Attacco terroristico in Iran? Fratoianni critica duramente Israele

Attacco terroristico in Iran? Fratoianni critica duramente Israele

Nicola Fratoianni accusa Israele di aggressione unilaterale all’Iran e denuncia la crisi di Gaza

Un attacco che infiamma la scena internazionale

Nel cuore di Bologna, durante l’evento Repubblica delle Idee in piazza Maggiore, Nicola Fratoianni ha espresso con forza la sua opinione sull’escalation tra Israele e Iran. L’attacco israeliano ai siti nucleari iraniani è stato definito dall’esponente di alleanza Verdi Sinistra come un’azione unilaterale e terroristica, uno sgancio che, a suo avviso, rompe ogni equilibrio e porta il mondo sull’orlo di un conflitto incontrollabile.

Pur riconoscendo le profonde criticità della teocrazia iraniana – con la quale non intende in alcun modo identificarsi né giustificarne le azioni – Fratoianni sottolinea soprattutto l’illegittimità legale e morale del bombardamento. “Vi sembra accettabile che un Paese decida di bombardare un altro proprio nel giorno in cui riprendono i negoziati sul nucleare?”, ha incalzato dal palco con toni accesi.

Il richiamo al diritto internazionale e alla responsabilità del governo italiano

Al centro del discorso si staglia l’appello rivolto al governo italiano: c’è bisogno, secondo Fratoianni, di una presa di posizione chiara e netta che condanni quest’azione, definendo senza ambiguità che l’escalation deve fermarsi. “Se il diritto internazionale diventa carta straccia nelle mani di chi sceglie la legge del più forte, allora la pace si allontana sempre di più”, ha ammonito. un monito che invita a riflettere sul rischio che il rispetto delle norme internazionali venga progressivamente smantellato.

la tragedia silenziosa di Gaza

Non è stato risparmiato nemmeno il tema di Gaza. Fratoianni, con fermezza, ha parlato di una vera e propria emergenza umanitaria: più di 600 giorni di sofferenza per due milioni di palestinesi rinchiusi in un territorio che definisce “una prigione a cielo aperto”.

Richiamando la campagna “Save Gaza” promossa a Marzabotto,ha dipinto un quadro desolante: il 75% delle infrastrutture civili completamente distrutte – scuole,università,acquedotti e luoghi di culto cancellati. Un conflitto dove la fame e la sete sono utilizzate come armi, stritolando la popolazione passo dopo passo.

Un’esortazione al governo italiano per una politica più decisa

Fratoianni non ha mancato di criticare l’inerzia del nostro esecutivo,che per mesi si è limitato a invocare “moderazione” dalle parti in causa. “Se l’Italia vuole agire da protagonista e mantenere il suo ruolo nel G7, deve andare oltre le parole e riconoscere lo Stato palestinese, chiedere sanzioni verso Israele, pesare con forza la sua influenza internazionale.”

Con queste parole, invita a un cambio di rotta che metta al centro la dignità dei popoli e il rispetto dei diritti umani, proprio mentre il mondo sembra avviarsi verso scenari sempre più drammatici.