Introduzione
Nella sfida contro il Dortmund, la nazionale italiana non è riuscita a ribaltare il risultato di 1-2 subito a San Siro. Nel corso dei primi 45 minuti, la squadra di spalletti ha subito una lezione amara: gli avversari, allenati da Nagelsmann, hanno accumulato il vantaggio portando il punteggio sul 3-0. Un rigore realizzato da Kimmich, un errore collettivo che ha regalato a Musiala il 2-0 e una rete conclusiva di Kleindienst nei minuti finali hanno determinato il saldo iniziale.
La svolta nel secondo tempo
con il via del riposo, l’atmosfera in campo ha subito una trasformazione significativa. Il gol di Kean ha riacceso le speranze degli Azzurri, che hanno continuato a reagire con un ulteriore intervento al 69°. Tuttavia, il pareggio è stato consolidato da un rigore trasformato da Raspadori nei minuti di recupero, annullando ogni possibilità di evitare il passaggio ai supplementari e regalandosi, così, l’accesso alle final four ai tedeschi.
Valutazione delle prestazioni individuali
difesa e portieri
- Gianluigi donnarumma (voto 4) – La prestazione è stata segnata da un grave errore sulla replica del gol avversario. Nonostante una parata di pregio su un colpo di testa, il portiere ha lasciato ampi spazi, evidenziando vulnerabilità nelle situazioni di calci piazzati.
- Federico gatti (voto 5) – Impiegato come terzo difensore sulla destra, ha mostrato ritardo nei movimenti, accumulando un cartellino già a 20 minuti e contribuendo in modo determinante al deficit del primo tempo (0-3).
- Alessandro Bastoni (voto 6) – Spostato in posizione di centrale sinistra per mancanza di option, il difensore ha mantenuto una solidità difensiva pur non incidendo efficacemente in fase offensiva.
- Alessandro Buongiorno (voto 5) – Di fronte al fisico imponente di un avversario come Kleindienst, ha faticato a contrastare efficacemente lo scatto, offrendo una prestazione difensiva traballante in linea col ritmo serrato imposto dai tedeschi.
Centrocampo e dinamiche di gioco
- Giovanni Di Lorenzo (voto 6,5) – Ha cercato di imporsi con azioni rapide e lanci pericolosi. Il tentativo di ottenere un rigore (poi annullato dal VAR) ha evidenziato la sua voglia di fare la differenza, sebbene abbia mostrato margini di miglioramento in fase difensiva.
- Nicolò Barella (voto 5,5) – In un inizio promettente, il centrocampista ha poi perso il ritmo e la forza fisica, risultando meno incisivo nel controllare il centrocampo e manifestando segni di affaticamento.
- Samuele Ricci (voto 6) – Con impegno e precisione, ha cercato di stabilizzare il centrocampo nonostante le ondate offensive degli avversari. Una prestazione che ha mostrato qualche miglioramento nella ripresa, permettendo una transizione più offensiva.
- Sandro Tonali (voto 5,5) – Rientrato da una squalifica, il suo contributo è stato al di sotto delle aspettative, con una presenza poco incisiva e un impatto limitato nelle fasi di impostazione del gioco.
- destiny udogie (voto 5,5) – pur mostrando esuberanza e intraprendenza sulla fascia, ha pagato caro alcuni errori difensivi, in particolare durante l’azione che ha portato al terzo gol avversario. In seconda metà, però, ha intensificato la pressione sul gioco avversario.
Attacco e istanti decisivi
- Moise kean (voto 8) – Il centravanti ha saputo imporsi nonostante le difficoltà nel ricevere passaggi chiari. Con forza e determinazione, ha sfruttato un errore in palleggio degli avversari per segnare, tentare la doppietta e confermarsi come un attaccante di spessore.
- Matteo Politano (dal 46′, voto 6,5) – L’ingresso nel secondo tempo ha portato un’energia nuova in attacco, offrendo coraggio e creando spazi fondamentali per modificare le sorti della partita.
- Davide Frattesi (dal 46′, voto 6) – La sua entrata ha fluidificato il gioco offensivo, permettendo a Barella di avanzare e creando ulteriori situazioni pericolose, dimostrandosi un elemento chiave per le ripartenze.
- Giacomo Raspadori (dal 68′, voto 7) – Con un intervento oculato, ha aiutato a ristabilire l’ordine in campo, portando velocità e iniziativa e finalizzando con un rigore decisivo, emergendo come l’artefice principale della reazione.
Riflessioni sulla gestione tattica
Il lavoro tattico dello staff ha presentato alti e bassi. Nonostante la reazione avviata nel secondo tempo, le scelte iniziali hanno messo in luce delle lacune, in particolare nella disposizione dei giocatori e nell’affidare ruoli cruciali a elementi meno esperti. Una gestione poco equilibrata tra fase difensiva e offensiva ha impedito alla squadra di superare il vantaggio avversario in tempo utile.
Questa prestazione rappresenta un’importante occasione di riflessione per rivedere il sistema di gioco e valorizzare l’esperienza nei momenti critici, affinché in futuro la squadra sappia reagire in maniera più efficace alle difficoltà e gestire con maggiore lucidità le situazioni decisive.
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