Nuova valutazione sull’impatto della sospensione degli incentivi fiscali per il settore EV
Una recente analisi approfondita evidenzia come l’eliminazione degli sgravi fiscali, in linea con le misure introdotte dall’Inflation Reduction Act, possa avere ripercussioni drastiche sull’espansione del mercato dei veicoli elettrici e sull’intera filiera produttiva nazionale. Rimuovere tali agevolazioni e i regolamenti relativi ai veicoli a basse emissioni comporterebbe una sostanziale riduzione della domanda, incidendo negativamente sul settore.
Prospettive di mercato e ripercussioni economiche
Le previsioni indicano che, qualora si interrompessero le politiche di sostegno, le vendite dei veicoli elettrici potrebbero calare del 30% già entro il 2027, per poi scendere fino a quasi il 40% nel 2030. Tale scenario porterebbe ad una contrazione della quota di mercato, la quale passerebbe da circa il 18% all’inizio degli anni 2020 a meno del 13% nel medio termine, per stabilizzarsi intorno al 24% entro il decennio successivo.
Effetti sulla produzione e sulla catena di approvvigionamento
La revoca degli incentivi non comprometterebbe esclusivamente le vendite, ma potrebbe arrestare un’importante ondata di innovazione industriale. Si stima infatti che fino al 100% degli investimenti dedicati all’espansione degli impianti di assemblaggio rischierebbe di venire annullato o messo in stand-by. In questo contesto, la produzione di batterie subirebbe un forte impatto, con una possibile inutilizzazione dal 29% al 72% della capacità produttiva delle celle già entro il 2025, mettendo in difficoltà sia gli impianti in fase di realizzazione che quelli operativi da poco tempo.
ad esempio, nel panorama statunitense sono stati pianificati investimenti per circa $197,6 miliardi destinati alla costruzione di oltre 200 impianti per la produzione sia di veicoli elettrici che di batterie, evidenziando come il settore si stia orientando con decisione verso una mobilità sostenibile.
Criteri di eleggibilità e impatti sulla filiera
Per accedere agli incentivi fiscali, i veicoli elettrici devono rispettare rigorosi standard: l’assemblaggio deve essere interamente effettuato sul territorio nazionale, e una larga percentuale dei componenti, in particolare per le batterie, deve essere prodotta internamente. Inoltre, è richiesto l’uso di minerali strategici estratti o lavorati localmente o in Paesi con accordi commerciali consolidati. Tale sistema è concepito per rafforzare la filiera produttiva e incentivare la creazione di nuovi posti di lavoro.
Il mancato rispetto di questi requisiti avrebbe una ricaduta a catena su tutti gli attori della filiera, dagli operatori delle materie prime fino ai produttori finali, provocando una diminuzione degli investimenti e un rallentamento sia a livello locale che nazionale.
Riflessioni finali sul futuro della mobilità sostenibile
La sospensione degli incentivi fiscali rappresenta non solo un ostacolo alle vendite dei veicoli elettrici, ma potrebbe compromettere il consolidamento dell’intero ecosistema produttivo. Un’eventuale contrazione del settore influirebbe in maniera determinante sugli investimenti, sull’occupazione e sullo sviluppo delle comunità, rallentando significativamente il passaggio verso una mobilità sostenibile e una maggiore autonomia energetica.
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