Valentina Shevchenko commenta senza filtri il ritorno di Amanda Nunes

Valentina Shevchenko commenta senza filtri il ritorno di Amanda Nunes

Amanda Nunes: una leggenda che sceglie di appendere i guantoni o è solo una pausa?

Nel panorama delle arti marziali miste femminili, pochi nomi risplendono con la stessa intensità di Amanda Nunes.Accanto a Valentina Shevchenko, la brasiliana ha dominato le categorie bantamweight e featherweight, conquistando due titoli che pochi sono riusciti a tenere saldi così a lungo.

Quando ad UFC 289, nel cuore dell’estate 2023, Nunes ha alzato le braccia vittoriosa contro Irene Aldana, il pubblico ha pensato che fosse davvero finita. Era il suo addio al mondo del combattimento, la fine di un’era. Ma la realtà, come spesso accade in questi casi, sembra ben più complessa.

Il richiamo dell’ottagono: tra voci e piani di ritorno

Non è passato molto prima che si diffondessero voci di un possibile “ritorno della leonessa”. Amanda stessa ha contribuito ad alimentare il fuoco, condividendo video in cui si allena con intensità. Un chiaro messaggio: non è stata pronta a dire addio per sempre.

La sua voglia di rientrare si è fatta ancora più evidente, soprattutto considerando i confronti accesi con l’attuale campionessa Julianna pena e la sfidante Kayla Harrison. Questi nomi, insieme a una tensione palpabile, dipingono un quadro in cui l’addio pare più un arrivederci.

“Non è una buona idea”: il pensiero di valentina shevchenko

Non tutti, però, accolgono con entusiasmo questa prospettiva. Valentina Shevchenko, in una recente intervista, ha espresso senza mezzi termini il suo scetticismo riguardo al desiderio di Amanda di tornare a combattere.

Shevchenko, che conosce bene il campo da combattimento e gli umori di chi lo calca, ha parlato di un fenomeno che spesso si ripete: l’irresistibile richiamo della “scena” e dell’attenzione, anche quando si decide di lasciarla alle spalle.

“Quando smetti di combattere, ma sei stato al vertice e hai ricevuto tutte quelle attenzioni, senti la mancanza di tutto ciò,” ha detto, cogliendo il cuore di quella nostalgia che spinge molti atleti a tornare indietro.

La sua posizione è chiara: annunci altisonanti di pensionamento, seguiti da ritorni, rischiano di svuotare di significato la parola “ritiro”. Per Shevchenko, chi non è certo dovrebbe limitarsi, con un’immagine evocativa, a “mettere giù solo un guanto”, evitando così grandi proclami.

Quando le parole pesano più delle azioni

Il richiamo di shevchenko non è solo una riflessione personale, ma un invito a rispettare la propria storia e il pubblico che segue con passione. Non c’è nulla di male nel tornare a combattere, ma la coerenza è ciò che lascia un vero segno.

Non è un caso che anche Cris Cyborg, un’altra figura di spicco e ex avversaria di Nunes, abbia affrontato la questione con un atteggiamento prudente, preferendo aspettare per vedere l’evolversi della situazione. Il campo è aperto,le sfide non mancano,ma il giudizio resta sospeso.

Le sfide di un’eredità che pesa

Più che una semplice carriera, quella di Amanda Nunes è un racconto intenso, un mosaico fatto di vittorie, sconfitte, e momenti che hanno infranto barriere. Tornare o lasciare definitivamente l’ottagono significa molto di più che una scelta sportiva. È decidere cosa lasciare nelle menti e nei cuori di chi osserva.

Ci si domanda allora: cosa significa davvero ritirarsi? Qual è il confine tra un arrivederci e un addio? Forse, come suggerisce Shevchenko, è una questione di parola data, di rispetto verso se stessi e verso chi ha tifato per te, senza mai abbandonarti.