Italia-Germania 1-2: analisi e giudizi su De Grandis e i suoi attacchi

Italia-Germania 1-2: analisi e giudizi su De Grandis e i suoi attacchi
Italia-Germania 1-2: analisi e giudizi su De Grandis e i suoi attacchi

Panoramica Iniziale

La recente sfida di Nations League ha messo l’Italia di fronte a ostacoli inaspettati,complicando la corsa verso le semifinali. Sullo scenario di San Siro, la partita terminata 2–1 a favore della Germania ha lasciato in sospeso le sorti della qualificazione, rendendo il ritorno a Dortmund decisivo.

Nel primo tempo l’azzurro ha mostrato un gioco vivace e propositivo, guidato dall’intraprendente Sandro Tonali, che ha trovato il fondo rete già al nono minuto.La squadra ha adottato una strategia ben strutturata, con interventi dinamici e pressing organizzato a centrocampo, elementi che promettevano buone prospettive per la vittoria.

Tuttavia, la ripresa ha segnato un cambio repentino nei contorni della partita. La Germania, intervenendo tempestivamente con modifiche tattiche – sostituendo il centravanti Bukardt con Kleindiest – ha sfruttato un disorientamento defensivo tra di lorenzo e Bastoni. Un errore in fase di calcio d’angolo ha permesso di pareggiare, per poi ribaltare definitivamente il risultato a 2–1.

Analisi approfondita della gara

Tattiche e momenti di svolta

L’Italia ha adottato un assetto 3-5-1-1 che, nei primi tempi, ha enfatizzato una costruzione d’azione fluida e una pressione coordinata a centrocampo. I tedeschi, con un modulo 4-2-3-1, sono riusciti a contenere l’assalto iniziale, chiudendo gli spazi e sfruttando efficacemente le distrazioni difensive. La capacità di riorganizzarsi e intervenire con rapidità si è rivelata decisiva, evidenziando come la variazione tattica nel secondo tempo possa cambiare l’inerzia di un incontro.

Schieramenti e cambi strategici

Italia (3-5-1-1): Donnarumma; Di Lorenzo,bastoni,Calafiori; Politano (63′ Bellanova),Barella (83′ Frattesi),Rovella (63′ Ricci),Tonali,Udogie; Raspadori (70′ Maldini); Kean (83′ Lucca).
Panchina: Meret,Vicario,Gatti,Buongiorno,ruggeri,Zaccagni,Casadei.
CT: Spalletti

Germania (4-2-3-1): Baumann; Kimmich, Rudiger, Tah, raum (46′ Schlotterbeck); Gross (89′ Andrich), Goretzka; Amiri, Musiala, sané (82′ Adeyemi); Burkardt (46′ Kleindienst).
Panchina: Nubel, Ortega, Koch, Undav, Leweling, Stiller, Bisseck, Mittelstadt.
CT: Nagelsmann

Arbitro: François Letexier (Francia) | Spettatori: 60.334

Valutazioni individuali dei giocatori

  • Gianluigi donnarumma (6,5): Ha garantito sicurezza in porta, intervenendo con decisione su tiri dalla distanza e nelle situazioni più delicate, nonostante qualche difficoltà in fasi critiche.
  • Giovanni Di Lorenzo (6): Consistente nella fase iniziale, ha messo in mostra un buon contributo offensivo e difensivo, anche se in ripresa ha mostrato qualche segnale di disorientamento, aprendo spazi agli avversari.
  • Alessandro Bastoni (6): Con la sua tecnica raffinata, ha tentato soluzioni rapide sulla fascia, pur evidenziando qualche rallentamento nel fronteggiare attacchi avversari decisivi.
  • Riccardo Calafiori (6,5): Grazie alla sua notevole versatilità, è stato efficace sia in fase di copertura difensiva che nel supporto al centrocampo, contribuendo a mantenere l’equilibrio che ha caratterizzato i primi tempi.
  • Matteo Politano (7): Il motore della squadra sulla fascia, ha compensato l’assenza di un titolare fisso. La sua energia e la visione di gioco hanno creato numerose opportunità, evidenziate anche da un assist prezioso.
  • Nicolò Barella (7): Con passaggi precisi e movimenti intelligenti, ha saputo cambiare il ritmo della gara, aprendo spazi per contrattacchi veloci e incisivi.
  • Nicolò Rovella (5,5): Nonostante la dedizione nel lavoro difensivo, alcuni errori di coordinazione hanno compromesso la sua prestazione, costandogli un’ammonizione.
  • Sandro Tonali (7,5 – MVP): Domina il centrocampo con corse instancabili e giocate di grande impatto,segnando il vantaggio e orchestrando le transizioni offensive.
  • Destiny Udogie (6): Ha dimostrato precisione e impegno sulla fascia sinistra, benché l’efficacia complessiva dell’attività offensiva presenti margini di crescita.
  • Giacomo Raspadori (5): Buono nel controllo palla, ha faticato a trovare fiducia nel suo piede sinistro, contribuendo poco in termini di incisività nelle fasi decisive.
  • Moise Kean (6,5): Il centravanti ha saputo combinare forza fisica e rapidità, risultando efficace negli spazi stretti e stimolando la difesa avversaria con i suoi movimenti.
  • Samuele Ricci (5,5): L’ingresso nel secondo tempo, seppur tardivo, ha tentato di riaccendere il gioco, senza però incidere in maniera determinante sul risultato finale.
  • Raoul Bellanova (5,5): Ha lottato per ritrovare il ritmo,risultando poco incisivo e con un impatto limitato nelle fasi di gioco chiave.
  • Daniel Maldini (6,5): Pur con minuti ridotti, ha trasmesso energia e determinazione, mostrando spunti di grande potenzialità in azione offensiva.

Valutazione tecnica del CT

Luciano Spalletti (6): La scelta formativa ha permesso una solida impresa nei primi tempi, ma nella fase finale degli errori individuali e una diminuzione dell’intensità fisica hanno inciso negativamente sull’andamento complessivo dell’incontro.

Elementi chiave e riflessioni strategiche

L’andamento del match evidenzia come l’apertura della partita possa incidere fortemente sull’esito finale. L’Italia ha dominato le prime fasi con transizioni rapide e offensive ben studiate, ma il cambio tattico della Germania, studiato per colpire nei momenti di distrazione difensiva, ha ribaltato completamente la situazione.

Questi episodi mettono in luce l’importanza di mantenere alta la concentrazione per tutta la durata del match, specialmente in sfide decisivo come quelle di qualificazione. L’esperienza di questa gara, arricchita dalle dinamiche attuali del calcio internazionale, offre spunti preziosi che potranno guidare le future strategie e migliorare la gestione degli incontri nel prosieguo del torneo.