Quanto costerà l’iPhone 17? analisi delle tariffe oltre i 4.000 dollari

Quanto costerà l’iPhone 17? analisi delle tariffe oltre i 4.000 dollari

Quanto costerà il prossimo iPhone? Tra tariffe, produzione e incertezze di mercato

Per un attimo, si era pensato che una corte federale potesse bloccare i dazi imposti da Donald Trump, aprendo scenari confusi sui possibili aumenti di prezzo. Ma in meno di 24 ore un altro tribunale ha preso posizione, riportandoci alla questione: quando e se i dazi reciproci e l’ipotesi di un’ulteriore tassa del 25% su Apple vedranno davvero la luce. Ecco perché è difficile avanzare certezze sull’impatto economico per il nuovo iPhone.

Un nome ancora incerto: iPhone 17 o altro?

Nemmeno il nome del prossimo modello è saldamente definito. Apple potrebbe decidere di cambiare strategia e rinominare il suo sistema operativo, trasformando l’attuale iOS 18 direttamente in iOS 26. Questo cambio di passo non è raro nel mondo tech, dove innovazioni e strategie di marketing vanno di pari passo.

Tariffe e spostamenti produttivi: un mosaico complesso

Apple ha trascorso buona parte dell’anno cercando di limitare i contraccolpi delle tariffe, accumulando scorte e ottenendo esenzioni per molti prodotti. Tuttavia, la situazione si è complicata quando Tim Cook ha confermato che buona parte della produzione di iPhone destinata al mercato statunitense sarebbe stata spostata in India.Questo ha scatenato una minaccia da parte di Trump: un dazio del 25% su tutti gli iPhone prodotti fuori dagli USA.

Ma come si combinano questi dazi con i già sospesi dazi reciproci? Anche se è poco realistico attendersi che Apple riversi interamente l’aumento sulle tasche dei consumatori (chi pagherebbe 4.000 dollari per uno smartphone?), è altrettanto difficile che l’azienda possa sostenere costi extra fino al 170% complessivo, considerando i 25% proposti più i 145% di dazi reciproci su prodotti provenienti dalla Cina, dove ancora si concentra la maggior parte della produzione.

Che ruolo giocano prezzo e contesto economico?

Oltre alle tariffe, il prezzo di un iPhone dipende da molteplici fattori: dal costo delle componenti al quadro economico statunitense. Patrick Holland, esperto che recensisce smartphone per CNET da anni, osserva che un rialzo dei prezzi era già prevedibile, indipendentemente dalle tensioni tariffarie.D’altra parte, non c’è ancora una risposta ufficiale da parte di Apple sul tema.

Cosa sappiamo finora sui costi e le possibili variazioni

Il prezzo esatto sarà noto solo al lancio, che dovrebbe avvenire come da tradizione in autunno.Intanto, aggregando rumor, analisi di esperti e dati dei modelli precedenti, emerge un quadro articolato riguardo agli impatti tariffari, soprattutto se il blocco temporaneo dei dazi reciproci dovesse terminare.

  • Attualmente esiste un dazio del 10% sulle importazioni dall’India e del 30% su quelle dalla Cina.
  • Se la sospensione finirà, le tariffe potrebbero salire fino al 26% per l’India e al 145% per la Cina.

Considerando queste variabili, e aggiungendo la possibile tassa del 25% per Apple, ecco un esempio ipotetico sull’aumento dei prezzi rispetto all’iPhone 16:

  • iPhone 16 base da 128 GB, attuale a $829, potrebbe raggiungere addirittura i $2.238 con tutti i dazi applicati;
  • modello Pro Max da 1TB da $1.599 potrebbe sfiorare un prezzo vicino ai $4.300.

Va però sottolineato che un rincaro lineare in base ai dazi è improbabile perché Apple potrebbe decidere di assorbire parzialmente i costi o riallocarli diversamente.

spostare la produzione negli USA? Un’ipotesi complicata

Trump ha invitato Cook a riportare l’intera produzione negli Stati Uniti, ma gli esperti ritengono questa operazione quasi impossibile nel breve periodo. I costi di manodopera e le infrastrutture renderebbero un iPhone made in USA un prodotto fuori mercato; alcune stime parlano addirittura di un prezzo superiore ai tremila e cinquecento dollari.

Inflazione, economia e strategie di Apple

Le incertezze macroeconomiche, alimentate anche dai dazi, hanno un ruolo significativo. L’inflazione e i possibili aumenti nei tassi d’interesse potrebbero spingere Apple a rivedere le proprie politiche di investimento,con ripercussioni sulla catena di approvvigionamento. Meno dispositivi sul mercato significherebbero prezzi più alti per le rimanenze.

Al contrario, un rallentamento economico potrebbe anche spingere Apple a posticipare o limitare gli aumenti per mantenere la competitività. In questo equilibrio difficile, tutto può cambiare molto rapidamente.

Cosa succede agli iPhone precedenti?

Se il prezzo del nuovo modello dovesse salire, non è da escludere che cresca anche il valore di quelli più vecchi. Chi possiede un modello precedente potrebbe vedere un aumento del valore di mercato, utile per ammortizzare la spesa in caso di permuta o vendita.

Altri modi per Apple di compensare i costi

Un’alternativa per Apple potrebbe essere aumentare i prezzi dei propri servizi in abbonamento – da Apple Music ai piani iCloud. Questo tipo di rincaro è spesso più “digeribile” per l’utente, perché distribuito nel tempo e meno percepibile rispetto a un aumento netto del prezzo del dispositivo.

Quanto fidarsi delle indiscrezioni?

le informazioni sul prezzo restano per ora proiezioni basate su politiche tariffarie in continuo mutamento, analisi di mercato e indiscrezioni filtrate da insider. Fino al momento del lancio ufficiale nulla è definitivo, ma conoscere alcuni scenari ci aiuta a capire meglio le dinamiche dietro un prodotto che da sempre rappresenta più di uno smartphone.