Membro dei Kneecap accusato di terrorismo: risposta della band

Membro dei Kneecap accusato di terrorismo: risposta della band

Il rapper irlandese Mo Chara accusato di terrorismo per un’esibizione a Londra

Liam Óg Ó hAnnaidh, conosciuto nel mondo musicale con il nome d’arte Mo Chara e membro del gruppo hip-hop irlandese Kneecap, è stato formalmente incriminato per un reato di terrorismo legato a un evento tenutosi nel novembre scorso a Londra.

Secondo le autorità metropolitane britanniche, durante un concerto all’O2 Forum, il rapper avrebbe mostrato una bandiera legata a Hezbollah, organizzazione politico-militare sciita libanese vietata nel Regno Unito. Il caso è ora nelle mani della giustizia e Mo Chara è atteso il giorno 18 giugno al tribunale di Westminster.

La replica di Kneecap: un’accusa di “political policing”

Il collettivo Kneecap ha risposto pubblicamente rigettando con forza le accuse, denunciando una strumentalizzazione politica dietro il procedimento: “Si tratta di un intervento volto a distrarre dal vero problema. Non siamo noi la questione, ma il genocidio. Mentre il governo britannico trae vantaggio da questo, ci usa come capri espiatori attraverso una legge antiterrorismo”, hanno scritto sui social.

Il gruppo definisce la scelta del tribunale, ossia la Corte di Magistratura anziché quella con giuria, come una dimostrazione della debolezza dell’accusa. Secondo loro, l’intento sarebbe quello di limitare la libertà di movimento degli artisti e di reprimere chi vuole comunicare con i giovani, riducendo al silenzio le voci critiche.

Contesto politico e accuse di complicità

Kneecap ha inserito le loro critiche in un quadro più ampio, in cui imputano alle autorità britanniche un sostegno indiretto a guerre e carestie, citando analogie con il passato coloniale in Irlanda. “Noi stiamo dalla parte del popolo, loro si rendono complici dei crimini di guerra”, scrivono, esplicitando una netta contrapposizione morale.

Le indagini e la questione della bandiera

L’indagine è partita grazie a un video caricato online l’22 aprile,che mostrava la scena contestata. Le forze dell’ordine hanno confermato che la bandiera è stata lanciata sul palco da un fan e non direttamente dal gruppo. In ogni caso, sia Hamas sia Hezbollah sono illegali nel Regno Unito, e manifestare sostegno nei loro confronti configura reato penale.

Kneecap ha spiegato di non aver mai appoggiato né Hamas né Hezbollah, condannando ogni forma di violenza. Sostengono inoltre che il video sia stato manipolato, estrapolando dai contesti reali le immagini per creare questa controversia.

Conseguenze e prospettive

  • Molti concerti del gruppo sono stati cancellati dopo la diffusione del caso.
  • Nonostante le tensioni, è prevista una loro esibizione come headliner al Wide Awake Festival, evento a South London.

Il dibattito intorno a questo episodio solleva interrogativi sulla libertà di espressione, i limiti dell’antiterrorismo e l’impatto delle dinamiche geopolitiche sulla scena culturale europea.