La Francia guida l’innovazione con i principi open source Onu

La Francia guida l’innovazione con i principi open source Onu

Francia pioniere nell’adozione dei Principi Open Source delle Nazioni Unite

Francia si distingue come il primo paese a firmare i Principi Open Source delle Nazioni Unite, un’iniziativa promossa dal Digital Technology network del Consiglio Esecutivo ONU per sostenere lo sviluppo di tecnologie open source all’interno dell’organizzazione internazionale.

Con questa adesione, il numero totale di firmatari sale a 36, tra cui 19 nuovi sostenitori che hanno abbracciato gli otto principi guida ideati per orientare la creazione di progetti open source. Tra questi principi spicca la scelta di adottare l’open source come approccio primario per lo sviluppo, oltre all’enfasi sull’interoperabilità, fondamentale per favorire il riuso del codice e coinvolgere contributori da contesti diversificati.

La trasparenza come valore chiave dell’open source

Uno degli aspetti più rivoluzionari dell’open source è la completa accessibilità del codice, che permette a chiunque di analizzarlo, correggerlo o migliorarlo. Questo modello costruisce un rapporto di fiducia diretto tra sviluppatori e utenti.

Ad esempio, utilizzando un’applicazione open source per il monitoraggio della salute, si può controllare esattamente quali dati personali vengono raccolti, evitando sorprese come “backdoor” o raccolte nascoste che spesso restano ignote nel software proprietario.

Parallelamente, anche la Commissione Europea ha lanciato una strategia di open source per il periodo 2020-2023, con l’obiettivo di stimolare la collaborazione aperta e diffondere soluzioni tecnologiche a costi contenuti, ribadendo la valenza sociale e condivisa di questo approccio.

La Suite numérique: la sfida francese a Microsoft 365

Nel concreto, il governo francese ha creato La Suite numérique, una raccolta di strumenti open source pensata per la collaborazione digitale all’interno delle pubbliche amministrazioni.

Tra le sue componenti, la soluzione Visio consente videoconferenze senza limiti temporali o di partecipanti, rappresentando un’alternativa efficace a piattaforme commerciali come MS Teams. Per la messaggistica immediata si utilizza Tchap, un’app che centralizza la comunicazione interna.

Per la gestione e modifica di documenti si può contare su Docs, dotato di caratteristiche moderne come l’importazione di media e la modalità offline, con la possibilità di co-editare in tempo reale, competenze fino a oggi riservate solo a soluzioni leader di mercato.

La Suite numérique propone inoltre Drive per l’archiviazione cloud,Messagerie per la posta elettronica e France Transfert per il trasferimento sicuro di file,con ulteriori strumenti in fase di sviluppo.

Pur essendo oggi riservata agli enti pubblici, questa piattaforma potrebbe rivoluzionare i costi aziendali evitando spese elevate per licenze software su larga scala.

Mistral AI: l’open source che sfida i colossi dell’intelligenza artificiale

Sul fronte dell’intelligenza artificiale, la startup francese Mistral AI punta a sviluppare modelli open source capaci di superare le prestazioni di DeepSeek.il CEO Arthur Mensch sottolinea come la vera forza stia nella possibilità di costruire in modo collaborativo, modello opposto a quello di aziende come OpenAI, che pur adottando nomi legati all’open source mantengono chiusi i codici dei loro modelli più avanzati come ChatGPT e GPT-4.

La filosofia open source rappresenta, in questo senso, una forma di comunità che consente a chiunque di partire da basi consolidate senza dover reinventare la ruota, smarcandosi dalla tradizionale barriera dell’accesso alle risorse.

Questa apertura corrisponde in pieno agli intenti ONU, che crede nella trasparenza e nell’inclusione come pilastri fondamentali per la diffusione dell’innovazione AI anche tra realtà più piccole o meno dotate economicamente.

Un movimento trasversale che riguarda tutti i settori

L’open source non si limita all’intelligenza artificiale né a pochi ambiti di nicchia. ne è testimonianza la vasta gamma di realtà che hanno aderito ai Principi ONU:

  • F-Droid: alternativa open source al Google Play Store, dove tutte le app sono gratuite e prive di pubblicità o tracciamenti nascosti.
  • WordPress Foundation: impegnata a garantire un CMS solido e stabile per la pubblicazione online.
  • Apereo Foundation: associazione nonprofit che promuove software open source per la formazione universitaria, con numerosi progetti attenti a privacy e decentralizzazione.

Il nodo irrisolto del capitalismo e del futuro dell’open source

Nonostante la crescita costante del movimento, la natura stessa dell’open source si scontra con interessi economici radicati. Rivelare le “ricette segrete” di software di successo è poco appetibile per le grandi aziende orientate al profitto, motivo per cui giganti come Google, Microsoft o OpenAI mantengono riservati i loro asset più preziosi.

Questo squilibrio tra apertura e interesse economico lascia spazio a un scenario di convivenza tra modelli proprietari e comunità open source, ma i progressi supportati da governi e startup potrebbero cambiare gradualmente l’ecosistema tecnologico, aprendo scenari dove l’accesso libero diventa norma anziché eccezione.

Giuseppe Rossi è un appassionato storyteller e content curator con una solida esperienza in ambiti diversi, dalla cultura e lifestyle alla tecnologia e viaggi. Laureato in Lettere Moderne, ha collaborato con diversi siti web e community online, creando articoli chiari e coinvolgenti per un pubblico ampio. Curioso di natura, si tiene sempre aggiornato su tendenze e curiosità, trasformando ogni argomento in un piccolo spunto di riflessione. Nel tempo libero ama esplorare nuovi itinerari in bicicletta e sperimentare ricette regionali in cucina.