Grave Meningite da Meningococco in una Ragazza di 15 Anni: Ricovero d’Emergenza e Profilassi a Codogno
Una giovane studentessa di 15 anni, iscritta al primo anno del liceo Novello di Codogno, è stata colpita da una forma severa di meningite da meningococco ed è stata trasferita d’urgenza all’ospedale Buzzi di Milano.Questa patologia batterica interessa le membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale, e può evolvere rapidamente richiedendo cure immediate.
Attivazione dei Protocolli e Intervento Rapido
L’Asst di Lodi ha prontamente comunicato il caso al Sistema di Monitoraggio delle Malattie Infettive (Smi), l’ente regionale incaricato di coordinare la sorveglianza epidemiologica. Sono stati così messi in atto i protocolli per il contenimento e la prevenzione, inclusa la profilassi antibiotica per persone a stretto contatto con la paziente.
La vaccinazione contro il meningococco, raccomandata nei primi anni di vita ma non obbligatoria, offre protezione contro vari sierogruppi, anche se non copre tutti. Fortunatamente, dopo alcuni giorni di cure intensive, la ragazza si trova in condizioni stabili e attende di essere dimessa dal reparto di Pediatria.
L’Inizio dei Sintomi e il Percorso Ospedaliero
Tutto è cominciato con la comparsa di febbre alta e sintomi generici,che hanno allarmato il medico di base. Il consiglio è stato un immediato accesso al Pronto soccorso di Codogno. Inizialmente, le condizioni della ragazza sembravano sotto controllo, ma nel corso della giornata la situazione è precipitata: sono subentrati torpore, petecchie cutanee e alterazioni dello stato di coscienza.
Di fronte a questo peggioramento, è stato confermato il sospetto di meningite e la ragazza è stata trasferita in Rianimazione pediatrica all’ospedale Buzzi con un’ambulanza attrezzata e un’equipe specializzata dell’Asst di Lodi, che ha adottato tutte le misure di protezione per evitare la diffusione dell’infezione.
Profilassi e Misure di Prevenzione
La profilassi antibiotica è stata estesa a 33 compagni di scuola, amici, familiari e al personale sanitario che ha avuto contatto con la paziente, contenendo così il rischio di nuovi contagi. La preside dell’istituto, Valentina Gambarini, ha scelto di non rilasciare dichiarazioni sull’accaduto.
Questo episodio sottolinea quanto sia cruciale un’attenzione costante ai sintomi che possono nascondere malattie infettive gravi,soprattutto in ambienti scolastici dove il contagio può propagarsi rapidamente. Ricordiamo che una diagnosi tempestiva e l’attivazione immediata dei protocolli di emergenza rappresentano le uniche armi efficaci contro una malattia potenzialmente letale come la meningite da meningococco.
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