Telepedaggio e ambiente: come il Telepass riduce emissioni e tempi nei caselli autostradali
Non sono solo i minuti risparmiati a convincere chi viaggia in autostrada ad adottare il Telepass. Secondo una nuova ricerca condotta dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, su incarico dell’Osservatorio Telepass, l’utilizzo del sistema di telepedaggio ha portato a una riduzione di 71mila tonnellate di CO2 immessa nell’atmosfera nel corso di CURRENT_DATE, superando così le 61mila tonnellate risparmiate due anni prima.
Il lavoro, guidato dai professori Raffaele Pesenti e Giovanni Vaia, ha preso in esame l’intera rete autostradale italiana. A scomparire sono state le frequenti fasi di “stop and go” alla barriera,che richiedevano soste lunghe per il ritiro del biglietto e il pagamento manuale. Uno studio condotto su una base di traffico media quotidiana di circa 2,6 milioni di veicoli, 320mila dei quali mezzi pesanti, ha quantificato con precisione l’impatto positivo di questa innovazione.
Il doppio guadagno: più tempo e meno carburante
Il vantaggio del Telepass si percepisce subito nel flusso più fluido ai caselli: l’attraversamento con telepedaggio è infatti risultato fino a dieci volte più rapido rispetto ai metodi tradizionali (biglietto cartaceo o pagamento manuale), traducendosi in un risparmio cumulato di quasi 60mila giorni-persona per l’anno in esame.
Il secondo aspetto riguarda il consumo di carburante,direttamente influenzato dall’eliminazione delle continue accelerazioni e frenate tipiche delle soste al casello. Sebbene rallentare non richieda un impegno eccessivo di carburante, riprendere la marcia dopo ogni fermata comporta un dispendio stimato tra 5 e 10 millilitri per ciascun veicolo di categoria A. Tradotto in termini economici, il risparmio complessivo supera gli 8 milioni di euro, considerando il prezzo medio attuale del carburante.
Un circolo virtuoso tra ambiente e tecnologia
“Questo studio conferma che ridurre l’impatto ambientale può procedere di pari passo con lo sviluppo economico, soprattutto grazie all’innovazione nei servizi,”
commenta Giovanni Vaia dell’Università Ca’ Foscari Venezia.
Francesco Maria Cenci di Telepass evidenzia come questa analisi scientifica dia una solida conferma a un’intuizione che da oltre trent’anni guida la mobilità italiana verso soluzioni più efficienti e meno impattanti sull’ambiente.
L’Osservatorio Telepass, con questi dati, mira non solo a monitorare ma anche a sensibilizzare su modelli di trasporto sempre più sostenibili e tecnologicamente avanzati.
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