Decisioni tattiche: rivoluzioni in campo
Davanti alle sfide del match, le scelte tecniche stanno cambiando l’equilibrio in campo. Un infortunio alla fascia plantare e la squalifica di un giocatore fondamentale hanno costretto il tecnico Runjaic a ridisegnare interamente la formazione, trasformando non solo i ruoli individuali ma l’intera strategia di gioco.
Modifica del modulo: dal 4-3-3 al 4-4-2
Per far fronte agli imprevisti,Runjaic ha abbandonato il classico 4-3-3,optando per un assetto a 4-4-2. In questo nuovo schema, Sanchez guida l’attacco in coppia con Lucca, mentre in porta troviamo Okoye; la retroguardia, composta da Kristensen, Bijol, Solet e Zemura, si organizza con particolare attenzione sulla fascia sinistra. A centrocampo, il supporto offerto da Atta e Payero, coadiuvati da Lovric e Karlstrom, garantisce equilibrio e fluidità al gioco.
Formazione Runjaic (4-4-2):
Okoye; Kristensen, Bijol, Solet, Zemura; Atta, Lovric, Karlstrom, Payero; Sanchez, Lucca.
Strategie alternative: il piano di gioco di Zanetti
Anche Zanetti si trova a dover adottare soluzioni tattiche innovative. Con l’assenza prolungata di Tengstedt, il tecnico ha deciso di puntare sin dal primo minuto su Mosquera, facendolo operare in posizione centrale. il nuovo assetto prevede il supporto della trequarti, con Suslov che si schiera alle sue spalle e Sarr a fungere da punta di riferimento, assicurando così un attacco versatile e dinamico.
Varianti in difesa e a centrocampo
In difesa, la squalifica di Valentini ha aperto la strada a Ghilardi, integrandosi nel terzetto difensivo insieme a Dawidowicz e Coppola per rafforzare la linea arretrata. A centrocampo, la struttura offensiva e di contenimento rimane invariata, con i titolari che continuano a dettare i ritmi del gioco.
Formazione Zanetti:
Montipò; Dawidowicz, Coppola, Ghilardi; Tchatchoua, Niasse, Duda, bradaric; Suslov, mosquera; Sarr.
Ambizioni in classifica e prospettive stagionali
Sul fronte della classifica, l’Udinese dimostra chiare ambizioni europee, supportate da una serie di risultati positivi recentemente ottenuti – sei match decisivi con quattro vittorie che evidenziano la solidità della squadra. Al contrario,il Verona si trova in una situazione critica,rischiando seriamente la retrocessione. La squadra veneta, infatti, deve sfruttare al massimo eventuali errori degli avversari, soprattutto alla luce della sconfitta recente del Lecce e dell’incertezza del match tra Monza e Parma.
Dati e record: elementi che fanno la differenza
- L’Udinese ha mantenuto un’inarrestabile solidità casalinga nelle ultime sette partite contro l’Hellas Verona, registrando tre vittorie e quattro pareggi, un successo notevole considerando che l’ultimo trionfo del Verona in trasferta risale al 2014.
- La soglia dei 40 punti nelle prime 28 giornate è stata raggiunta per la prima volta dal club dal 2012/13, segnalando una prestazione competitiva senza precedenti negli ultimi anni.
- Dopo una serie di risultati negativi allo stadio – con due pareggi e quattro sconfitte consecutive – l’Udinese è riuscita a ribaltare la situazione conquistando tre vittorie di fila al Bluenergy Stadium, un record che non si vedeva da oltre un decennio.
- Due giocatori hanno superato la barriera degli otto gol nelle prime 28 partite stagionali, un risultato raro nell’ultimo decennio che rafforza la reputazione offensiva della formazione.
- Le prestazioni da subentrato si sono distinte: Daniel Mosquera ha segnato cinque gol, un contributo che lo pone al fianco di protagonisti di rilievo europeo e che raramente si riscontra nella recente storia dell’Hellas Verona.
L’insieme di dati, decisioni tattiche e varianti di formazione offre uno sguardo innovativo sul panorama calcistico attuale, mostrando come l’evoluzione delle strategie di gioco possa cambiare le sorti di una stagione.
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