Il Ponte sullo Stretto tra polemiche e rilanci: la sfida sulla grande infrastruttura da 14,6 miliardi
Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina sta riaccendendo un acceso confronto politico, tra annunci entusiasti e dubbi critici che attraversano tutto lo spettro parlamentare. Il via libera al Decreto Infrastrutture e l’avvio programmato dei cantieri,affidati a Webuild,rappresentano per il centrodestra un segnale di svolta,ma per l’opposizione restano ancora molte ombre da chiarire.
Le promesse del centrodestra: un’opera simbolo di innovazione e sicurezza
Per Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e leader della Lega, il Ponte sarà una pietra miliare non solo per l’Italia, ma anche per l’ingegneria mondiale. Con una conferenza stampa colma di ottimismo,ha previsto l’apertura del cantiere già nella prossima stagione estiva,senza intoppi burocratici o tecnici da parte del Ministero della Transizione Ecologica e del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile.
Il progetto, ha evidenziato Salvini, non sarà solo un’opera di grande ingegneria, ma servirà anche come modello avanzato di lotta antimafia, grazie a una rigorosa serie di disposizioni. Tra queste, l’iscrizione obbligatoria all’anagrafe antimafia per tutti gli operatori coinvolti e l’eliminazione delle procedure di silenzio-assenso, meccanismi spesso criticati per scarsa trasparenza.
Dal canto suo, Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, ha illustrato il sistema di controllo previsto per prevenire infiltrazioni mafiose nel progetto. la vigilanza sarà affidata a una struttura antimafia centralizzata presso il viminale, modello già adottato con successo nelle grandi opere come Milano-Cortina 2026. Questa scelta dovrebbe garantire un coordinamento capillare tra Prefetture, Direzioni Investigative antimafia e i soggetti coinvolti nella realizzazione del ponte.
Soluzioni sismiche all’avanguardia per una zona fragile
il ponte è studiato per resistere a terremoti con magnitudo superiori a 7,1, un parametro che gli ingegneri ritengono cruciale considerando l’altissimo rischio sismico in un’area storicamente vulnerabile. Nonostante ciò,nei giorni scorsi sono emerse perplessità sulla reale tenuta strutturale dell’opera,sollevate da esperti e gruppi ambientalisti.
Quanto alla governance, la norma iniziale che prevedeva la qualificazione di Stretto di Messina Spa come “stazione appaltante qualificata” è stata rimossa dal decreto. Il motivo? Mancanza di un adeguato track record, visto che la società è considerata una start-up. Pietro Ciucci, presidente del Consorzio, ha spiegato che la gestione potrebbe essere affidata ad anas, azionista rilevante e con esperienza nel settore.
Le critiche dell’opposizione: dubbi su costi e trasparenza
Il Movimento 5 Stelle non nasconde lo scetticismo: «Le tempistiche annunciate da Salvini suonano irrealistiche», affermano fonti interne. Le questioni geologiche e sismiche rimangono infatti “legate a nodi non ancora sciolti”,mentre la documentazione tecnica mostrata finora non convince per completezza e chiarezza.
Ancora più severa è la posizione di Angelo Bonelli,leader di Alleanza Verdi e Sinistra,che parla apertamente di «norme truffaldine» nel decreto.Secondo lui, il provvedimento aggira la normativa europea e il Codice degli Appalti per evitare una nuova gara, aprendo la strada a inevitabili aumenti di spesa. Il costo, partito da una previsione di 6,7 miliardi nel 2011, si è infatti più che raddoppiato.
Bonelli critica l’opera definendola «una grande infrastruttura faraonica, obsoleta e dannosa per l’ambiente», sottolineando i rischi di uno spreco ingente di risorse pubbliche in un contesto già complesso come quello attuale.
Botta e risposta: ottimismo contro diffidenze
Il quadro resta dunque carico di tensione,con la lega che ribadisce la volontà di portare avanti il ponte come simbolo di rinascita e concretezza,rispondendo «con i fatti» a chi parla di una chimera. Nel frattempo, l’intero progetto rimane al centro di un dibattito serrato, in cui elementi tecnici, ambientali e politici si intrecciano in modo indissolubile, lasciando aperte molte domande su tempi, costi e realizzazione effettiva di quello che potrebbe diventare uno dei ponti più ambiziosi d’Europa.
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