Antonio Marras Resort 2026: l’eleganza del design sostenibile in Sardegna

Antonio Marras Resort 2026: l’eleganza del design sostenibile in Sardegna

Antonio Marras e il viaggio emozionale tra moda e memoria sarda

Antonio Marras si distingue nel panorama della moda grazie a una narrazione autentica e profondamente sentita. La sua collezione ispirata al volo su Porto Conte racconta un percorso che prende vita e si conclude ad Alghero, città sarda da cui trae origine la famiglia Marras.

«questa terra offre una ricchezza inesauribile, sempre pronta a suggerire storie da raccontare», afferma lo stilista, le cui radici affondano nel territorio isolano. L’ispirazione per questa linea resort prende forma immaginando gli ultimi mesi di vita di Antoine de Saint-Exupéry, celebre scrittore e aviatore francese, trascorsi proprio ad Alghero. marras si immerge nel sogno di una visita aerea della moglie di Antoine, Consuelo Suncín-Sandoval Zeceña de Gómez, che raggiunge il marito a bordo dello stesso aereo utilizzato durante le missioni di lui.

Consuelo: musa e viaggiatrice tra arte e cultura

Consuelo,donna di sangue salvadoregno,è artista poliedrica: scrittrice,pittrice e scultrice,con studi d’arte a San Francisco. Nel suo viaggio culturale ha incrociato figure leggendarie come Diego Rivera in Messico e, a Parigi, ha frequentato i circoli di André Breton, Marcel Duchamp, Balthus, Max Ernst e Picasso. Tra i suoi amici più intimi spiccava Salvador Dalí.

Negli Stati Uniti, la sua casa accoglieva nomi iconici del cinema e del teatro come Ingrid Bergman, greta Garbo, Marlene Dietrich e Jean Renoir.Consuelo ha ispirato “Il Piccolo Principe”,e Marras ha tessuto attorno a lei un guardaroba immaginario,pensato per un viaggio su un’isola spazzata dal vento,dove ogni capo si muove insieme ai capelli del viaggiatore.

Moda che racconta: dettagli e materiali tra poesia e artigianalità

La collezione interpreta un femminile elegante e dandy, sospeso tra romanticismo e originalità. Il gioco materico si manifesta attraverso righe ricamate, tessuti damascati e cotoni scozzesi, fiori in gomma e pelli dall’effetto vintage.

Linee scolpite e dettagli nascosti convivono con pieghe nascoste e volumi a palloncino, mentre il denim sbiadito si alterna a kimono e tessuti trasparenti. Le pellicce sintetiche sono realizzate in seta, mentre i capi di maglieria sono decorati da applicazioni che ricordano un cielo stellato o jacquard che riproducono una cartolina del cupolone di San Michele, simbolo di Alghero.

Le stoffe a patchwork di motivi floreali evocano la flora spontanea dell’isola, richiamando la natura rigogliosa osservata dall’alto, dove le tonalità calde della terra si fondono con gli azzurri leggeri del cielo. A legare il tutto, una sfumatura bordeaux che sottolinea ogni dettaglio con raffinata armonia.