Accise riformate: la nuova configurazione fiscale per i carburanti
Da quest’anno e per i prossimi cinque anni, l’Italia assisterà a una profonda revisione del sistema fiscale applicato ai carburanti. In linea con gli obiettivi europei e gli impegni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il governo ha tracciato la strada per un progressivo riequilibrio tra le tariffe applicate a benzina e diesel.
Il nuovo percorso, che verrà formalizzato tramite un decreto legislativo, prevede di aumentare gradualmente le accise sul gasolio mentre si riducono quelle sulla benzina.La misura, studiata per colmare il divario attuale, comporterà incrementi annui per il diesel compresi tra 1 e 1,5 centesimi per litro.
Rivalutazione delle disparità fiscali tra carburanti
oggi, la tassazione imposta su ogni litro di benzina raggiunge circa 0,73 euro, mentre per il diesel si attesta a circa 0,62 euro.Questa differenza, considerata eccessivamente sbilanciata alla luce degli attuali consumi nazionali, risulta particolarmente problematica: il gasolio è utilizzato in maniera più intensiva e comporta un impatto ambientale significativo dovuto alle maggiori emissioni di CO2.
La riforma punta a riequilibrare il sistema riducendo i sussidi che penalizzano l’ambiente, in linea con le moderne linee guida europee e gli obiettivi di sostenibilità.
Implementazione progressiva e ripercussioni economiche
Le nuove normative saranno attuate in modo graduale mediante decreti interministeriali emanati congiuntamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dai dicasteri competenti in materia di Trasporti, Ambiente e Agricoltura. Tale approccio scaglionato influenzerà direttamente il costo del carburante per gli automobilisti, con un impatto maggiore per chi utilizza veicoli diesel.
Per dare un’idea concreta dell’effetto sul consumatore, si ipotizza che un aumento di 1 centesimo per litro (IVA inclusa) comporti un costo aggiuntivo di circa 0,61 euro per un pieno da 50 litri. Se il rialzo raggiunge 1,5 centesimi, l’incremento ammonterebbe a quasi 0,92 euro per pieno. Con due rifornimenti mensili, l’impatto annuo può variare da un extra di circa 15 euro fino a 22 euro a seconda dell’entità dell’aumento.
A livello aggregato, le famiglie con veicoli diesel potrebbero affrontare un aggravio di spesa pari a 243 milioni di euro nel primo anno, salendo a circa 1,21 miliardi in cinque anni con un rialzo di 1 centesimo. Se l’incremento si attesta a 1,5 centesimi, i costi potrebbero arrivare a 364,5 milioni il primo anno e a 1,82 miliardi in cinque anni. È importante notare che quasi il 41% dei 40,5 milioni di veicoli privati in Italia – cioè circa 16,6 milioni di vetture – alimenta questa incidenza.
Vantaggi economici per chi opta per la benzina
parallelamente, la revisione delle accise offre un beneficio diretto agli automobilisti che scelgono la benzina. Una riduzione di 1 centesimo per litro si tradurrebbe in un risparmio complessivo annuo stimato intorno a 250 milioni di euro per le famiglie italiane, corrispondente a circa 1,25 miliardi in cinque anni. Con una diminuzione di 1,5 centesimi, il risparmio annuo potrebbe salire fino a quasi 375 milioni, equivalenti a 1,87 miliardi in cinque anni.
Le entrate aggiuntive derivanti dall’incremento delle accise sul diesel verranno reindirizzate verso il potenziamento del trasporto pubblico locale. I finanziamenti, previsti per partire da 100 milioni di euro il primo anno e aumentare fino a 500 milioni nel quinto anno, mirano a migliorare i servizi e ad incrementare la qualità della mobilità urbana.
Riflessioni e prospettive sul mercato
Pur offrendo vantaggi ambientali e benefici economici per chi usa benzina,la riforma solleva dubbi riguardo all’effetto potenzialmente innescante di un rincaro del diesel sull’intero panorama dei prezzi al consumo. Tale dinamica potrebbe influenzare l’inflazione,mettendo alla prova la stabilità dell’economia.Per arginare questo rischio, il provvedimento include un’esenzione per gli autotrasportatori, escludendo così il gasolio destinato all’uso commerciale e garantendo maggiore serenità al settore della logistica e dei trasporti.
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