ritratti di Fedeltà: L’arte e le sfide di Sarah DeRemer nella fotografia di cani
Un legame che nasce da lontano
Fin da bambina, Sarah DeRemer ha coltivato un rapporto speciale con gli animali. Cresciuta con due Lhasa apsos, ha iniziato a immergersi nel mondo del soccorso animale già a undici anni, proseguendo poi il suo percorso in uno studio veterinario a quattordici. Un passo accademico presso l’Università di UC davis l’ha avvicinata agli studi sulle scienze animali,ma la sua passione per l’arte l’ha portata a un cambio di rotta,con un indirizzo verso le arti visive.
Nonostante ciò, non ha mai perso il contatto con la medicina veterinaria, proseguendo nel settore fino al termine degli studi. Da lì, la sua storia prende una piega internazionale: tre anni a insegnare inglese a Seoul e un’esplosione della sua creatività digitale attraverso Photoshop, che ha rapidamente conquistato l’attenzione online.
Una passione autodidatta dietro l’obiettivo
La fotografia non è mai stata solo un hobby: sin dall’infanzia, Sarah si dilettava con la macchina fotografica di sua madre, portandola sempre con sé durante i viaggi. Autodidatta nello scatto e nella post-produzione, mette in pratica la sua esperienza artistica per valorizzare colori e composizioni uniche. Il risultato è un’estetica che riflette una sensibilità visiva raffinata, capace di restituire l’anima dei soggetti senza forzature.
Metodologie differenti per situazioni diverse
lavorare in eventi, incarichi commerciali o sessioni private implica approcci diversi. Nei grandi eventi, Sarah predilige la spontaneità, concentrandosi sull’essenza del momento. Nel contesto commerciale, ogni dettaglio è studiato con precisione: dalla scelta della location all’allestimento, tutto ruota attorno al prodotto, che deve emergere in modo chiaro, spesso più della posa del cane stesso. Le sessioni private, invece, rappresentano un’esperienza più intima e artistica, dove conoscere la personalità dell’animale diventa cruciale per cogliere scatti autentici.
Tra controllo e imprevedibilità
Le prove commerciali offrono una prevedibilità che può rassicurare: linee guida chiare,un cane ben addestrato e un piano definito. Al contrario, le sessioni private respirano di imprevedibilità. I cani possono distrarsi o decidere di interpretare secondo loro, creando situazioni divertenti e momenti di pura spontaneità. Questi imprevisti spesso regalano scatti originali e irripetibili, dimostrando quanto l’arte fotografica viva anche del caos controllato.
Il segreto per foto memorabili
Il fattore chiave per Sarah è il benessere del cane: un ambiente sereno, ricco di stimoli piacevoli, garantisce risultati migliori. Trattini gustosi e suoni giocosi creano un’atmosfera giocosa, fondamentale per ottenere pose naturali e sorrisi veri. Nei casi di timore, la presenza rassicurante del padrone diventa un supporto, spesso “mascherato” digitalmente in post-produzione per non interferire con lo scatto finale. Ogni comportamento richiede una strategia ad hoc, calibrata sulla personalità e il comfort dell’animale.
Oltre i cani: qualche scatto anche ai gatti
seppure celebre per i suoi ritratti canini, Sarah non esclude altri animali. I felini, in particolare, richiedono una pazienza speciale: la loro naturale riservatezza e diffidenza rendono le sessioni in studio una vera sfida. Spesso in casa loro sono loro a decidere quando e come farsi fotografare, senza possibilità di forzature. L’approccio con i cani, invece, si basa su entusiasmo e stimoli visivi che funzionano immediatamente, come un piccolo trucco magico, capace di catturare la loro attenzione.
Esperienze fuori dal comune
La carriera di Sarah è punteggiata da eventi inattesi e toccanti. Dai matrimoni tra yorkshire a Beverly Hills a un progetto solidale in una prigione di massima sicurezza in California, dove ha immortalato detenuti impegnati in un programma di addestramento canino. Quel contesto, lontano dalla luce dei riflettori, ha trasformato vite segnate: il legame con il cane diventa uno strumento di riscatto, offrendo prospettive nuove e speranze concrete. Un potente testimone di come la compagnia degli animali possa davvero riscrivere il destino delle persone.
Un lavoro che celebra legami profondi
Più che scatti tecnicamente perfetti, Sarah ricerca quelle immagini che parlano al cuore. Le sessioni che celebra con maggiore dedizione sono quelle che mostrano la complicità tra l’animale e il suo proprietario, momenti intensi specialmente quando si tratta di accompagnare un addio. Fotografare queste emozioni significa aiutare le persone a custodire per sempre l’essenza di creature che hanno dato gioia e amore senza riserve.
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