rover perseverance e la magia di un relitto marziano
immagini insolite provenienti da marte catturate dal rover perseverance colpiscono per la loro somiglianza a relitti di navi spaziali abbandonate. ma dietro questa apparente stranezza si cela una narrazione più profonda: racconta infatti la lunga storia di come l’umanità abbia inviato, negli anni, numerosi strumenti e veicoli sulla superficie del pianeta rosso, e di cosa ne accade una volta concluse le loro missioni.
marte ospita i segni delle missioni passate
su marte giacciono da tempo numerosi resti tecnologici: rover, sonde, paracadute, pezzi di attrezzature per l’atterraggio. tra questi spicca in particolare il lander insight, arrivato nel 2018 per studiare l’attività sismica marziana. un insigne esploratore fermo, ora silenzioso, che per anni ha scandagliato il cuore del pianeta.
insight e il silenzio dettato dalla polvere
la storia di insight si è conclusa alla fine del 2022, dopo aver registrato più di 1300 scosse sismiche in oltre quattro anni. ciò che ha posto fine alla sua attività non sono stati guasti meccanici o incidenti, bensì un nemico insidioso e invisibile: la polvere marziana. i suoi pannelli solari, unici fornitori di energia, sono stati progressivamente ricoperti da uno strato che ha smorzato la produzione energetica, fino al definitivo spegnimento.
a differenza di rover come curiosity e perseverance, che si affidano a sorgenti nucleari, insight non possedeva meccanismi di autopulizia né fonti energetiche option. il suo stop è avvenuto dunque inesorabilmente nel desolato altopiano di elysium planitia, una distesa che non vede la pioggia ma è spesso battuta dal vento.
il mars reconnaissance orbiter osserva il tempo che passa
nonostante il silenzio, insight non è stato dimenticato. le immagini catturate dalle telecamere dell’orbitante mars reconnaissance orbital permettono oggi di osservare come la polvere si accumuli sui residui della missione, raccontando così il passare del tempo su marte. questo fenomeno offre preziosi indizi a scienziati desiderosi di comprendere i cambiamenti superficiali del pianeta.
attraverso l’analisi fotografica,è possibile stimare con maggiore precisione l’età di segni e anomalie visibili sul suolo marziano. un osservatorio d’eccezione che narra il lento ma costante intrecciarsi tra spazio, tempo e natura marziana.
le tracce delle esplorazioni che hanno fatto la storia
oltre a insight, marte custodisce i resti di altre missioni simbolo come possibility, phoenix e il piccolo elicottero ingenuity, con paracadute e altri dispositivi sparsi. ognuno di questi elementi è diventato nel tempo un testimone silenzioso della sete umana di conoscenza e dell’ambizione di spingersi oltre i confini del nostro mondo.
anche se questi oggetti non sono più operativi, continuano a fornire dati importanti sul clima e le condizioni marziane. rimangono uno specchio del passato, ma anche un patrimonio prezioso per chi guarda al futuro dell’esplorazione spaziale.
un futuro tra recupero e memoria
chi può dire se mai riusciremo a riportare sulla terra queste meraviglie ingegneristiche, o almeno a rimuoverle ordinatamente da marte? fino ad allora, si presentano come monumenti silenziosi di una epopea scientifica, punti fermi nell’immensità di un pianeta lontano, testimoni preziosi della natura fragile e meravigliosa dell’impresa umana nello spazio.
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