Decreto Sicurezza: Pene Raddoppiate e Sgomberi Rapidi per le Occupazioni abusive
Affrontare il tema delle occupazioni abusive di case e immobili rappresenta uno dei punti più caldi del recente decreto Sicurezza, nonché un risultato emblematico per il governo.La premier Meloni ha sottolineato come «finalmente si tutelino i più deboli e si rafforzi la difesa della proprietà privata», evidenziando la centralità della nuova normativa.
Il decreto, in attesa di conversione in legge entro il termine stabilito, introduce una lunga attesa per proprietari e associazioni di settore, come Confedilizia, che da tempo ne chiedevano l’adozione per contrastare efficacemente l’illegalità sul fronte immobiliare.
Nuovo reato con pene più severe e sgomberi tempestivi
Essenza della riforma è l’aggiunta dell’articolo 634-bis al codice penale, che introduce un reato specifico per l’occupazione arbitraria di immobili adibiti a domicilio altrui. Questa nuova fattispecie integra l’articolo 633, ma con pene più pesanti, che oscillano da due a sette anni di reclusione, a fronte dell’attuale intervallo che va da uno a tre anni.
La vera novità riguarda però la rapidità degli sgomberi. Viene prevista una procedura d’ufficio per casi particolarmente sensibili, come quelli che coinvolgono persone incapaci a causa di età o infermità, oppure immobili di proprietà pubblica o destinati a usi pubblici.
Se l’immobile occupato è la unica abitazione del denunciante, le autorità possono avviare immediatamente le pratiche per lo sgombero. Un esempio concreto è quanto accaduto di recente a Mestre e a Ispica, dove gli agenti hanno liberato un appartamento occupato abusivamente, restituendolo alla proprietaria, una donna anziana.
La procedura permette alla polizia, sotto il controllo della Procura, di intimare l’immediato rilascio del domicilio abusivo. Dopo aver riconsegnato l’immobile,la richiesta di convalida degli atti viene inoltrata al Gip,garantendo così un iter veloce e stringente.
Tutele e dibattiti: estendere gli sgomberi accelerati
Da tempo confedilizia, attraverso la voce del presidente Giorgio Spaziani Testa, sostiene la necessità di estendere la procedura accelerata di sgombero a tutti gli immobili occupati abusivamente, non solo quelli che rappresentano la prima e unica abitazione. Secondo loro, limitare la norma a una sola categoria potrebbe creare disparità ingiustificate e aggravare le violazioni di proprietà.
Su questa linea si è espresso anche un ordine del giorno di Fratelli d’italia, presentato da Elisabetta Gardini, che chiede una stretta più ampia e generalizzata in modo da proteggere il patrimonio immobiliare nel suo complesso.
La visione del governo
Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno, definisce il decreto come una «norma rivoluzionaria», evidenziando che non si dovranno più tollerare “ladri di case” a danno di chi, spesso, è la parte meno tutelata e più vulnerabile della società.
«Difendere proprietà privata e abitazione finalmente diventa un diritto, e la restituzione degli immobili occupati una certezza concreta. Si comincia a combattere una piaga sociale che danneggia anziani e categorie fragili».
Questa evoluzione normativa fotografa un cambiamento significativo nel modo di intendere il diritto di proprietà e la sua tutela, portando ad un bilanciamento tra rispetto della legge e la necessità di garantire sicurezza e serenità ai cittadini legittimi proprietari.
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