (Pucci), tutte donne al comando di brand di lusso del gruppo LVMH.
Per dare nuova vita al motivo a pois, ha reinterpretato il classico pattern in chiave artistica e suggestiva: i pois diventano irregolari, richiamando la forma delle falene, insetti notturni attratti dalla luce e simbolo di trasformazione ed eleganza nascosta nell’ombra.
Dettagli raffinati e innovazioni tessili nella nuova collezione
Questo motivo è stato trasposto in un complesso disegno di falene, realizzato con diverse tecniche, dall’intarsio sulla shearling alle stampe su camicie arricciate e gonne plissettate, fino agli effetti ricamati e lustrati su abiti da sera tempestati di paillettes.
L’offerta accessori è altrettanto sfaccettata: dal charm per borse a forma di cane, passando per versioni ricamate e stampate delle iconiche Baguette e Spy bags, fino a una nuova tote completamente regolabile, ancora senza nome ufficiale. In aggiunta compaiono le Baby Baguettes, descritte da fendi come “piccole pochette, più simili a una fetta di baguette” per la loro forma compatta e funzionale.
Un equilibrio tra eleganza e casual: novità prêt-à-porter
Nel guardaroba donna, capi di sartoria dalle ampie linee si combinano con shorts a risvolto e gonne arricciate in stile ra-ra, mentre il taffetà lucido taglia pantaloni, vestiti e bomber, questi ultimi impreziositi da inserti militari con doppie zip. Il logo doppia-F della maison appare discreto, ricamato su denim lavato, un modo sottile di riconoscere il marchio senza eccessi.
Dietro ogni dettaglio, traspare il piacere di una designer che sembra divertirsi a sperimentare, regalando alla collezione un tocco di esuberanza e leggerezza facilmente percepibile e altrettanto indossabile.
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