Importazioni senza controllo in Bosnia ed Erzegovina: il caso delle sigarette elettroniche e dei prodotti alternativi

In Bosnia ed Erzegovina è possibile importare praticamente qualsiasi prodotto senza particolari restrizioni o verifiche.Questo include anche decine di migliaia di sigarette elettroniche provenienti dalla Cina, spesso caratterizzate da livelli di nicotina che superano di gran lunga i limiti accettabili, a volte fino a cento volte più elevati rispetto a quanto consentito.

La mancanza di controlli rigorosi lascia spazio a un mercato privo di tutele, dove prodotti come i dispositivi per il riscaldamento del tabacco, arricchiti con infusi di tè e aromatizzati con nicotina, vengono distribuiti senza alcuna regolamentazione chiara.Questa situazione solleva interrogativi sulla sicurezza per i consumatori e sull’efficacia delle normative vigenti.

Si tratta di un fenomeno che riflette una lacuna normativa significativa, soprattutto in un periodo in cui la domanda di alternative al tabacco tradizionale è in costante crescita. La presenza sul mercato di articoli con composizioni chimiche non verificate rappresenta non solo un rischio per la salute pubblica, ma anche un esempio concreto di come l’assenza di controlli possa favorire un commercio poco trasparente.

In un contesto simile, appare necessario ragionare su come rafforzare i meccanismi di controllo e garantire una maggiore tutela agli utenti, evitando la diffusione indiscriminata di prodotti potenzialmente dannosi. La domanda che emerge spontanea è: come può un sistema regolatorio moderno affrontare efficacemente queste sfide senza rallentare l’innovazione nel settore?