Resoconto della partita: intensità e trasformazioni in campo
In una sfida vibrante costellata di colpi di scena, i rossoneri hanno dimostrato fin da subito una grinta innegabile, affrontando il Como con una formazione molto simile a quella adottata nella recente sfida contro il lecce. Il portiere Maignan è tornato a difendere la porta, mentre Pavlovic ha iniziato in panchina, facendo spazio a Gabbia e thiaw fin dal primo istante. A centrocampo, l’assenza di Fofana ha comportato che Bondo si faccia carico dell’organizzazione del gioco, mentre in attacco la coppia formata da Leao, Pulisic e Gimenez si è schierata in maniera estremamente offensiva. Fabregas ha confermato la solita formazione, scegliendo Kempf al posto di Dossena e posizionando Nico Paz in una posizione arretrata per lasciare libero il centrale Cutrone.
Inizio esplosivo e sviluppo iniziale
Già al quarto minuto, i padroni di casa hanno fatto capire le loro intenzioni, orchestrando un’azione fluida tra Theo, Leao e Gimenez. L’azione ha visto il passaggio di Musah nei confronti di Butez, creando un’opportunità che, nonostante la tecnica dell’attaccante americano, si è conclusa con un tiro poco preciso verso il lato. La risposta del Como non si è fatta attendere: al dodicesimo minuto, Nico Paz ha guidato un contropiede letale con un sinistro ben calibrato, costringendo Maignan a effettuare una parata decisiva.
Svolte cruciali e momenti decisivi
I minuti successivi hanno visto la partita mantenere un ritmo incalzante. Al 19° minuto, durante una ripartenza scandita da un pressing aggressivo di Cutrone, il portiere rossonero si è trovato davanti a una situazione difficile, risolta solo grazie a un rimpallo fortuito. La reattività di maignan si è nuovamente fatta notare al 32° minuto, quando ha evitato che Nico Paz potesse trasformare una giocata pericolosa in gol. Tuttavia, al 33° minuto, un rapido scambio fra Diao e Nico Paz ha evidenziato la velocità degli avversari, e il francese ha infine sbucato in rete con un tiro rasoterra all’angolino, portando il punteggio sullo 0-1.
Il momento di svolta e la reazione rossonera
Nel primo tempo, nonostante Alex Valle avesse sfiorato il gol al 44° minuto in un duello diretto con il portiere, il Milan si è trovato momentaneamente in svantaggio con il fischio finale dei 45 minuti. I giocatori sono scesi in campo con la voglia di invertire la rotta e ottenere una svolta tattica.
Durante l’intervallo, il tecnico conceição ha introdotto cambi significativi: Bondo e Theo Hernandez sono stati sostituiti da Fofana e Jimenez, e Fabregas ha cambiato Kempf con Dossena, quest’ultimo dovendo abbandonare il campo a causa di un infortunio subito nel primo tempo. Sebbene queste modifiche non abbiano subito stravolto l’andamento della partita, il Como ha cercato di reagire, tentando il raddoppio in appena cinque minuti grazie a un’azione in cui Da Cunha ha effettuato un cambio di gioco da sponda, poi annullato per un irregolare posizionamento.
per ravvivare ulteriormente lo scontro, al 51° minuto il tecnico rossonero ha optato per l’ingresso di Joao Felix in sostituzione di Musah, che era stato ammonito. Tale scelta si è rivelata decisiva: pochi istanti dopo, Tijjani Reijnders ha aperto il corridoio per un Pulisic inarrestabile, il quale, con un incrocio perfetto, ha portato il punteggio sul 1-1.
Azioni cruciali nel secondo tempo
Nella ripresa, il ritmo della partita è aumentato ulteriormente. Al 68° minuto, Pulisic ha retribuito la fiducia a Reijnders, il quale ha mandato un potente tiro di destro verso l’area, sfiorando la traversa e mettendo in seria difficoltà la difesa avversaria. Al 76° minuto, l’azione decisiva si è concretizzata: grazie a una manovra impeccabile di Abraham, che ha fornito un assist dosato alla perfezione, il corridore olandese ha superato Butez, regalando ai rossoneri il vantaggio determinante.
Nonostante un’ulteriore occasione al 85° minuto – l’azione si è conclusa con un tiro impreciso – il Como ha continuato a cercare il pareggio, anche in inferiorità numerica dovuta all’espulsione di Dele Alli, che nel suo debutto in rosa non è riuscito a incidere in modo significativo. Questa dinamica ha segnato il finale di una battaglia intensa, permettendo al Milan di ottenere la seconda vittoria consecutiva in rimonta e avvicinandosi sempre di più all’area Europa, pur mantenendo Fabregas, ammonito ed espulso, una posizione di classifica non particolarmente brillante al 13° posto.
Analisi individuali e statistiche rilevanti
Le performance dei singoli giocatori hanno offerto spunti di riflessione per un’analisi approfondita:
- Musah (Voto 5): Gli errori individuali hanno influito negativamente sul ritmo del gioco e limitato la capacità di creare azioni risolutive, segnando una prestazione al di sotto delle aspettative.
- Reijnders (Voto 7,5): Un elemento chiave fin dall’inizio,capace di anticipare le mosse avversarie e creare spazi vitali,contribuendo sia al gol del pareggio che a quello del vantaggio.
- Pulisic (Voto 6,5): L’attaccante ha evidenziato la sua abilità nel trovare gli spazi e nel finalizzare con precisione, confermandosi determinante nelle manovre offensive.
I dati statistici hanno messo in luce tendenze significative: dalla nomina di Conceição, la squadra ha registrato performance notevoli in rimonta, dimostrando una capacità straordinaria di segnare passando da situazioni di svantaggio. Alcuni giocatori hanno raggiunto traguardi importanti, come il fatto che tutti i gol di Da Cunha siano stati realizzati in trasferta, una situazione rara paragonabile solo alle performance di Pulisic e McTominay in incontri fuori casa.
Altri elementi statistici sottolineano come il Milan abbia replicato un successo storico, vincendo quattro partite consecutive contro il Como sia in trasferta che in casa, una dimostrazione di dominio non vista dai decenni passati. Inoltre, giocatori come Rafael Leao hanno raggiunto obiettivi personali notevoli, ad esempio superando le 250 presenze con la maglia rossonera.
Riflessioni sulla prestazione e prospettive future
Questa battaglia in campo, ricca di tensione e sorprese, ha messo in luce sia la solidità difensiva che la capacità di rispondere prontamente nei momenti difficili da parte dei rossoneri. Le modifiche tattiche apportate a metà gara e la determinazione mostrata dai protagonisti hanno consentito al Milan di ribaltare la partita, avvicinandosi sempre più agli ambiziosi obiettivi europei della stagione. L’equilibrio tra esperienza e gioventù, evidenziato dalle valutazioni individuali e dai dati di rendimento, suggerisce che la squadra potrebbe mettere in campo ulteriori prestazioni interessanti man mano che il campionato progredisce.
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