La squadra di Clarke anticipa il futuro del calcio scozzese?

La squadra di Clarke anticipa il futuro del calcio scozzese?

Il Nuovo Corso della Scozia: Sguardo al Futuro nella Squadra di steve Clarke

Un Manager in Perpetua Evoluzione

Steve Clarke ha dimostrato più volte di sapersi rinnovare durante il suo incarico da commissario tecnico della Scozia. Nel corso di sei anni alla guida della nazionale, ha ristrutturato il gruppo diverse volte, raggiungendo due finali importanti. Ora l’obiettivo è tornare in Coppa del Mondo, un traguardo mancato da 27 anni.

Per le amichevoli contro Islanda e Liechtenstein, Clarke ha chiamato sette volti nuovi, senza esperienza internazionale completa, come parte della preparazione alle qualificazioni mondiali che inizieranno a settembre.

Giovani Promesse e Mezza Età

Fra i convocati, emergono nomi come l’attaccante dello Hibernian Kieron Bowie e il terzino sinistro del Sassuolo Josh Doig, insieme ai centrocampisti connor Barron (Rangers), Andy Irving (West Ham) e Lennon Miller (Motherwell). A completare la lista ci sono anche i giovani portieri Robby McCrorie e Cieran Slicker.

In totale, sono 12 i calciatori di 25 anni o meno, segno evidente di un occhio rivolto al futuro. Lewis Ferguson, oggi capitano del Bologna e fresco vincitore della Coppa Italia, cerca spazio nella mediana scozzese, soprattutto con Kenny McLean fuori e Ryan Christie in via di recupero.

Giovani come Max Johnston e Nathan Patterson potrebbero conquistare minuti,considerando che Anthony Ralston è al momento una riserva al Celtic. Anche James Wilson (Heart of Midlothian) e il centravanti Tommy Conway (Middlesbrough) offrono opzioni fresche nell’attacco.

Tuttavia, il gruppo mantiene una struttura solida con veterani come il capitano Andy Robertson e i centrocampisti John McGinn, Kieran Tierney e Scott McTominay, protagonisti imprescindibili mentre la Scozia punta a consolidare la propria posizione.

Difficoltà nel Settore Portieri

Non molto tempo fa, la Scozia poteva vantare più opzioni eccellenti fra i pali. Craig Gordon, Allan McGregor e David Marshall garantivano affidabilità. Oggi, invece, la scelta è decisamente ristretta.

Gordon, a 42 anni, non è convocato per infortunio e difficilmente farà parte del prossimo Mondiale.Angus Gunn, chiamato alla porta durante gli Europei, ha mostrato qualche errore di troppo e attualmente è senza squadra dopo l’addio al Norwich city.

Resta dunque la necessità di scegliere tra il poco esperto McCrorie e il giovane Slicker, entrambi con esperienza limitata a livello di club. Clarke è quindi chiamato a una decisione delicata sul ruolo più delicato del campo.

Chi fra i Debuttanti Può Brillare?

Lennon Miller, centrocampista diciottenne del Motherwell, è la stella nascente con più attenzioni. Dopo il debutto a sedici anni, ha compiuto passi da gigante, ottenendo anche il premio PFA per il miglior giovane in Scozia. La sua stagione da quattro gol e sette assist in 36 partite lo rende un nome caldo sul mercato.

“Forse, fra qualche mese, potrei essere il migliore”, ha detto Miller dopo la sua prima convocazione, correggendo poi la dichiarazione ma sottolineando la sua ambizione inarrestabile.

Da parte sua,Bowie punta a confermarsi: rapido,forte e determinato,ha segnato sei gol nella sua stagione di ritorno dall’infortunio all’Hibernian. Clarke, parlando di lui, ha evidenziato la sua fisicità e le qualità che possono ampliare le scelte dell’allenatore.

Uno Sguardo Oltre l’Orizzonte

La mossa di Clarke sembra chiara: costruire una nuova base, giovane e dinamica, ma senza perdere la solidità di un nucleo esperto. Questo equilibrio sarà cruciale,considerando anche le sfide interne come la scelta del portiere e la pressione delle qualificazioni mondiali.

In una nazionale in movimento, il successo arriverà da chi saprà emergere nei momenti decisivi e guidare la Scozia verso un rinnovamento che possa durare nel tempo.