Future fields chiude serie A da 8 milioni per bioreattori a mosca contro malattie non trattabili

Future fields chiude serie A da 8 milioni per bioreattori a mosca contro malattie non trattabili

Future Fields: Innovazione nella produzione di proteine complesse per l’industria della biomanifattura

Future Fields, azienda leader nella biomanifattura proteica, ha chiuso con successo un round di finanziamento Series A da 8 milioni di dollari, superando le aspettative degli investitori. Fondata su una tecnologia rivoluzionaria basata sulla piattaforma EntoEngine, che sfrutta la Drosophila transgenica come biofabbrica, la società punta a espandere la propria presenza nei settori agricolo, alimentare e biofarmaceutico.

Una svolta nel mondo delle proteine difficili da produrre

La produzione di proteine esotiche e di difficile espressione (DTEPs) rappresenta una sfida cruciale nell’attuale panorama industriale, soprattutto per le applicazioni terapeutiche avanzate e la ricerca sulle malattie ancora senza cura. Future Fields si distingue per l’adozione di un sistema innovativo che sostituisce i tradizionali bioreattori in acciaio – comunemente usati per coltivare cellule di origine animale o microbica – con biofabbriche a base di moscerini della frutta transgenici.

Questo approccio apre nuove prospettive in termini di costi e scalabilità, riducendo al contempo l’impatto ambientale, un aspetto sempre più scrutinato nei processi di produzione biotecnologica. La recente raccolta fondi supporterà lo sviluppo di proteine in tessuti più complessi, quali neuroni e muscoli, fondamentali per la creazione di terapie innovative contro malattie neurodegenerative e immunitarie.

La risposta a un mercato in rapida evoluzione

il fabbisogno globale di proteine biotecnologiche sta crescendo con rapidità, specialmente in un contesto geopolitico che spinge verso una maggiore autosufficienza nazionale e una produzione sostenibile. L’apertura, appena avvenuta, del primo impianto commerciale di Future Fields testimonia l’ingresso della società come partner strategico per aziende agricole, innovatori alimentari e case farmaceutiche impegnate nello sviluppo di terapie oncologiche e immunologiche.

Collaborazioni e sostenibilità: l’asse portante della crescita

Al round hanno partecipato fondi di investimento di rilievo come Amplify Capital, il Climate Tech Fund del Business Development Bank of Canada (BDC) e R7 Partners, con l’ingresso di rappresentanti di queste realtà nel consiglio di amministrazione di Future Fields. La fiducia manifestata dagli investitori riflette non solo il valore economico della tecnologia,ma anche una crescente consapevolezza etica verso un modello di produzione biotecnologica a basso impatto climatico.

“La nostra tecnologia rappresenta più di un semplice metodo per creare nuovi farmaci e proteine,” ha dichiarato Matt Anderson-Baron, CEO e cofondatore di Future Fields. “Questo investimento evidenzia il riconoscimento della necessità di un’infrastruttura produttiva sostenibile e resiliente al clima”.

Un futuro all’insegna della ricerca avanzata e dell’efficienza ambientale

Le innovazioni introdotte da Future Fields non solo riducono drasticamente le emissioni di gas serra e l’uso di risorse, ma promettono di superare le limitazioni attuali nella produzione di proteine, soprattutto quelle progettate attraverso intelligenza artificiale per malattie considerate fino a poco tempo fa “indruggabili”.

L’alleanza con Protein Evolution, nata per accelerare la produzione di proteine ingegnerizzate da algoritmi AI, sottolinea la posizione dell’azienda come hub tecnologico di riferimento per la biofabbricazione su vasta scala, integrando sostenibilità e innovazione.

Investitori e visione strategica

  • amplify Capital ha consolidato la propria partecipazione, confermando la valutazione positiva della crescita della società;
  • Il Climate Tech Fund di BDC mette in campo competenze per sostenere soluzioni che migliorano la qualità della vita sul pianeta;
  • R7 Partners porta esperienza nel supporto a tecnologie capaci di creare impatti reali nella decarbonizzazione industriale.

Kathryn Wortsman di Amplify Capital riconosce in Future Fields una realtà capace di rinnovare profondamente la filiera produttiva, con benefici tangibili per qualità, efficienza e sostenibilità. Pascal Lanctot del Climate Tech Fund aggiunge come la riduzione dei consumi energetici e dei rifiuti sia un punto di svolta per un settore tradizionalmente energivoro.

“Si tratta di un’azienda che trasformerà il modo in cui pensiamo alla produzione proteica”, afferma Trey Ward di R7 Partners, “colmando un vuoto enorme nella disponibilità di queste molecole essenziali”.

Giuseppe Rossi è un appassionato storyteller e content curator con una solida esperienza in ambiti diversi, dalla cultura e lifestyle alla tecnologia e viaggi. Laureato in Lettere Moderne, ha collaborato con diversi siti web e community online, creando articoli chiari e coinvolgenti per un pubblico ampio. Curioso di natura, si tiene sempre aggiornato su tendenze e curiosità, trasformando ogni argomento in un piccolo spunto di riflessione. Nel tempo libero ama esplorare nuovi itinerari in bicicletta e sperimentare ricette regionali in cucina.